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Vitpilen 701: essenziale e divertentissima

Abbiamo messo alla prova l'Husqvarna Vitpilen 701 2018. Vi diciamo come va e quali sono pregi e difetti di questa nuova naked dal design semplice e pulito
1/16 Husqvarna Vitpilen 701 2018 (foto ufficiale della Casa)
La Vitpilen 701 è l’ammiraglia della gamma “Real Street” di Husqvarna. È spinta da un monocilindrico di 692 cc con distribuzione a quattro valvole e gestione elettronica; un propulsore in grado di erogare una potenza di 75 CV e una coppia massima di 72 Nm a 6.750 giri/min. L’iniezione elettronica è controllata da un sistema ride-by-wire; il corpo farfallato Keihin dispone di una valvola a farfalla motorizzata, controllata dalla centralina elettronica (EMS). La ciclistica della Vitpilen 701 è basata su un telaio a traliccio in tubi in acciaio legato al cromo-molibdeno, tagliati al laser, idroformati e saldati da robot. Troviamo poi frizione anti-saltellamento APTC (Adler Power Torque Control), pinze freno Brembo, ABS Bosch… Di come è fatta la nuova Husqvarna 701 vi abbiamo già parlato nel dettaglio in occasione della sua presentazione e ve l'abbiamo anche mostrata in video.

Ora quindi non ci resta che salire in sella per vedere come va! Anzi, prima vi diciamo il prezzo: 10.600 euro c.i.m.* Ecco le prime impressioni di guida da Barcellona.

*: il prezzo presente in questo articolo si intende con la formula "chiavi in mano" (c.i.m.), in cui il prezzo finale si ottiene aggiungendo al prezzo di listino "franco concessionario" le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica in 250 euro.
1/23 Il design dell'Husqvarna Vitpilen 701 2018 è caratterizzato dal grande faro anteriore tondo

Come va

75 CV e 157 kg: sono le “misure” della perfetta sportiva stradale, da che moto è… moto. La scheda tecnica della nuova roadster della Casa austriaca ribadisce il concetto e noi, dopo averla guidata sulle strade sopra le colline di Barcellona, confermiamo la “ricetta”. Da tempo non ci capitava di salire su una sella così scomoda, impugnare un manubrio che vibra assieme al monocilindrico che ci spinge con una coppia poderosa, caricare per bene i polsi e… divertirci così tanto.

Certo, un po’ di spirito di sacrificio da motociclista bisogna possederlo, per apprezzare le qualità della Vitpilen 701, ma nemmeno è necessario possedere doti di resistenza fisica fuori dal comune. Perfetta per le curve da terza-quarta marcia, la Husky stradale pretende dal pilota una certa assuefazione e avambracci un po’ allenati ma ripaga con sensazioni di guida pure e dal sapore intenso.
Husqvarna Vitpilen 701
Se destinata all’uso nel centro di una città probabilmente non sarebbe la scelta migliore, il suo monocilindrico scorbutico ai bassi e potente ai medi regimi, le sospensioni dalla risposta piuttosto “secca” a inizio corsa non sembrano fatte per le pavimentazioni urbane, e il passeggero non ha a disposizione molto spazio. Ma quando la strada si fa più scorrevole e le curve si susseguono rapide la musica cambia e il piacere della guida della motocicletta essenziale è esattamente nelle mani di chi impugna il manubrio di questa Husky.

L’essenzialità delle linee va un po’ troppo spesso a braccetto con la qualità di alcuni dettagli che potrebbero essere rifiniti meglio, come i comandi elettrici, la piastra della forcella e i semimanubri, ma questo non toglie nulla alla tecnologia implementata nel monocilindrico più performante che si possa trovare sul mercato, gestito da un’elettronica di controllo dell’iniezione e della trazione allo stato dell’arte. Ottimo il sistema di controllo elettronico del cambio, sia salendo sia scalando le marce. La frizione antisaltellamento APTC aiuta parecchio a gestire il freno motore nelle scalate più brusche, durante le quali si apprezza l’impianto Brembo che, per i più esigenti, richiederebbe delle pastiglie anteriori più performanti per mantenere il mordente anche lungo le discese di montagna più impegnative.
Husqvarna Vitpilen 701, al press test c'è Riccardo Capacchione
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