Venerdì 3 luglio, a Milano, il presidente Roberto Colaninno, ha presentato il piano strategico del Gruppo Piaggio, che riguarda un periodo di quattro anni: dal 2009 al 2012. Il piano comprende la riorganizzazione delle strutture aziendali, dalle filiali alle linee di produzione, il potenziamento della rete di distribuzione e strategie di espansione sui mercati asiatico, indiano e americano, la creazione di propulsori sempre più orientati all’ecologico e all’ibrido. Annunciate le previsioni finan
PIANO STRATEGICO
Milano 7 luglio 2009 – PIANO STRATEGICO Lo
scorso venerdì 3
luglio, a Milano, il presidente Roberto Colaninno, ha presentato il piano
strategico del Gruppo Piaggio, che per la prima volta riguarda un periodo
di quattro anni: dal 2009 al 2012. Il piano comprende la riorganizzazione
delle strutture aziendali, dalle filiali alle linee di produzione, il
potenziamento
della rete di distribuzione e strategie di espansione sui mercati asiatico,
indiano e americano, l’implemento della qualità dei servizi di assistenza
al cliente, la centralizzazione del controllo sulle forniture, la
razionalizzazione
dei veicoli in un’ottica di riduzione della gamma (attualmente troppo
articolata) e, infine, la creazione di propulsori sempre più orientati
all’ecologico e all’ibrido.
FINANZE
FINANZE Piaggio ha grandi
obiettivi anche dal punto di vista finanziario: entro il 2012 prevede di
incrementare il fatturato di 371 milioni di euro, aumentare di un punto
percentuale l’Ebitda e diminuire il debito netto dal picco di 383 milioni,
previsto al termine dell’anno fiscale in corso, sino a 331 milioni nel
2012. Dai dati mostrati da Michele Pallottini, direttore generale per le
finanze della Casa di Pontedera, nel corso della conferenza degli analisti
emerge infatti che Piaggio prevede una chiusura del 2009 con un fatturato
di 1,51 miliardi, in flessione rispetto agli 1,57 del 2008, e un valore
dell’Ebitda del 12,1%, di poco superiore al 12% dello scorso anno. Il
fatturato previsto crescerà a 1,605 miliardi nel 2010, con un Ebitda del
12% e la posizione finanziaria netta che si attesterà a 381 milioni. Un
ulteriore aumento del fatturato è previsto nel 2011, quando dovrebbe raggiungere
1,74 miliardi, con Ebitda del 12,2% e debito in calo a 361 milioni. Infine
per il 2012, anno che segnerà la verifica degli obiettivi posti col piano
strategico, le previsioni sono di 1,881 miliardi di fatturato, 13,2% di
Ebitda e una posizione finanziaria netta di 331 milioni.
Ha commentato Colaninno: “Le stime
per il 2009 sono positive. Vista la congiuntura, abbiamo contenuto la
discesa”.
Per quest’anno e per il futuro, ha aggiunto il presidente: “Non ci
saranno
miracoli nè nel 2009 né nel 2010. Ci saranno delle strategie che devono
cogliere opportunità che i mercati stanno offrendo”. Opportunità che da
un lato contribuiranno sì a far crescere il Gruppo Piaggio e a consolidarne
la posizione finanziaria, ma dall’altro sembrerebbero, almeno leggendo
il piano strategico, posizionarsi più sui mercati esteri, in particolare
quello asiatico, che su quello europeo, e nemmeno a beneficio delle
esportazioni,
perché riguarderanno tutte il potenziamento di strutture e reti di vendita
locali.
ASIA
ASIA In particolare, per
l’Asia, Piaggio prevede di estendere la gamma dei prodotti, aumentano
i modelli del Marchio Vespa e introducendo due nuovi scooter: uno standard
ed uno a ruote alte. Contestualmente, Piaggio potenzierà la rete di
approvvigionamento
di concessionari e centri di assistenza e creerà una vera e propria filiale,
che, con il ruolo di quartier generale, possa implementare la presenza
di Pontedera, grazie ad un controllo diretto del mercato locale.
AMERICA
AMERICA Per l’America il
piano definisce obiettivi simili a quelli asiatici: rimpolpare i vari segmenti
della gamma con nuovi prodotti e potenziare la rete dei concessionari per
contribuire all’incremento del fatturato. Poi comprende anche un elemento
che richiama la filosofia del muda per i giapponesi (diffondere in azienda
la prevenzione dello spreco): Piaggio intende “comunicare ai concessionari
il valore dei nostri prodotti”, affinché lo trasmettano ai clienti.
INDIA
INDIA Il punto forte dello
sviluppo è, però, fissato in India: il gruppo italiano sta valutando la
possibilità di avviare la produzione di motori negli stabilimenti locali,
che attualmente fabbricano veicoli commerciali a due e tre ruote. Si tratterà
di motori diesel, anch’essi destinati ad un utilizzo commerciale. Tuttavia
non si esclude che, in futuro, la produzione possa riguardare anche propulsori
per le due ruote, considerando che per l’India il piano strategico prevede
la “localizzazione del Marchio Vespa”, che potrebbe voler dire
produzione
in loco, come del resto avveniva in passato.
EUROPA
EUROPA Le considerazioni
del piano strategico relative al mercato domestico vertono principalmente
sul rafforzare la posizione dominate del Gruppo Piaggio nei segmenti di
appartenenza. A livello di sviluppo Pontedera prevede di puntare tutto
sui motori ecologici ed ibridi. Inoltre, per sostenere le vendite, intende
rafforzare la struttura commerciale. Il piano parla anche di una
“riorganizzazione
degli stabilimenti di Martorelles (Spagna) e Mandello del Lario (Lecco)”.
Riorganizzazione in che termini non è ancora chiaro.
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