Peugeot geopolis 250
ESTETICA Il Geopolis, che proviamo nella versione 250 motorizzata
Piaggio,
ha vinto nel 2006 il premio Motorcycle Design Association di categoria
e non manca di attirare gli sguardi su di sé. Le plastiche, ben assemblate,
sono filanti e sottolineate da linee guida sullo scudo e sui fianchetti
che alleggeriscono molto l’insieme. Ha un frontale filante che si rastrema
per poi allargarsi a formare gli incavi per i piedi, e un posteriore slanciato
nonostante un ampio sottosella in grado di contenere due caschi jet. Belle
le ottiche, impreziosite dai proiettori alogeni all’anteriore.
COSTRUZIONE La qualità della componentistica è in generale piuttosto
elevata: ammortizzatori Paioli regolabili nel precarico, freni AJP, impianto
ABS con frenata combinata PBS (sulla versione Executive), fari Triom con
le stesse lampade H7 da 55 W della cugina 407 a 4 ruote, specchi reclinabili
asferici per evitare gli angoli morti, e il motore Piaggio Quasar, divenuto
ormai lo standard di categoria. Le ruote misurano 16”, e la sensazione
è che il baricentro sia effettivamente collocato in basso, garantendo una
buona agilità in manovra.
COMFORT Le vibrazioni, sensibili al minimo, sono sempre contenute in
marcia, dove si concentrano in corrispondenza delle manopole. La posizione
di guida è naturale, l’altezza della sella consente di toccare terra
agevolmente.
Si trova una finezza nel comando di sblocco della sella, comandato dalla
chiave, ma in direzione opposta a quella usuale: si trova non oltre quella
di bloccasterzo, ma oltre quella di avviamento, in modo da rendere possibile
l’accesso al sottosella senza spegnere il motore: è un’idea
semplice,
ma nessuno ancora ci aveva pensato.
PRESTAZIONI Una volta in marcia le doti dinamiche del Geopolis, pur
non spiccando, si rivelano a livello dei concorrenti. In questa motorizzazione,
che con i suoi 22 CV dichiarati è per il momento la più potente disponibile,
lo scooter francese si rivela equilibrato e brillante, allineato al Beverly
equipaggiato dello stesso motore. Pur non brillando nella ripresa raggiunge
rapidamente i 100 km/h e tocca i 130 di tachimetro dopo un breve lancio.
Egregio il funzionamento della trasmissione, pronta ma dolce. Il comportamento
stradale è di buon livello: grazie al baricentro basso, il Geopolis riesce
a coniugare una buona sveltezza negli stretti slalom cittadini con una
discreta stabilità nel misto.
DIFETTI Riguardano soprattutto l’anteriore. Alle alte velocità lo
sterzo tende infatti ad alleggerirsi e, complice forse anche il plexiglass
da oltre 44 cm, diventa sensibile ai colpi di vento e alle giunzioni
dell’asfalto
innescando qualche ondeggiamento. Nell’utilizzo urbano, invece, emerge
una certa secchezza nella risposta della forcella da 37 mm. Per l'impianto
frenante di tipo CORA abbiamo trovato un po’ disomogeneo il comportamento
generale: è vero che è normale, su questo impianto, che nelle frenate vigorose
la leva sinistra controlli completamente i due dischi, e il contributo
della leva destra sia rigorosamente uguale a zero. Ma il Geopolis, forse
per la diversa ciclistica o per l’accoppiamento alle pinze AJP, non dà
la stessa confidenza di altri scooter con questo impianto.
PREZZO Geopolis 250 è offerto in nero, in blu, grigio e rosso
(esiste però anche un bellissimo arancio). Tre le versioni: Premium a 4.200
euro, City a 4.350 euro con catena antifurto ed Executive a 4.800 euro
con catena e ABS. Non manca una nutrita serie di accessori originali, per
affrontare senza timori le sfide della giungla urbana.