La Gara
EQULIBRI SPEZZATI “Non vorremmo spezzare degli equilibri – diceva
ad Assen l’ingegner Dall’Igna, gran capo del Reparto corse di Noale –
dando a Simoncelli una moto ufficiale, la RSA, ora che con la moto clienti,
la LE, sta ottenendo buoni risultati”. Invece Marco Simoncelli, dopo che
il suo team ha fatto di tutto per fargli avere la tanto attesa RSA, spezza
eccome gli equilibri, ma in modo del tutto disatteso: è il più veloce nella
prima sessione di qualifiche del venerdì, poi si conferma in quella di
sabato, infine è primo nel Gran Premio di Germania ed è in testa alla classifica
iridata con 164 punti e 11 che lo dividono dall’inseguitore Mika Kallio
(KTM). Non basta: Simoncelli, alla prima gara con la RSA, si piazza davanti
agli spagnoli che corrono dall’inizio stagione in sella alle Aprilia ufficiali
e, in Olanda, lo accusavano di “Essere scorretto”. Hector Barbera arriva
secondo con un ritardo di 2”257, rispetto all’italiano. Alvaro Bautista
è terzo, staccato di 2”423 da Simoncelli.
CLASSIFICA Marco Simoncelli torna a dominare la classifica Mondiale
con 164 punti. Con la vittoria in Germania torna in testa, dopo il grave
errore con cui, nel Gran Premio britannico, aveva regalato il primo gradino
del podio a Mika Kallio e la prima posizione in classifica. In Inghilterra
Kallio era a 131 punti e Simoncelli, secondo al traguardo, era secondo
con 123 punti. Nel Gran Premio d’Olanda il terzo posto del pilota Gilera
gli aveva fruttato 16 punti, portandolo a 139, ma i 7 punti assegnati alla
settima posizione dello svedese erano bastati perché Kallio mantenesse
la prima posizione a quota 140. Ora Kallio è secondo con 153 punti. Alvaro
Bautista (Aprilia ufficiale Team Aspar) è terzo con un totale di 118.
PANICO Marco commenta così la sua vittoria: “Quando sono salito in
sella, in griglia di partenza, mi stavo cag... sotto. Non sapevo come sarebbe
andata. In più nel worm up mi sembrava di essere molto più lento che nelle
prove libere. Invece, poi, è andato tutto bene. Fin qui, in ogni gara,
ero sempre al limite, in ogni curva, per recuperare quanto perdevo in
rettilineo.
La RSA, invece, è velocissima di motore ed in accelerazione non perdo niente
rispetto agli altri piloti. E anche di telaio siamo riusciti a metterla
a punto piuttosto bene”. Il passo di Simoncelli, nei primi cinque giri
scende dall’1’37” alto, quasi 1’38”, all’1’33” alto. Poi, negli
altri 24 giri mantiene una media di 1’34” basso: ormai il traguardo è
in vista. Tanto che Marco al parco chiuso dice: “Non mi passava più. Ero
in testa e continuavo a girare in solitario. Aspettavo solo l’ultimo giro”.
Per contro Barbera, nel tentativo di andare a riprendere Simoncelli, abbassa
sempre più i tempi e, al passaggio dalla bandiera a scacchi segna, segna
il giro veloce di 1’32”551.