Cronaca MotoGP
Donington (REGNO UNITO) 22 giugno 2008 – STONER VA A
SEGNO
Sul circuito britannico Casey Stoner fa la differenza e si aggiudica la
vittoria. L’australiano è anche l’autore del giro veloce, il numero
5,
con il tempo di 1'28”773. Valentino Rossi è costretto ad inseguire perché
“non ne ha abbastanza”. Daniel Pedrosa non riesce ad essere
aggressivo
nella guida, non si impone e col suo fare prudente si accontenta del terzo
posto. Lo spagnolo corre in sella alla Honda equipaggiata con motore a
valvole con richiamo a molla, mentre il suo compagno di squadra, Nicky
Hayden, entra in pista con il nuovo motore a pneumatiche. Jorge Lorenzo,
rientrato dopo l’infortunio dell’Estoril, parte molto indietro ma fa
una bella gara e conclude al sesto posto.
CLASSIFICA Rossi mantiene il comando della classifica iridata e con
i 20 punti del secondo posto raggiunge quota 162, dai 142 dell’Estoril.
Resta secondo Pedrosa, il cui punteggio cresce dai 135 del GP catalano
a 151, grazie ai 16 punti guadagnati con la terza posizione. Entra in zona
podio per l’iride Casey Stoner. Il pilota della Ducati, grazieai 25 punti
assegnati al vincitore, rimpiazza Lorenzo al terzo posto, salendo dalla
quarta posizione e totalizzando un punteggio di 117, rispetto ai precedenti
92 della Catalogna. Jorge scende in quarta posizione a 104 punti. I 10
del sesto posto lo fanno salire dai 94 del GP di casa ma non abbastanza
per evitare il sorpasso di Stoner.
TRE GIORNI DUCATI Diceva Casey Stoner: “Valentino, anche per
quest’anno
non è affatto imbattibile, basta trovare la giusta messa a punto della
moto, che per ora non abbiamo, mentre, invece, abbiamo qualche problema,
e poi Rossi può essere tranquillamente battuto”. Così si verifica la
Ducati
è perfetta per tutto il fine settimana e Casey Stoner, sul circuito britannico,
strappa i migliori tempi nelle prove e vince il Gran Premio. Appena sceso
dalla sella, nel parco chiuso, l’australiano di Curri Curri manifesta
tutta la sua soddisfazione: “Abbiamo trovato un ottimo set-up, che ci
ha permesso di essere molto veloci per tutto il week end e spero vada avanti
così per le prossime gare”.
ROSSI SI DIFENDE La vittoria di Stoner riapre le scene della battaglia
per l’iride, nel teatro della MotoGP. Il primo gradino del podio con firma
australiana arriva quando il titolo sembrava ormai destinato ad un Rossi
che, finora, ha dimostrato di avere un pacchetto vincente superiore a quello
della Rossa di Borgo Panigale. Valentino ammette sportivamente: “Ci ho
provato, sono partito bene ma lui – Stoner n.d.r. – era un
po’ troppo
veloce per me”. Poi Rossi aggiunge: “Lo vedevo che si allontanava.
Ho
provato a fare le curve in quattro o cinque modi diversi – cambiando
traiettoria
n.d.r. – e con marce diverse, per recuperare, ma non c’è stato
niente
da fare”. Secondo il pesarese una ragione del gap tecnico tra la sua
Yamaha
M1 e la Ducati Desmosedici, sarebbe stata: “Una regolazione poco
appropriata
della sospensione anteriore che ha causato problemi con la gomma e non
ci ha permesso di essere veloci come volevamo”. Il pesarese non sembra,
però, essere per niente scoraggiato: “Secondo me si può fare di meglio.
Perciò cercheremo di tenere presente alcuni particolari sulla messa a punto,
che abbiamo rilevato qui a Donington, per fare meglio poi”. In effetti
Valentino, quando mancano 16 giri alla fine, sembra avere problemi alle
gomme, soprattutto nei cambi di direzione.
STRATEGIA VELENTINIANA In bagarre con Pedrosa, Valentino Rossi non
si fa sorprendere ed appena sorpassato dal Folletto spagnolo risponde al
momento della staccata, piazzando la sua ruota anteriore a fianco della
posteriore di Daniel, cercando d’innervosirlo. La presenza ingombrante
del Dottore intimorisce Pedrosa, che alla curva successiva, non riesce
ad ostacolare Rossi e si fa sverniciare. Per tutto il resto della gara
Pedrosa rinuncerà a cercare di passare Valentino e continuerà a stargli
dietro. È l’ennesima volta che il pilota ufficiale della Honda perde il
confronto con Rossi: o riesce a stare davanti e segnare il passo, come
all’Estoril dove è scappato via, oppure preferisce accontentarsi dei punti
certi, senza cercare inserimenti che possano pregiudicare gara e Mondiale.
DEBUTTANTE E VETERANO Fa una gara grandiosa Andrea Dovizioso,
con la Honda clienti del Team Jir Scott. Il giovane debuttante italiano
è quarto, quasi incollato a Daniel Pedrosa. Un bell’andare se si considera
che la sua è una Honda clienti e ha meno motore rispetto alla HRC ufficiale
di Pedrosa. Dovizioso conclude in quinta posizione, in seguito al sorpasso
del veterano Colin Edwards (Yamaha clienti Team Tech 3), giunto quarto
al traguardo. Edwards, dopo un passato di cadute, è sempre più attento
a raggiungere la zona punti, perché per lui si prospetta un passaggio di
team nella stagione 2009. Voci lo darebbero vicino alla Kawasaki, in cerca
di uno sviluppatore, poichè il team Tech3 di Erve Poncharal non sarebbe
in grado di garantire i 2 milioni di dollari richiesti dall’americano
per rinnovare il contratto. Kawasaki sarebbe, invece, interessata a sostituire
Hopkins, che non si è dimostrato capace di curare lo sviluppo motoristico,
con un pilota di maggiore esperienza, per il quale sarebbe disposta a sborsare
cifre importanti. A metà stagione 2008 si diceva, addirittura, che la Verde
di Hakashi puntasse a Capirossi, offrendogli un contratto 4 milioni di
euro.