Marc Marquez è al settimo cielo, e ad un passo dal settimo titolo Mondiale.
Il Campione del Mondo in carica vince per la quinta volta in carriera al MotorLand Aragon, successo che gli permette di incrementare a +72 punti il suo vantaggio su Dovizioso. Una vittoria però, non facile per lo spagnolo. La gara inizia letteralmente col botto: Jorge Lorenzo va largo alla prima curva, apre il gas troppo presto e sulla parte di pista sporca. Il risultato è un
highside, per il quale
Lorenzo si procura una lussazione dell’alluce destro. Nel mentre, Dovizioso si porta al comando e ci rimane per la maggior parte della gara. Verso la fine, Marquez inizia a farsi sempre più vicino, per poi ingaggiare con il Dovi una bellissima lotta per la testa della corsa. Questo permette alle Suzuki di Iannone e Rins di avvicinarsi ai due contendenti alla vittoria. Al giro 19 un contatto tra Marquez e Dovizioso permette a Iannone di infilarsi tra la Honda #93 e la Ducati #04, tuttavia il suo passo nel finale non è tale da impensierire gli avversari.
Dunque, sesta vittoria stagionale per Marquez, sesto podio stagionale per Dovizioso, e terzo podio dell’anno per Iannone che ritrova il parco chiuso dopo 8 appuntamenti “a secco”. Con il 4° posto, Rins eguaglia il risultato di Misano, ed il Team Suzuki Ecstar festeggia: si tratta del miglior risultato di squadra dell’anno. In sordina Dani Pedrosa, il quale centra la Top 5 per la terza volta in questo 2018.
Al parco chiuso c’è l’Aprilia di Aleix Espargaro, che con il 6° posto eguaglia il miglior risultato mai ottenuto dalla Casa di Noale in MotoGP: il catalano 41 è la sorpresa di giornata! Danilo Petrucci senza lode e senza infamia, chiude 7° davanti a Valentino Rossi che partiva dalla 18esima casella. 9° Jack Miller, dietro c’è Maverick Viñales che conferma ancora una volta che con la M1 riesce ad avere un buon ritmo solo quando il serbatoio inizia ad alleggerirsi: ad inizio gara
Top Gun occupava il 15° posto. Tra i
rookies spicca Franco Morbidelli in 11
a piazza. Da segnalare che Jordi Torres, alla sua prima gara in MotoGP in qualità di sostituto di Tito Rabat, ha terminato dietro al suo compagno di squadra Simeon (19°) con un distacco di appena mezzo secondo.