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Motociclismo d’Epoca di dicembre è in edicola

Copertina dedicata all’industria italiana regina del Mondiale velocità, con Francesco Bagnaia e la Ducati Desmosedici MotoGP assieme a Giacomo Agostini con la MV Agusta 500 tre cilindri. E poi, la Vincent-HRD Comet 500, la storia inedita degli scooter KTM, la storia dello “streamliner” Gulf Norton, la Cagiva C592 di Eddie Lawson e molto altro

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Copertina dedicata all’industria italiana regina del Mondiale velocità, con Francesco Bagnaia e la Ducati Desmosedici MotoGP assieme a Giacomo Agostini con la MV Agusta 500 tre cilindri, eccezionalmente riuniti grazie a Motociclismo d’Epoca a Misano. Un modo diverso per celebrare la conquista del titolo iridato della MotoGP da parte dei primi due, cinquant’anni dopo l’ultima vittoria di un binomio tutto italiano nella massima categoria del motociclismo sportivo.

Presentata al Salone di Londra del 1935, la Vincent-HRD Comet 500 è stata prodotta fino alla chiusura della Casa di Stevenage a metà degli anni Cinquanta del secolo scorso. E’ stata la Vincent prodotta nel maggior numero di esemplari e non ha nulla da invidiare alle più rinomate bicilindriche.

La storia inedita degli scooter KTM, presentati negli anni Cinquanta dalla Casa di Mattighofen, tutti con motori a due tempi: l’elegantissimo Mirabell 125 e i due piccoli Mecky e Pony 50. Un tentativo per esplorare nuovi segmenti di mercato prima di dedicarsi esclusivamente all’off-road.

Quando i record di velocità andavano di moda: la storia dello “streamliner” Gulf Norton bimotore pilotato da Boris Murray e progettato da Dennis Manning, che nel 1974 a Bonneville ha tentato l’assalto al primato assoluto, fermandosi a 426,385 km/h.

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Nel 1992 la Cagiva C592 vince con Eddie Lawson il primo GP della classe 500 per la Casa di Schiranna. A trent’anni da quello storico successo andiamo a scoprire i segreti di una delle mezzo litro da GP più sofisticate della sua epoca.

Porsegue la nostra rassegna sui musei motociclistici italiani con il Museo Officine Benelli di Pesaro. Ricavato in un’ala del vecchio stabilimento di via Mameli, il museo ospita anche la collezione Morbidelli dell’ASI.

Per concludere, un bilancio della recente Mostra-scambio di Novegro che si è tenuta dal 4 al 6 novembre, per tastare il “polso” del mercato. Al suo interno, anche una mostra tematica dedicata alla Moltom.

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