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Motociclismo d'Epoca di giugno 2018

La copertina del fascicolo di giugno è dedicata all'Aprilia AF1 125 del 1987. All’interno anche un approfondimento sulla Matchless G 80, i 40 anni di storia della Vespa PX, la guida all'acquisto dello scooter Honda CN250, il ricordo della tragedia di Monza del 1973 e molto altro…

1/10 La copertina di Motociclismo d'Epoca, giugno 2018
In copertina la AF1 125 con cui l’Aprilia “scuote” il mercato delle supersportive a partire dal 1987. Ispirata nell’estetica e nella tecnica alle moto da GP, è la prima a montare di serie il forcellone monobraccio abbinato al telaio a doppio trave, prima in acciaio e poi in alluminio. Motorizzata Rotax, è tra le più potenti e “straccia” tutti i record di velocità arrivando a sfiorare con l’ultima versione Sport i 170 km/h.
Sempre per quanto riguarda le moto di produzione, torniamo indietro nel tempo, al 1936 quando la Matchless progetta una nuova monocilindrica di 500 cc che porta la sigla G 80. Modello apprezzato in Patria, ha una lunga carriera (uscirà di scena all’inizio dei Sessanta) durante la quale viene costantemente aggiornata, sia nel motore, sia nella ciclistica. Sotto esame la versione del 1956, degnissima avversaria delle Moto Guzzi Falcone e Gilera Saturno in versione Sport.
Non ha invece praticamente rivali il Militar 50 della Testi, presentato alla fine del 1977. E’ una specie di Jeep a due ruote, un ciclomotore pensato per soddisfare le esigenze di escursionisti, cacciatori e pescatori, predisposto per portare vari attrezzi e addirittura, per la guida sulla neve, dotabile di sci. Equipaggiato con motore Minarelli, vanta inoltre l’esclusivo sistema TDB che consente di avere 8 marce, 4 per l’uso su asfalto e altrettante per quello in fuoristrada.
Ricordiamo infine l’uscita di scena, dopo quasi 40 anni di straordinari successi commerciali, di una delle Vespa più amate, la PX. Dopo oltre tre milioni di esemplari costruiti, era l’ultimo dei modelli fedele al progetto originario di Corradino D’Ascanio.
Questo mese la Guida all’acquisto è dedicata ad un modello molto particolare, ovvero l’Honda CN250. Anticonvenzionale nell’estetica, monta un 4 tempi 250 monoalbero con raffreddamento a liquido e variatore automatico, ha dimensioni da gran turismo ed è pure dotato di baule. Ancora una volta la Honda rivoluziona il mercato e da il via al fenomeno dei maxi scooter.
La sezione sportiva della rivista si apre con il ricordo della seconda tragedia di Monza del 1973. Due mesi dopo il terribile incidente in cui persero la vita Renzo Pasolini e Jarno Saarinen, sempre al Curvone ancora una caduta fatale per tre piloti, Chionio, Colombini e Galtrucco.
Segue la storia tecnica ed agonistica della Honda RCB1000, dal 1976 al 1980 dominatrice dell’Endurance e il cui quattro cilindri bialbero servirà da base per le nuove maxi stradali CB750-900-1100.
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