850, che cilindrata!
850: una cilindrata storica per Moto Guzzi, oggi riproposta con le
nuove Breva e Griso. Le due naked di Mandello sono facili da guidare e
vantano dotazioni di serie di tutto rispetto. Sono disponibili a 1.000
euro in meno rispetto alle 1.100 cc. Ovvero 10.590 e 10.990 euro.
La cilindrata 850 ha valori storici e affettivi molto importanti per Moto
Guzzi. Riportano alla mente la mitica Le Mans. Ebbene, a Mandello hanno
pensato di rispolverare la tradizione riproponendo questa classica
cilindrata
su due best-seller: Breva e Griso. Due moto a prima vista già
conosciute,
ma con un motore tutto nuovo. Come dire: tecnica all’avanguardia, ma con
chiari richiami alla storia di una Casa che nel 2006 compie 85 primavere.
Cuore nuovo
Il motore non è il settemezzo vitaminizzato: a Mandello sono partiti
dal robusto 1100 e sono scesi di cilindrata intervenendo su diversi
componenti.
Invece di diminuire il diametro dei pistoni (92 mm), si è preferito ricorrere
a misure ancor più superquadre riducendo la corsa (che passa da 80 a
66 mm), per una cilindrata totale che scende da 1.064 a 877 cc.
Ridisegnati quindi l’albero motore e le bielle per raggiungere regimi
di rotazione più elevati.
Il parastrappi è nuovo, c’è una sola candela per cilindro in luogo della
doppia accensione del 1100 e sparisce il radiatore dell’olio, ritenuto
non indispensabile per contenere i modesti bollori del nuovo propulsore.
L’alimentazione a iniezione elettronica Multipoint Weber con grossi corpi
farfallati da 40 mm comandata da una centralina Marelli. C'è la sonda Lambda:
le emissioni sono contenute entro i limiti della Euro 3.
Le prestazioni sono di tutto rispetto e mettono nel mirino di queste
Guzzi le altre bicilindriche raffreddate ad aria di pari cilindrata, BMW
in testa.
Se invece si rimane in famiglia, si scopre che, in confronto con il
1100, il nuovo 850 è capace di un maggiore allungo: spinge bene fino
a circa 8.500 giri, dove interviene il limitatore.
A livello di CV il gap con il motore più grosso non è abissale: vengono
dichiarati 72 CV per la Breva e 76 per la Griso.
Quando si apre il gas ci si accorge subito che manca la “castagna”
del
fratello maggiore, ma questo 850 risulta ancor più fluido e regolare.
In più, benché la riduzione di cilindrata non abbia portato a un significativo
risparmio di peso, l’impressione è che entrambe le moto siano molto
più leggere e agili delle rispettive versioni 1100.
Come vanno
La Breva è estremamente comoda ed accogliente: busto quasi eretto, braccia
moderatamente flesse e gambe per nulla sacrificate. La sua natura è
più da turistica che da naked e più passano i km, più cresce la voglia
di viaggiare.
La guida è facile, morbida. Per chi non ha grande esperienza di moto come
per i turisti più navigati è difficile trovare grossi difetti: le
vibrazioni
si avvertono appena, la frenata è sempre pronta e si ha sempre la piacevole
sensazione di avere tutto sotto controllo, di essere tutt’uno con la
moto.
La Griso è tutta un’altra cosa: ci si trova allungati sul serbatoio per
agguantare il largo manubrio. L’invito è alla guida aggressiva.
Proprio
come sulla 1100.
Ma andare forte con la Griso 850 sembra ancora più facile. Il motore
prende giri alla svelta e, senza il timore del calcione dopo i 4.500 giri
che avevamo provato sulla 1100, ci si trova a spalancare la manopola del
gas quasi senza ritegno.
Anche qui, come sulla Breva 850, il motore spinge fin oltre la soglia
degli 8.000 giri indicati: la lancetta del contagiri schizza veloce verso
la zona rossa e la spia di cambiata è sempre in agguato e pronta a segnalare
quando è il momento di infilare un altro rapporto.
La Griso 850 si porta appresso alcuni difetti congeniti e comuni al
resto della produzione di Mandello. Tra questi, forse quello più
evidente
è proprio un cambio non a livelli di eccellenza, ancora un po’ impreciso
rispetto alla concorrenza giapponese.
Peccati veniali che si fanno perdonare se si apprezza l’ottima
dotazione
di serie. Frenata potente (persino aggressiva quella posteriore, ma in
Guzzi ci assicurano che è questione di rodare le pastiglie) e sospensioni
completamente regolabili; con una componentistica degna di una sportiva,
la Griso 850 si pone un gradino più in alto di molte altre moto di pari
cilindrata e prestazioni.
Famiglia allargata
Breva e Griso 1100 hanno giocato una partita importante nel corso del 2005
per la Casa di Mandello e in Moto Guzzi si dicono pronti a replicare nel
2006 anche con le 850. Per raggiungere questo scopo, si è prestata attenzione
anche al prezzo di queste nuove naked: la Breva 850 costa 10.590 euro;
10.990 per la Griso 850. Esattamente 1.000 euro in meno rispetto alle
equivalenti
versioni di maggior cubatura.
Un prezzo certamente non basso in assoluto, ma ampiamente giustificato
dalla ricca dotazione (ampliabile grazie al fornito catalogo di optional),
identica a quella delle 1100. E in fondo, a dirla tutta, 187 cc in meno
non tolgono nulla in termini di piacere di guida.
In sintesi
LE SCHEDE
(Tra parentesi i dati della Griso)
Motore: a 4 tempi, bicilindrico
a V di 90° raffreddato ad aria, alesaggio per corsa 92x66 mm, cilindrata
877 cc, rapporto di compressione 9,8:1, distribuzione ad aste e bilanceri
con 2 valvole per cilindro, lubrificazione a carter umido con pompa trocoidale,
potenza max 72 CV (76 CV) a 7.700 (7.800) giri, coppia max 6,7 kgm (7,14
kgm) a 7.000 (6.800) giri. Alimentazione: a iniezione elttronica Multipoint,
diametro dei corpi farfallati 40 mm; capacità serbatoio carburante 23 (17,2)
litri di cui 4 (3,3) di riserva. Accensione:
elettronica digitale. Impianto
elettrico: batteria 12V-18Ah.
Frizione: Monodisco a secco con comando
idraulico. Cambio:
a 6 marce. Valore rapporti:
2,235 (38/17) in prima, 1,700 (34/20) in seconda, 1,347 (31/23) in terza,
1,115 (29/26) in quarta, 0,967 (30/31) in quinta; 0,862 (25/29) in sesta.
Trasmissione: primaria a ingranaggi
a denti elicoidali, rapporto 1,565 (36/23); finale a cardano, rapporto
3,666 (44/12).
Telaio: tubolare a doppia culla
in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 25,30° (26,30°), avancorsa
120 (108) mm. Sospensioni:
anteriore forcella tradizionale(rovesciata) con steli da 45 (43) mm regolabile,
escursione ruota 120 mm; posteriore monobraccio con leveraggi progressivi
e monoammortizzatore idraulico regolabile, escursione ruota 140 (117) mm.
Ruote:
cerchi in lega leggera a 3 razze, anteriore 3,50x17”, posteriore
5,50x17”;
pneumatici, anteriore 120/70-17, posteriore 180/55-17. Freni:
anteriore a doppio disco flottante da 320 mm con pinza a 4 pistoncini;
posteriore a disco da 282 mm con pinza a pistoncino singolo.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza
2.195 (2.260), larghezza 870 (880), altezza 1.125 (1.070), interasse 1.500
(1.543), altezza sella 800, peso a vuoto 231 (227) kg. Prestazioni:
velocità max nd.
Dati anagrafici Costruttore: Moto
Guzzi, via E. Parodi, 57 - 23286 Mandello del Lario (Lecco), tel. 0341/709111,
fax 0341/709267. Gamma
colori: nero, rosso.
Inizio vendite: aprile 2006.
Garanzia: 2 anni.
Prezzo: 10.990 (10.590) euro
chiavi in mano.
Optional: kit borse laterali, borsa
serbatoio, borsa bauletto, telo coprimoto, portapacchi, kit antifurto,
sella ribassata in gel (Breva), parabrezzao regolabile (Breva), cupolino
basso (Griso).