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04 August 2008

Mondiale SBK – Brands Hatch - Doppietta di Ryuichi Kiyonari: da Suzuka con furore

Kiyonari (Honda Team Ten Kate) vince Gara 1 e Gara 2, sul circuito di Brands Hatch. Tornato vincitore dalla Otto ore di Suzuka, nel primo appuntamento britannico del Mondiale Superbike ha mostrato nella guida una furia fuori da ogni limite, risalendo posizioni in gara e dando battaglia a Troy Bayliss (Ducati), Noriyuki Haga (Yamaha), Troy Corser (Ymaha) e Max Biaggi (Ducati “clienti”). SEGUE…

Cronaca Gara 1





Brands Hatch (Gran Bretagna) 3 agosto 2008
- Nelle file del Mondiale Superbike si mettono in evidenza due piloti: uno è Ryuichi Kiyonari, in sella alla Honda CBR1000RR del Team Ten Kate, che potrebbe essere un futuro “top rider”, secondo i piani della Casa dell’ala dorata. L’altro è il giovane inglese Sykes, pilota del campionato SBK inglese e al debutto nel Mondiale, come wild card della Suzuki, supportato dallo stesso team Rizla Suzuki, con cui corre nella Superbike nazionale. Kiyonari segna una doppietta vincendo sul circuito britannico Gara 1 e Gara 2, mentre Sykes fa un’ottima prima manche, senza riuscire a finirla per via della rottura del motore, e si rifà nella seconda, arrivando settimo. Va, però, detto che Kiyonari conosce molto bene il circuito di Brands Hatch, perché ha vissuto in quella zona per quattro anni e ha corso nella SBK inglese.

GARA 1
La partenza è rinviata di circa un’ora, a causa delle condizioni meteo incerte. Non si presenta al via Ruben Xaus, pilota del team privato Ducati Sterilgarda Goeleven, poiché in preda ad uno stato influenzale, che gli ha impedito di salire in moto. Kiyonari è tornato carico dalla Otto Ore di Suzuka, dove ha vinto insieme con il compagno di Squadra Carlos Checa. Il giapponese è in settima posizione al primo giro, ma la sua guida va oltre ogni limite, grazie anche alla scelta azzeccata di una gomma superdura, che garantisce il massimo grip. Kyo è una furia: al secondo giro è sesto e precede Max Biaggi (Ducati Sterilgarda Goeleven); dal giro 3 al giro 5 è in quinta posizione e al numero 4 fa il miglior tempo con 1’26”560, dopo aver passato Yukio Kagayama (Suzuki Alstare); al sesto giro è terzo, dietro a Noriyuki Haga (Yamaha), che cade e gli cede la seconda posizione. Kiyonari è dietro a Troy Bayiliss (Ducati ufficiale), che conduce la corsa, dopo aver fatto una partenza spettacolare. Il giapponese cerca il ruota a ruota e i due cominciano a darsi battaglia, seminando millesimi per strada, in una serie di attacchi reciproci. È un botta e risposta che dura fino al ventiduesimo giro, quando arriva il sorpasso definitivo di Ryuichi su Bayliss ed i tre successivi giri in testa verso la vittoria. Approfitta della bagarre Max Biaggi, che fra il sesto ed il nono giro ha passato Kagayama (Suzuki Alstare) e Corser (Yamaha) e, grazie alla caduta di Nitronori e al ritiro di Sykes, al decimo passaggio dal via è terzo. La lotta davanti all’imperatore romano fa perdere secondi a Bayliss e Kiyonari. Così Max aumenta il passo: riduce il distacco da 3”4 a 250 millesimi. Non riesce a passare Troy e conclude in terza posizione. Per il Kiyonari è la prima vittoria in carriera nel Mondiale Superbike. Grande delusione per Haga: dopo lo scivolone riesce a rientrare in gara, ma conclude diciannovesimo.

Cronaca Gara 2




GARA 2
Kiyonari si conferma il migliore segnando la doppietta della giornata. Sceglie la stessa gomma della prima manche e si rifà sotto con gli stessi inserimenti cattivi di Gara 1. Nei Primi tre giri, Kiyo è quarto. Lo precedono Troy Baylis, che è in testa dopo l’ennesima partenza da manuale, Troy Corser in seconda posizione, anche lui partito benissimo, e Noriyuki Haga, al terzo posto. I quattro sono staccati di pochi millesimi e mantengono un passo di 1’26” alto. Al quarto giro Nitronori si inserisce su Corser e conquista la seconda posizione. Un giro dopo anche Kiyo passa Corser ed è terzo. Al sesto passaggio dal via Haga ha ripreso Bayliss, che ha scelto una gomma più morbida, ma non riesce ad allungare. Il giapponese passa l’australiano ed è in testa alla corsa. Le difficoltà di Bayliss continuano e al settimo giro si fa sotto Kiyonari che attacca, passa e va ad inseguire Haga. Tre giri con la prima fila invariata, quando all’undicesimo arriva il sorpasso di prepotenza di Kiyo su Nitronori. Poi è fuga verso la vittoria. Bayliss resiste in terza posizione fino al quindicesimo giro, dopo il quale comincia il suo declino. Viene sverniciato da Troy Corser che si aggiudica il terzo gradino del podio. Il Troy della Ducati continua a perdere posizioni, riduce il suo passo di oltre 3” arrivando a girare oltre gli 1’29”, contro gli 1’27” della prima fila; termina Gara 2 undicesimo. Si assiste ad una bagarre tra Neukirchner (Suzuki Alstare), Nieto (Suzuki Alstare), Fabrizio (Ducati ufficiale) e il debuttante Sykes per la quarta posizione. La meglio va al tedesco, seguito dal compagno di squadra Fonsi, da Fabrizio e da Sykes. L’esordiente inglese ha avuto più fortuna che nella prima nella seconda manche e può vantare di essersi piazzato davanti a Carlos Checa, autore di due performance deludenti, forse, come dice Carlo Fiorani, team manager della Honda: “Per i tanti viaggi che ha dovuto fare, per sviluppare la moto con coi lui e Kiyonari hanno vinto a Suzuka”. Fabrizio può consolarsi del sesto posto con l’aver fatto segnare il miglior tempo in gara al quarto giro: 1’26”362, solo 11 millesimi più alto del record fatto da James Toseland nel 2006.
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