Cronaca Gara 1
Brands Hatch (Gran Bretagna) 3 agosto 2008 - Nelle
file del
Mondiale Superbike si mettono in evidenza due piloti: uno è Ryuichi Kiyonari,
in sella alla Honda CBR1000RR del Team Ten Kate, che potrebbe essere un
futuro “top rider”, secondo i piani della Casa dell’ala
dorata. L’altro
è il giovane inglese Sykes, pilota del campionato SBK inglese e al debutto
nel Mondiale, come wild card della Suzuki, supportato dallo stesso team
Rizla Suzuki, con cui corre nella Superbike nazionale. Kiyonari segna una
doppietta vincendo sul circuito britannico Gara 1 e Gara 2, mentre Sykes
fa un’ottima prima manche, senza riuscire a finirla per via della rottura
del motore, e si rifà nella seconda, arrivando settimo. Va, però, detto
che Kiyonari conosce molto bene il circuito di Brands Hatch, perché ha
vissuto in quella zona per quattro anni e ha corso nella SBK inglese.
GARA 1 La partenza è rinviata di circa un’ora, a causa delle
condizioni
meteo incerte. Non si presenta al via Ruben Xaus, pilota del team privato
Ducati Sterilgarda Goeleven, poiché in preda ad uno stato influenzale,
che gli ha impedito di salire in moto. Kiyonari è tornato carico dalla
Otto Ore di Suzuka, dove ha vinto insieme con il compagno di Squadra Carlos
Checa. Il giapponese è in settima posizione al primo giro, ma la sua guida
va oltre ogni limite, grazie anche alla scelta azzeccata di una gomma superdura,
che garantisce il massimo grip. Kyo è una furia: al secondo giro è sesto
e precede Max Biaggi (Ducati Sterilgarda Goeleven); dal giro 3 al giro
5 è in quinta posizione e al numero 4 fa il miglior tempo con
1’26”560,
dopo aver passato Yukio Kagayama (Suzuki Alstare); al sesto giro è terzo,
dietro a Noriyuki Haga (Yamaha), che cade e gli cede la seconda posizione.
Kiyonari è dietro a Troy Bayiliss (Ducati ufficiale), che conduce la corsa,
dopo aver fatto una partenza spettacolare. Il giapponese cerca il ruota
a ruota e i due cominciano a darsi battaglia, seminando millesimi per strada,
in una serie di attacchi reciproci. È un botta e risposta che dura fino
al ventiduesimo giro, quando arriva il sorpasso definitivo di Ryuichi su
Bayliss ed i tre successivi giri in testa verso la vittoria. Approfitta
della bagarre Max Biaggi, che fra il sesto ed il nono giro ha passato Kagayama
(Suzuki Alstare) e Corser (Yamaha) e, grazie alla caduta di Nitronori e
al ritiro di Sykes, al decimo passaggio dal via è terzo. La lotta davanti
all’imperatore romano fa perdere secondi a Bayliss e Kiyonari. Così Max
aumenta il passo: riduce il distacco da 3”4 a 250 millesimi. Non riesce
a passare Troy e conclude in terza posizione. Per il Kiyonari è la prima
vittoria in carriera nel Mondiale Superbike. Grande delusione per Haga:
dopo lo scivolone riesce a rientrare in gara, ma conclude diciannovesimo.
Cronaca Gara 2
GARA 2 Kiyonari si conferma il migliore segnando la doppietta della
giornata. Sceglie la stessa gomma della prima manche e si rifà sotto con
gli stessi inserimenti cattivi di Gara 1. Nei Primi tre giri, Kiyo è quarto.
Lo precedono Troy Baylis, che è in testa dopo l’ennesima partenza da
manuale,
Troy Corser in seconda posizione, anche lui partito benissimo, e Noriyuki
Haga, al terzo posto. I quattro sono staccati di pochi millesimi e mantengono
un passo di 1’26” alto. Al quarto giro Nitronori si inserisce su
Corser
e conquista la seconda posizione. Un giro dopo anche Kiyo passa Corser
ed è terzo. Al sesto passaggio dal via Haga ha ripreso Bayliss, che ha
scelto una gomma più morbida, ma non riesce ad allungare. Il giapponese
passa l’australiano ed è in testa alla corsa. Le difficoltà di Bayliss
continuano e al settimo giro si fa sotto Kiyonari che attacca, passa e
va ad inseguire Haga. Tre giri con la prima fila invariata, quando
all’undicesimo
arriva il sorpasso di prepotenza di Kiyo su Nitronori. Poi è fuga verso
la vittoria. Bayliss resiste in terza posizione fino al quindicesimo giro,
dopo il quale comincia il suo declino. Viene sverniciato da Troy Corser
che si aggiudica il terzo gradino del podio. Il Troy della Ducati continua
a perdere posizioni, riduce il suo passo di oltre 3” arrivando a girare
oltre gli 1’29”, contro gli 1’27” della prima fila;
termina Gara 2
undicesimo. Si assiste ad una bagarre tra Neukirchner (Suzuki Alstare),
Nieto (Suzuki Alstare), Fabrizio (Ducati ufficiale) e il debuttante Sykes
per la quarta posizione. La meglio va al tedesco, seguito dal compagno
di squadra Fonsi, da Fabrizio e da Sykes. L’esordiente inglese ha avuto
più fortuna che nella prima nella seconda manche e può vantare di essersi
piazzato davanti a Carlos Checa, autore di due performance deludenti, forse,
come dice Carlo Fiorani, team manager della Honda: “Per i tanti viaggi
che ha dovuto fare, per sviluppare la moto con coi lui e Kiyonari hanno
vinto a Suzuka”. Fabrizio può consolarsi del sesto posto con l’aver
fatto
segnare il miglior tempo in gara al quarto giro: 1’26”362, solo 11
millesimi
più alto del record fatto da James Toseland nel 2006.