Parte bene Rea che si porta al comando, seguono Melandri, Lowes, Sykes e VD Mark. Davies recupera diverse posizioni, tuttavia due brutte cadute di Badovini e De Rosa alla curva 6 costringono i commissari ad esporre la bandiera rossa. Raffaele cerca di rientrare ai box ma senza riuscirsi, mentre Ayrton viene portato al centro medico: gli vengono riscontrati un trauma cranico e la frattura della clavicola.
La ripartenza è ottima per Davies che si porta subito 4° dopo appena 3 curve. Davanti a lui ci sono Sykes (3°), Melandri (2°) e Rea (1°). Al 7° giro Melandri sorpassa Rea, che poco dopo entra in bagarre con Davies.
Marco si porta ad oltre 1 secondo di vantaggio sugli inseguitori, ma alla curva 1 del 16° giro la Ducati Panigale numero 33 si spegne e abbandona così Marco Melandri, visibilmente adirato ai box. Jonathan Rea non puà fare altro che gestire gli oltre 4 secondi di vantaggio e vincere la sua 13a gara stagionale e soprattutto eguaglia Carl Fogarty (109) nella classifica assoluta dei piloti con il maggior numero di podi in WorldSBK. Sul podio ci sono gli altri due britannici, Chaz Davies (2°) autore di un’ottima partenza e Tom Sykes con un solido 3°. Fuori dal parco chiuso le ottime Yamaha di Alex Lowes (4°) e Michael Van Der Mark (5°). Tanto di cappello a Sylvain Guintoli per il 6° posto: il francese, protagonista nel BSB Superbike con la Suzuki, si è ritrovato per la prima volta alle prese con la Kawasaki ZX-10RR. Una prova di come l’esperienza di un pilota Campione del Mondo e una moto Campione del Mondo possano ben figurare già alla prima gara insieme. 7° ed 8° posto per le Aprilia di Eugene Laverty e Lorenzo Savadori; completano la Top 10 Forès e Ramos. 11° Mercado, Camier e Torres sono autori di una bellissima battaglia, vinta dal pilota MV Agusta. In zona punti Andreozzi (14°), disastro Honda: Takahashi è 17° dopo una caduta, Giugliano invece non termina la corsa.
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