Statistiche web
06 October 2008

La mia giornata al Rally dei Faraoni

Il nostro tester Angelo Barbiero corre per la prima volta al Rally dei Faraoni, in sella ad un’Aprilia, e ci racconta come sta andando. La prima tappa era tra Cairo e Baharija. Tra le moto il francese David Casteu (KTM) impone fin da subito il proprio ritmo. Non stanno andando male gli italiani. Ecco la cronaca della prima giornata ed il racconto di Angelo.

Cronaca della prima tappa





BAHARIJA (EGITTO) 5 ottobre 2008
– Si è corsa la prima tappa dell’undicesimo Rally dei Faraoni, partita vicino alle piramidi di Giza. Il primo a partire è stato David Casteu (KTM), che ha concluso la speciale numero 1 con il miglior tempo. E’ stata una prima tappa molto dura, a causa del gran caldo che da metà mattina ha reso incandescente l’Oasi di Baharija, sede del primo bivacco del Pharaons. Il ritmo impresso alla gara da Casteu è stato da subito difficile da sostenere da parte degli avversari. Il francese ha vinto la prima tappa con oltre cinque minuti di vantaggio sul suo compagno di squadra, l’olandese Frans Verhoefen (KTM), secondo nella classifica di giornata. L’italiano Oscar Polli (KTM) ha disputato un’ottima speciale e ha concluso al terzo posto. Quinta posizione per Matteo Graziani (KTM Alfa Romeo), che non ha mai avuto grande feeling con la prima tappa del Faraoni. Dietro il dominio KTM si sono difese bene le moto dei costruttori italiani. Dietro a Graziani Luca Manca con la debuttante TM, seguito dalle altrettanto debuttanti Aprilia RXV Africa di Alex Zanotti e Paolo Ceci.

Ha corso per noi il nostro tester Angelo Barbiero, che nella prima giornata egiziana non ha avuto molta fortuna. La rottura di un fusibile e la sua sostituzione hanno portato via ad Angelo tempo prezioso per concludere la prova.

Angelo racconta la prima tappa




Ecco il racconto di Angelo Barbiero: “Il mio primo rally africano, anzi, la prima volta che guido in Africa, ma questa non è la sola grande emozione di questa prima tappa. Partire per il Faraoni davanti alle piramidi è stata una cosa magnifica! La prima tappa è andata abbastanza bene, ma ho scoperto cose che potevo solo immaginare: tenere certe velocità per diverse ore consecutive, su un fondo che, per lunghi tratti, sembra sempre uguale, ma che nasconde insidie, è una cosa da matti. Ci vuole tanta esperienza per andar bene in una gara così e non si può mai abbassare il livello di guardia. Io son partito bene, poi mi hanno passato i migliori e ho cercato di tenere il mio compagno del team Giofil, Ceci, ma un piccolo inconveniente alla mia RXV (un fusibile rotto, ndr) mi ha costretto a fermarmi e ho perso circa 15 minuti. Son ripartito e ho cercato di recuperare il tempo perso. Alla fine sono 18°. Come esordio non è andata male e poi abbiamo ancora davanti a noi tanti giorni di gara, tante dune, un mare di sabbia. Ci sarà il tempo di recuperare. Certo che qui i primi vanno davvero come matti…”
© RIPRODUZIONE RISERVATA