Inutile la protesta dei sindacati: piaggio ferma su cassa integrazione e trasferimento progettazione moto guzzi
MILANO 22 ottobre 2008 –
VERTICE Il futuro di Moto Guzzi: questo il tema
dell’incontro che
si è svolto lunedì 20, nelle sedi della provincia di Lecco, tra i rappresentanti
sindacali delle federazioni FIM, FIOM, UILM, la dirigenza Piaggio e i politici.
Dalla riunione è emersa la posizione ferma del gruppo di Roberto Colaninno,
che intende mantenere la fabbrica nel comune di Mandello del Lario ma fa
sapere che è confermato ed indiscutibile il trasferimento di 5 uffici tecnici
a Pontedera. L’impegno formale a mantenere attivo lo stabilimento nel
comune lecchese, però, non soddisfa i sindacati: Mario Venini, segretario
generale della FIOM-CGIL di Lecco, accusa: “Ormai è chiaro che il Gruppo
si muove così: prima decide e poi comunica, senza ascoltare le parti”
LE PARTI Hanno partecipato alla discussione, l’Onorevole Lucia
Codurelli
(PD), il Senatore Antonio Rusconi (PD), il consigliere regionale Carlo
Spreafico, il presidente della Provincia di Lecco Brivio, il sindaco del
Comune di Mandello del Lario Riccardo Mariani, Maurizio Vercelli della
Confindustria di Lecco e Tommaso Giocoladelli, a.d. di Moto Guzzi, in carica
sino al 3 novembre, data in cui sarà esecutiva la fusione per incorporazione
tra il Gruppo Piaggio e la Casa dell’aquila. I sindacati erano
rappresentati
oltre che da Venini, da Mario Todeschini (FIM-CISL di Lodi) e da Giacomo
Arrigoni (UILM di Lecco).
LE OBIEZIONI I sindacati non sono convinti della
ristrutturazione
di Moto Guzzi. Sotengono che svuotata di contenuti non corrisponda più
alle aspettative del cliente Guzzi, storicamente molto attaccato a Mandello,
e sia oltretutto troppo esposta alle intemperie del mercato. Si invoca
inoltre il rispetto dell’accordo del 2006 in cui il Gruppo Piaggio si
impegnava a esternalizzare solo le lavorazioni meccaniche, e non anche
a trasferire la progettazione. La dirigenza risponde che è cambiato il
mercato, sono diminuiti i volumi di vendita e per mantenere la competitività
di Moto Guzzi è necessario intraprendere questi passi, sfruttare al massimo
le sinergie all’interno del Gruppo.
LO SCONTRO FUTURO Amaro il commento di Mario Venini: “Credo che
la gente non sia cieca e sorda e lo svilimento dell’autonomia di Moto
Guzzi dovrebbe essere chiaro a tutti. La provincia ci ha invitati a un
ulteriore incontro, ma non credo che ci saranno aperture: purtroppo
ci prepariamo ad un duro inverno, per di più con tutti i lavoratori a casa
con la scusa dei lavori di ristrutturazione. La lotta per difendere
l’identità
della Guzzi sarà lunga e difficile, avremo bisogno del sostegno di
tutti”.