Valentino Rossi, con la Yamaha M1 ufficiale, resta il leader indiscusso della MotoGP nel campionato iridato. Il dottore è a quota 212 con 50 punti di vantaggio sul compagno di squadra Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ha rinnovato il suo contratto con la Casa dei tre diapason per un altro anno. Prosegue il lavoro di messa a punto della Suzuki, che cresce, e Loris Capirossi si è detto soddisfatto. Per il 2010 Capirex avrà come compagno di squadra Alvaro Bautista. Pasini prova la Ducati MotoGP, ma resta
YAMAHA
Milano 26 agosto 2009 –
YAMAHA Valentino Rossi, con la Yamaha M1 ufficiale, resta il
leader
indiscusso della MotoGP nel campionato iridato. Il dottore è a quota 212
con 50 punti di vantaggio sul compagno di squadra Jorge Lorenzo. La notizia
tanto attesa per quanto riguarda il motomercato è arrivata, anche se era
stata anticipata da numerose voci, fra cui quella autorevole del pesarese:
Lorenzo non farà il salto in Casa Honda, bensì resterà
alla Yamaha,
con cui ha rinnovato il contratto per un altro anno. Della
permanenza
di Rossi alla scuderia dei tre diapason ancora per il 2010 si sapeva già,
mentre è nell’aria un suo eventuale passaggio nel 2011 alla Formula 1,
come wild card della Ferrari, se Maranello dovesse avere a disposizione
la terza vettura da far correre. Dice Lorenzo: “Sono molto felice!
Ho deciso di rimanere con il team ufficiale Yamaha nel 2010. È stata una
decisione molto importante ed è per questo che ci è voluta qualche settimana,
ma credo che sia l’opzione migliore per me. Voglio ringraziare Yamaha
perché hanno sempre mantenuto le loro promesse, e in particolare voglio
dire grazie a Lin Jarvis e Masao Furusawa.”
Ribatte Jarvis, direttore
del reparto corse Yamaha: “Siamo ovviamente soddisfatti della decisione
che ha preso Jorge. Ha già dimostrato il suo talento, le sue abilità di
apprendimento e la capacità di competere ai massimi livelli. Non abbiamo
dubbi che grazie a tutto questo possa diventare Campione del Mondo e siamo
orgogliosi che abbia deciso di rimanere con noi, nonostante abbia ricevuto
offerte molto serie da altre case. Questa decisione ci permette ora di
concentrarci sul campionato in corso, dove i nostri piloti occupano attualmente
la prima e la seconda posizione, e stendere i piani definitivi per il 2010”
.
SUZUKI E CAPIROSSI
SUZUKI E CAPIROSSI Loris
Capirossi, dopo i test svolti a Brno il lunedì successivo al
Gran
Premio della Repubblica Ceca, è apparso molto soddisfatto.
Sul
circuito ceco Capirex è riuscito ad ottenere il quinto posto in gara,
dietro alla Honda “clienti” di Toni Elias e alla HRC di Andrea Dovizioso,
a loro volta preceduti da Daniel Pedrosa, secondo, e dal vincitore Valentino
Rossi. La Casa di Hamamatsu aveva messo a disposizione di Loris un pacchetto
a suo dire “molto competitivo”, soprattutto nelle condizioni di
temperatura ambiente/pista molto elevata. Conclusi i test l'italiano
ha commentato: “È stata una giornata buona per noi, siamo stati
capaci di lottare per tutto il fine settimana e per poco non abbiamo raggiunto
il podio. Avevamo un grosso problema di chattering, ma siamo riuscito a
risolverlo appena prima della gara. Abbiamo fatto la scelta giusta a livello
di gomme, anche se in un paio di occasioni ho perso l’anteriore e non
hai mai avuto il feeling ideale. Sono stato capace di guidare un po’più
pulito, diventando un po’ più aggressivo, e nel finale ho potuto spingere
con continuità fino al traguardo. Ad ogni modo il pacchetto Suzuki oggi
ha funzionato alla grande e voglio ringraziare il mio team. Saremo competitivi
per il resto della stagione”.
SUZUKI E BAUTISTA
SUZUKI E BAUTISTA Oltre
al nuovo telaio e motore provati da Capirossi, nei box della Suzuki
è arrivata un’altra novità: per la prossima stagione 2010 è
stato
ingaggiato Alvaro Bautista, attuale pilota della scuderia Aspar di
Jorge Martinez, nella Classe 250. Bautista è secondo nella classifica iridata,
con 160 punti, dietro a Hiroshi Aoyama, a quota 172, ed è in lotta per
il titolo iridato della Due e mezzo.
Dice Bautista: “Ovviamente,
aspettavamo che Jorge ci spiegasse il suo progetto – Martinez sarà
in MotoGP nel 2010 n.d.r. -, perché mi trovo benissimo con questo team.
Tra Inghilterra e Repubblica Ceca ho valutato con attenzione i pro e i
contro ed è stata una decisione abbastanza difficile, ma optare per Suzuki
vuol dire scegliere una fabbrica e credo che sportivamente parlando fosse
quello che volevo”. Insomma Bautista è giovane, ma non imprudente
e così ha ritenuto più affidabile una scuderia che fa capo ad una Casa
costruttrice, piuttosto che rischiare di fare la fine di Gibernau, il cui
team si è eclissato perché non era più in grado di sostenere i costi.
Aggiunge il pilota spagnolo:
“Naturalmente da parte del mio team, la Aspar, la decisione è stata
accettata, ma non condivisa! Jorge voleva che fossi il suo pilota, e dopo
4 anni tra 125 e 250 è un peccato non poter proseguire insieme in MotoGP,
ma credo che la scelta che ho fatto sia quella giusta per me. Jorge è una
grande persona, tutti sono molto professionali e rispettano la mia decisione,
anche se non la condividono. E come dice lui: ‘Molto bene, questo è quanto
per il prossimo anno, per la stagione in corso abbiamo ancora molto da
fare’”.
Butista non sa ancora a quali
risultati potrà puntare con il cambio di categoria e di team, ma
sa già bene le difficoltà che dovrà affrontare: “So che sarà tutto
nuovo: un team nuovo, con persone con cui non ho mai lavorato, e la maggioranza
di queste inglesi. Io arrivo da un team quasi completamente italo-spagnolo
e credo che il cambio sarà abbastanza importante, e la moto ovviamente
sarà completamente diversa...Se Capirossi sarà il mio compagno di squadra
sarà un grande aiuto perché è un pilota italiano, con un carattere come
il mio, simpatico e con molta esperienza. Credo che potrei imparare molto
da lui”.
TEST PASINI-DUCATI
TEST PASINI-DUCATI Nei test
dopogara di Brno anche per Mattia Pasini si è aperto uno spiraglio in MotoGP:
il giovane pilota italiano, che corre con l’Aprilia del team Toth nella
250, è sempre piaciuto a Livio Suppo, direttore del Progetto MotoGP Ducati,
e ha avuto occasione di provare la Desmosedici “clienti” del team Pramac.
Dopo i test Pasini, che ha concluso a circa 3,5 secondi dal tempo di Jorge
Lorenzo e a soli 6 decimi più lento fra i piloti titolari della MotoGP,
ha commentato: “Sono felice e soddisfatto. Ovviamente non puntavo alla
pole position nella mia prima giornata. Le maggiori difficoltà le ho incontrate
in frenata. Inoltre la posizione di guida è totalmente differente rispetto
alla 250, ma il team aveva lavorato già domenica notte per farmi trovare
la moto pronta”. Voci dicevano che Pasini potesse diventare il pilota
del team satellite Ducati Pramac dal GP di Indianapolis e lo stesso italiano
sosteneva: “non scarto la possibilità”. Più tardi, però, è arrivata
un sementita e Pasini ha confermato che, per quest’anno, concluderà la
stagione nella 250.
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