I piloti dell’Italiano Trial richiamati dalla federazione per comportamento antisportivo
Singolare richiamo della Federazione Motociclistica Italiana che ha avvertito i piloti del campionato nazionale di trial, mettendoli in guardia dal ripetere alcune azioni ritenute dannose per le classifiche e manifestazione di un comportamento antisportivo. Nel comunicato si legge che i piloti: “Hanno modificato le zone, alterandole e addirittura rimovendo e riposizionando le segnalazioni”.
I piloti dell’italiano trial richiamati dalla federazione per comportamento antisportivo
ROMA 29 luglio 2008 -Per il momento è solo un richiamo ufficiale, ma potrebbe presto
trasformarsi
in un provvedimento disciplinare il comunicato diffuso dalla Federazione
Motociclistica Italiana che diffida i piloti dell’Italiano di trial dal
ripetere azioni ritenute lesive per l’immagine sportiva dei Motclub e
dannose per il regolare svolgimento del campionato. Si legge nel comunicato:
“La Commissione Tecnico Sportiva Nazionale della Federazione
Motociclistica
Italiana ha preso visione e approvato l’informazione pervenuta dal
Commissario
Trial, signor Giulio Mauri, e dall’intero Gruppo di Lavoro della
specialità.
Prendendo atto di quanto è avvenuto nel corso delle ultime gare di Campionato
Italiano in occasione delle quali i piloti, nel previsto periodo di ispezione
del percorso, hanno modificato le zone, alterandole e addirittura rimovendo
e riposizionando le segnalazioni, sentite le lamentele dei Moto Club
organizzatori
che vedono in queste azioni non solo il mancato rispetto dei regolamenti,
ma anche una forma di atteggiamento antisportivo, il Commissario Trial
invita tutti i partecipanti al Campionato Italiano ad assumere, nello
svolgimento
della loro attività, un atteggiamento più rispettoso delle regole e della
componente sportiva. Se questi inviti non cambieranno la situazione, verranno
attuate tutte le procedure previste dai regolamenti sportivi per sanzionare
chi porterà avanti un comportamento non conforme. In secondo luogo, se
la situazione dovesse perdurare, potrebbe essere presa la decisione di
vietare la visita alle zone”. C’è da chiedersi quale possa essere il
valore sportivo di un pilota che modifica il tracciato di gara, per trarne
vantaggio. In generale è una cosa inaudita. Un gesto che va oltre il classico
tentativo di accorciare la gara, tagliando il percorso.