MUSCOLOSA, NON CATTIVA
Nel telaio a doppia culla in acciaio, è imbrigliato un quattro in linea raffreddato ad aria/olio, capace di 90 CV e 93 Nm. Come va in città ve l’abbiamo già detto (cliccate qui)ed è ora di portare la CB1100 sulle divertenti strade extraurbane. Di motore ce n’è abbastanza per divertire anche il pilota più smaliziato, ma non troppo per spaventare un neofita o un “motociclista di ritorno”, come vengono chiamati quei biker che, abbandonata la moto da un po’ di anni, si rimettono in sella e desiderano qualcosa di agevolmente gestibile. Qualche aggettivo per il 4 cilindri? Brillante ma regolare, robusto ma non cattivo, muscoloso ma elasticissimo, civile (non vibra) ma all’occorrenza sale fino a 9.500 giri. Inutile cercare un carattere da “strappa manubrio”, in realtà è meglio godersi la grande fluidità, e del resto è un po’ tutta la moto ad essere facile e amichevole.
CONTROLLO, COMFORT E (SE VOLETE) VELOCITÀ
Il peso in ordine di marcia dichiarato è di 248 kg, ma non si sentono, nemmeno nelle manovre da fermo. La ciclistica è onesta e restituisce sensazioni di totale controllo. Il comfort prima di tutto: forcella e ammortizzatori assorbono bene le asperità cittadine e solo nelle “smanettate” mostrano qualche limite. Ma le esagerazioni non sono nel DNA della CB1100. Si può andare forte, sì. Persino troppo per le strade aperte al traffico. Ma non aspettatevi il rigore di una moderna naked.
Ottima la frenata: ci sono due dischi da 296 mm davanti e uno da 256 mm, serviti dall’impianto C-ABS. Cioè antibloccaggio (che interviene solo in caso di fondo sconnesso o estremamente sdrucciolevole) e frenata combinata: in pratica, con il pedale del posteriore, si attiva anche uno dei tre pistoncini delle pinze anteriori. Con la leva al manubrio invece, si azionano gli altri due.
VIAGGIARE (ALL’INDIETRO) NEL TEMPO
Serbatoio, motore bialbero, ruote “stellari” (il profilo ricorda quello delle mitiche Comstar) da 18”: tutto riporta alla mente le Honda CB. La saga inizia nel 1969, con la mitica 750 Four, ma la nuova CB1100 ricorda più da vicino la successiva serie F (750, 900 e 1100 Bol d’Or), apparsa alla fine degli anni Settanta.
UNA MOTO CON L’ANIMA
Sulla CB1100 ogni componente ha un motivo d’essere funzionale ed estetico insieme. Il motore, per esempio (che condivide basamento e carter con la CB1300) ha una fitta alettatura studiata ad-hoc per migliorare al massimo il raffreddamento, ma anche per ottenere un aspetto marcatamente vintage. L’angolo tra le valvole è volutamente ampio. Ma non è contro le teorie di miglioramento della fluidodinamica? Sì, ma qui alle prestazioni è anteposto lo stile. Che, nel caso specifico, vuole un gruppo termico importante, con una testata bella grossa. Esteticamente d’impatto.
Il risultato è ottimo, a nostro avviso.
La CB1100 è già disponibile in due combinazioni cromatiche, entrambe con ruote e fianchetti color argento e telaio nero:
Rosso
Nero
Prezzo: 10.800 euro f.c.