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12 September 2012

Hayabusa Italian Meeting 2012

La Suzuki Hayabusa è una moto controversa. Assurda nel suo essere potentissima e velocissima, è però unica e i suoi appassionati, gli “Hayabusisti”, si riuniranno dal 14 al 16 settembre a Porcia (PD)

Hayabusa italian meeting 2012

Ovviamente il mito della Suzuki Hayabusa non si fonda solo sulla velocità pura, ma è indubbio che il perverso fascino dei 300 all’ora sia ancora uno degli argomenti più sensibili che attirano i motociclisti verso questo vero e proprio monumento di un motociclismo anabolizzato che non c’è più (perlomeno nella formma ibrida delle “super tourer”, perché nelle hyper sport siamo ormai su Marte…). L’Hayabusista è una persona che non guarda in faccia a nessuno: prende il suo “falco” e parte. E se qualcuno ha qualcosa da dire sulla linea un po’ goffa della moto, sulla tecnica non all’ultimissimo grido, sull’apparente inutilità di un mezzo del genere, lui apre il gas e lascia tutti sul posto. Se poi qualcuno ironizza sulla mole della Hayabusa, lui sorprende tutti con una maneggevolezza ben superiore a quanto si potrebbe immaginare.

NASCE L’HAYABUSA ITALIAN MEETING
Tipi così, gli “hayabusisti”. Tre di loro hanno fondato a Roma il primo e unico club italiano dedicato ai possessori di questo esclusivo modello, e proprio su iniziativa del club è stato ideato l’Hayabusa Italian Meeting, un raduno che quest’anno è in programma dal 14 al 16 settembre 2012 a Porcia, in provincia di Pordenone.

DOVE E QUANDO
Dal 14 al 16 settembre 2012 a Porcia (PD), si diceva, presso Villa Dolfin. Nella cornice di una delle più importanti ville venete del 1700, tutti i partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero potranno condividere la passione per il bolide di Hamamatsu.

COSA
A parte l’occasione unica di incontrare la community dei possessori di Hayabusa, i partecipanti al meeting potranno degustare prodotti tipici e godersi serate gastronomiche all’insegna del divertimento e dell’allegria.
Ci sarà poi un tour guidato di circa 170 km, che toccherà alcune delle più famose zone montane e delle vallate delle provincie di Treviso, Belluno e Pordenone, da percorrere in tutta tranquillità e nel rispetto delle norme del codice stradale, ammirando lo straordinario paesaggio.
 

LA PROTAGONISTA
Sarà ovviamente lei, la Suzuki Hayabusa, moto dalle elevate prestazioni e icona della velocità su due ruote. Il suo è stile unico, tutto teso alla ricerca della penetrazione aerodinamica. E pazienza se ci sono moto più “normalmente” sexy. Il 4 cilindri bialbero a iniezione da 1340 cc raffreddato a liquido è caratterizzato da un’ampia coppia per esaltare le accelerazioni, ma ovviamente il numero che salta più all’occhio è quello della potenza: 197,2 CV dichiarati! Per gestise tutto ’sto ben di Dio, la Suzuki nel 2008 ha dotato la Hayabusa di un’elettronica con 3 mappe selezionabili, compresa quella da… guida sicura, che ha “solo” 100 CV circa. Ma poi ci sono anche la frizione anti saltellamento e la forcella col riporto Diamond-Like Carbon (DLC). Non un portento di dotazioni elettroniche all’ultimo grido, quindi, ma una moto maschia e di sostanza. Anche se ora la velocità massima è auto limitata a 299 km/h. Ma ricordiamo che la massima velocità raggiunta da una Hayabusa di serie è 312 km/h, e comunque ci si può sempre consolare con un’accelerazione pazzesca: 3,3 secondi nello 0-100, 8,9 secondi per andare da 0 a 200 km/h! Il suo motore è robustissimo e si presta alle elaborazioni come nessun altro. E qui i CV e i km/h si sprecano. Ne sa qualcosa Richard Assen che, nel 2011, ha superato i 420 km/h sul lago salato di Bonneville! Poi ci sono i casi estremi (ma non sono pochi) di quelli che aumentano ancor di più la cilindrata, installano il turbo, allungano il forcellone, abbassano le sospensioni… Insomma, la trasformano in un mostro da quasi 500 CV con cui affrontare le drag races. Oppure pavoneggiarsi in città con un mezzo che negli USA è oggetto di un vero e proprio filone di tuning.

 

Ed ora (zitti zitti), ecco un video dell'unica rivale rimasta per la Hayabusa: la Kawasaki ZZR1400. Guardate il video dove il nostro tester fa i 300 su strada (tedesca).

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