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13 November 2007

H-D Sportster XL 1200N Nightster vs Triumph Bonneville

Milano by night

Il contesto




IL CONTESTO Se ci dicono Triumph noi pensiamo alle notti dei Rockers in giro per Londra, mentre ad Harley associamo le inquietanti sfilate degli Hell’s Angels. L’iconografia classica vede il randagio a due ruote scivolare attraverso paesaggi urbani degradati, con rifl essi di pozzanghere, fumo dai tombini, architettura industriale, prostitute stanche e ubriachi che orinano contro il muro. Il tutto, da godersi con la posizione di guida eretta e il motore pulsante di una moto di carattere, come abbiamo fatto a Milano con una candida Triumph Bonneville ed una nerissima Harley-Davidson Nightster. Siamo passati dalle zone dove le lavandaie si usuravano le ginocchia sui Navigli a quelle degli esperimenti architettonici di dubbia funzionalità, ma che piacciono e basta. Ci sono piccoli giardini nascosti e grandi viali che, svuotati dal traffico, fanno pensare al deserto. La circonvallazione, quando è sgombra da auto e camion, diventa un percorso molto divertente, bello da guidare, con rotonde e curve a esse.

In sella





IN SELLA
Vediamo se riuscite a capirci su cosa intendiamo per moto di carattere: vi mettete a cavalcioni, accendete il motore, impugnate i comandi e succede qualcosa. Solitamente, se vi sentite a vostro agio, se tutto è morbido, fluido e al suo posto, se avete la sensazione di avere già guidato quella moto e ve ne andate in giro come se niente fosse, allora siete su una moto giapponese che, di norma, è perfetta e mostruosamente effi ciente, ma freddina a livello di personalità. Se, invece, le sensazioni che percepite scavalcano il mero contesto pratico e sentite che state godendo perché vi sembra di essere seduti su un essere vivente, allora siete su una moto italiana, o una Harley. Poi, messa la prima, magari salta fuori qualcosa che potrebbe funzionare meglio, ma state provandoun tale piacere di guida che ci passate sopra. Ecco, la Bonneville appartiene al primo caso, la Harley al secondo.
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