Evoluzione Yamaha R1
Yamaha YZF-R1: in dieci anni CV sempre più facili
R1 negli anni
SCUOLA R1 Quando la R1 fece il
suo debutto al Salone di Milano nel 1997 mostrava inedite
soluzioni
tecniche come la disposizione degli alberi del cambio e della frizione
ruotati verso il blocco cilindri, che accorciavano lunghezza del propulsore
e fornivano doti ciclistiche simili ad una moto da gara. Inoltre furono
introdotti diversi elementi stilistici del tutto nuovi rispetto ai
canoni
classici del design. Cambiamenti tanto importanti a partire dal 1998
furono presi ad esempio da tutte le case costruttrici
giapponesi.
COSTANZA A distanza di anni le
caratteristiche del debutto sono rimaste alla base della progettazione
della R1 e le modifiche apportate per ottenere delle migliorie sono
davvero poche: carenatura più assottigliata, scarico di grandezza maggiore
per il rispetto delle norme antinquinamento, qualche kg di peso in più
(da 189,6 a 194,8 kg) ed una valvola in meno sul motore, arricchito con
una gestione elettronica più evoluta. Anche le prestazioni non sono
variate di molto, ma grazie anche a migliori sospensioni e ad una diversa
gestione della potenza la moto è diventata più fruibile e relativamente
facile da guidare.
Evoluzione motore
Il motore perde una valvola per cilindro e si arricchisce di una gestione
elettronica evoluta che ha il punto di maggior prestigio nei cornetti
di aspirazione a lunghezza variabile. La potenza ne beneficia
ampiamente,
passando da 137,7 CV a 10.000 giri, come detto, a 160 CV a 12.000 giri.
Prestazioni
Le prestazioni sembrerebbero però non migliorare in proporzione:
l’accelerazione
sui 400 metri vale ora 10,289 sec contro 10,296 e anche la ripresa migliora
di soli 56 millesimi. Sostanzioso invece l’incremento di velocità
massima:
da 272,3 a 294,2 km/h.
Confronto a Monza
PRIMOGENITA La R1 DEL 1998 che si conferma sportiva di razza; agile,
veloce nello scendere in piega e sicura in appoggio. I freni richiedono
una vigorosa azione sulla leva, ma ripagano con una buona potenza e il
motore spinge forte anche sui lunghi rettilinei di Monza.
ULTIMA GENERAZIONE Sulla R1 2007 Il cambio è più preciso e dolce
nell’azionamento.
Quando arriva il momento di frenare le maggiori dimensioni dei dischi,
310 mm contro 298, e le nuove pinze a 6 pistoncini fermano la R1 in spazi
più brevi e con maggior facilità. L’inserimento in curva è ugualmente
rapido e solo nelle inversioni di inclinazione nel misto stretto la maggior
reattività della prima R1 regala un piccolo vantaggio alla “nonna”.
In
piega, e sul veloce in genere, la “nipotina” è più facile ed
enormemente
più efficace.
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