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28 March 2010

Dal Tokyo Motorcycle Show il futuro della produzione motociclistica e le più belle special

Siamo stati al Salone della Moto di Tokyo, dove si possono ammirare due ruote di serie e alcune special giapponesi, tante concept e la miglior produzione di parti speciali.

IL SALONE DEL SOL LEVANTE

Nella gallery potete vedere:

Il Suzuki Gemma 250, arriva dopo lo Yamaha Maxam ed è sullo stesso filone delle misure iperabbondanti. Suzuki Gemma è uno scooter studiato per ottimizzare il comfort, quando lo si utilizza in due. Il dislivello tra il posto del passeggero e quello del pilota, in sella, è minimo. Ciò dovrebbe migliorare la sensazioni alla guida per il pilota, grazie ad un maggiore contatto con il passeggero. Il motore è un monocilindrico di 249 cc bialbero, con quattro valvole. La lunghezza totale è di 2350 mm, l’altezza è di 1050 mm e l’ingombro laterale è di 760 mm.

 

La Suzuki GSX-R 1000 preparata da Yoshimura che ha vinto la 8 ore di Suzuka lo scorso anno con Daisaku Sakai, Kazuki Tokudome e Nobuatsu Aoki.

KTM

Ecco la nuova Freeride, la cross elettrica di KTM. Per le informazioni tecniche clicca qui.

HONDA

Nella gallery potete vedere:

 

L’ultima nata tra le quattro cilindri di Honda si ispira al retrò. Ecco come si può trasformarla in una equilibrata Café Racer con pezzi Mugen (scarico, sella, codino, cupolino).

 

Un nuovo colore per il Momkey, anticonformista cinquantino con motore quattro tempi raffreddato ad aria.

 

Allestimento polizia per questa CB750

 

Ancora più “muscolosa” nella linea l’ultima versione della Honda Shadow 750 dotata di motore bicilindrico a v longitudinale e trasmissione finale ad albero cardanico.

ACCESSORI

Dalle parti speciali con linee molto squadrate, che sono l’ultima tendenza dello stile giapponese “modello Mazinga Z” fino ai giocattoli per i bambini, dalle leve freno paramani per gli scooter ai caschi con un design che tiene in massima considerazione l’aerodinamica, ma anche abbigliamento “dark” cattivissimo per gli amanti delle custom. Tra le varie proposte, con la penuria di spazio che c’è in Giappone, anche un piccolo box è una grande risorsa e un grande impegno: sono nati così giornali che illustrano per filo e per segno come fare a non sprecare un metro quadro del proprio box, o a trasformarlo in una vera officina. Spazi angusti ma perfettamente attrezzati. Tutto questo e molto altro è esposto al Tokyo Motorcyle Show.

YAMAHA

Nella gallery potete vedere:

 

Lo scooter Vino Molfe 50 è decisamente ispirato alla nostra Vespa. Ha un motore quattro tempi ad iniezione elettronica capace di 4,2 Cv a 8.500 giri. Pesa 84 kg e viene dichiarato un consumo di 1 litre per 66 km.

 

Il Serow 250 edizione 25ennale. Il nome è quello di una capra tibetana e questo presuppone che questa monocilindrica Yamaha sia a proprio agio nel fuoristrada. La base è quella della Tricker con motore raffreddato ad aria e telaio monotrave in tubi tondi.

 

Il mondo dell’elettrico e della pedalata assistita in casa Yamaha. In primo piano lo scooter elettrico EC-03 e la Pas.

 

Il Maxam, lo scooter Yamaha 250 che ha aperto la strada ai “bassi e lunghi” che sono tanto in auge oggi in Giappone. La lunghezza del Maxam ha dell’incredibile: ben 3.000 mm.

SUZUKI

Nella gallery potete vedere:

Il Suzuki Gemma 250, arriva dopo lo Yamaha Maxam ed è sullo stesso filone delle misure iperabbondanti. Suzuki Gemma è uno scooter studiato per ottimizzare il comfort, quando lo si utilizza in due. Il dislivello tra il posto del passeggero e quello del pilota, in sella, è minimo. Ciò dovrebbe migliorare la sensazioni alla guida per il pilota, grazie ad un maggiore contatto con il passeggero. Il motore è un monocilindrico di 249 cc bialbero, con quattro valvole. La lunghezza totale è di 2350 mm, l’altezza è di 1050 mm e l’ingombro laterale è di 760 mm.

 

La Suzuki GSX-R 1000 preparata da Yoshimura che ha vinto la 8 ore di Suzuka lo scorso anno con Daisaku Sakai, Kazuki Tokudome e Nobuatsu Aoki.

SPECIAL

Nella gallery potete vedere:

Special su base Suzuki Katana, una delle più belle ed avveniristiche quattro cilindri supersportiva del anni 80. L’edizione originale fu disegnata dal tedesco Hans Muth ed è stata una delle più anticonvenzionali moto di tutti i tempi.

 

Special su base Suzuki Katana, una delle più belle ed avveniristiche quattro cilindri supersportiva del anni 80. L’edizione originale fu disegnata dal tedesco Hans Muth ed è stata una delle più anticonvenzionali moto di tutti i tempi. Il motore è quello della Suzuki GSX 1400, che non è più in produzione. Questa special, dalla GSX 1400 prende anche il telaio.

 

La moto di partenza per questa speciale è una H-D XR 1200. le sospensioni sono tutte Ohlins e le pinze freno anteriore delle Brembo ad attacco radiale.

 

Un piccolo “mostro” che si può ricavare da un pacifico ciclomotore Honda Monkey 50.

 

La Kitaco è una azienda giapponese, ben conosciuta anche nel nostro paese, per le elaborazioni degli scooter e dei motori di 50 cc. La foto non rende l’idea: questo è un minidragster di 50 cc con motore monocilindrico bialbero, quattro tempi e quattro valvole. Ma non vi sembra una impressionante quattro cilindri supersportiva?

 

La moda del “basso e lungo” che impazza oggi in Giappone coinvolge anche questo, irriconoscibile, Honda Zoomer 50. Il motore è stato spostato all’indietro in modo da farlo apparire un piccolo dragster.

 

Un Suzuki Burgman 400 con un'impressionante la ruota posteriore. Andrà fortissimo sul dritto, ma in curva…

 

Una special che ricorda la Honda Daytona 750, una delle più belle sportive nate per le competizioni delle derivate di serie degli anni Settanta. La base è quella della Honda CB750 Four.

 

Con piccoli ritocchi estetici e nuove sospensioni è stata trasformata, ma non stravolta una Kawasaki Zephyr 1100, quattro cilindri venduta solo in Giappone.

PERSONAGGI

Nella gallery trovate:

 

Il nostro Max Morri.

 

Una persona che sembra un normalissimo appassionato, ma è un pilota “vero” anche se si è ritirato ufficialmente dalle corse alla fine del 2009. È Shinya Nakano, che lo scorso anno correva con l’Aprilia RSV4 Factory nel mondiale Superbike.

 

Un personaggio intervistato sul palco del Tokyo Motorcyle Show, che è ancora amatissimo in Italia. Noboru Ueda ha gareggiato nel Motomondiale, classe 125. Ha il record di presenze nella ottavo di litro con 160 GP all’attivo. Ne ha vinti 13, ed è vicecampione del mondo della 125 anno 1994 e 1997. Ha appeso il casco al chiodo nel 2002.

 

Nelle foto, potete vedere le miss e altre persone incontrate al Salone di Tokyo.

MOTO GUZZI

La Moto Guzzi V12 LM è un prototipo che la Casa di Mandello ha già presentato al Salone della Moto di Milano di novembre 2009. Rappresenta il modello dell’aquila che interpreta la moto sportiva e per il Costruttore è l’erede della storica Le Mans, da cui la sigla LM. La Casa promette un motore ad altissime prestazioni, ma facile da guidare e all’altezza di tutti i motociclisti. Vanta alcune soluzioni tecniche, che ne impreziosiscono la linea già piuttosto curata.

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