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Nel 2021 la Dakar rimane in Arabia. Tante le novità

Presentata la 43esima edizione del rally più duro al Mondo, che si correrà ad inizio gennaio 2021 in Arabia Saudita. Tante le novità, sia tecniche sia pensate per la sicurezza dei piloti

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Dopo il successo dell’edizione 2020, e anche se in un primo momento causa Covid-19 si pensava diversamente, gli organizzatori della Dakar hanno deciso che anche il prossimo anno il rally più duro del Mondo si correrà in Arabia Saudita. Dopo l’edizione del 2020 e quella in Perù del 2019, quella del prossimo anno sarà la terza volta in cui la Dakar si disputerà in un Paese solo. Il percorso sarà un grande anello, con partenza ed arrivo nella città di Jeddah, dove i piloti saliranno in sella alle loro moto il 3 gennaio, per farci ritorno poi il 15. Sempre a Jeddah, l’1 e il 2 gennaio si terranno le verifiche tecniche, che anticipano il via vero e proprio della gara, che ci sarà, appunto, il 3, con un prologo che deciderà l’ordine di partenza della Tappa 1.

Purtroppo, vista l’impossibilità di recarsi in medio oriente per toccare con mano i percorsi gli organizzatori fanno sapere che le varie tappe non sono ancora state decise nel dettaglio, ma che nel 2021 saranno al 100% nuove e ci saranno solo pochi chilometri in comune con l’edizione di quest’anno. Al momento si sa solamente che verranno attraversate quattro nuove regioni: Al-Jawf (nord), Qassim (centro), e Asser ed Al-Baha (sud ovest) e che ci saranno due prove ad anello, per dare un po' di respiro all'assistenza e ridurre i km di collegamento, e una di quelle durissime tappe Marathon senza assistenza.

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Per quanto riguarda le novità del regolamento moto c’è l’obbligo per i piloti di indossare un gilet airbag e l’introduzione di un segnale acustico che avviserà dei pericoli più insidiosi (un bip sonoro simile a quello emesso dal Sentinel per avvisare di un mezzo in sorpasso). Viene introdotto poi un tetto al numero di pneumatici posteriori utilizzabili (6, uno ogni due giorni) e penalità di 10 minuti per la sostituzione dei pistoni (solo la prima sostituzione non comporta penalità). Inoltre, non ci sarà nessuna possibilità di intervento e manutenzione durante le pause neutralizzate ai rifornimenti (dove la benzina verrà data gratis ai piloti). Infine, il road book a colori verrà distribuito solo poco prima della partenza della gara e verranno introdotti tratti di percorso a velocità limitata.

Piccola curiosità a quattro ruote, nelle categorie auto e camion verrà introdotta la nuova classe “Dakar Classic” riservata alle ai mezzi precedenti l'anno 2000, che affronteranno un percorso parallelo a quello della gara vera e propria. Peccato non vedere questa categoria anche tra le due ruote…

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Dakar 2020: tappa 3

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