Dual Sport! Dual Sport! Così si identificano le moto (in via
d’estinzione),
capaci di andare a Capo Nord su asfalto come di correre al Regionale Enduro.
Abbiamo provato la
Honda XR650R, l'Husqvarna TE610 e la KTM LC4
SXC625.
(Volendo ci sarebbe anche la Suzuki DR-Z400E)
Le tre moto hanno caratteristiche simili.
Teste monoalbero a 4 valvole, carburatore Keihin, raffreddamento ad acqua,
avviamento elettrico, escursioni delle sospensioni intorno ai 300 mm, pesi
reali sui 140 kg a secco, potenze alla ruota sui 46-47 CV, misure pneumatici
da 90/90-21” e 140/80-18” (che permettono la massima scelta di
modelli
sul mercato);
ma sono molto diverse da guidare una
dall’altra.
Honda XR650R A.E.
Quando uscì, gli agonisti la bollarono senza pietà:
troppo grossa,
troppo
pesante. Ma la moto doveva essere così: portava avanti il concetto
XR, quello di moto semplici e robuste, bisognose di poca manutenzione e
adatte ad affrontare qualsiasi terreno.
Tanto è vero che Johnny Campbell, nel 2001, arrivò ottavo alla Dakar con
questa moto dotata di una preparazione alla portata di qualunque privato.
Ma l’avviamento solo a pedale (comunque non ostico) le ha tarpato le ali.
Poi Dall’Ara, lo storico concessionario-distributore bergamasco, l'ha
dotata dell'avviamento elettrico e la musica è cambiata.
Il serbatoio da 10 litri (nonostante la modesta volumetria), ha due rubinetti:
quello di destra permette di sfruttare i 2 litri che, altrimenti, non
riuscirebbero
a passare di là.
Costa 8.900 euro: di gran lunga la più cara.
Husqvarna TE610
Nasce a metà Anni '90, quando l'azienda decide di
affiancare una dual
sport alla corsaiola TE610. Si chiama TE610E e il motore, fatto in
Italia, non ha nulla in comune con quello svedese. Ma purtroppo, il mezzo
non si rivela molto affidabile.
Nel 2003 si decide di ridargli dignità. Alla linea pensa il padre della
Ducati Monster, Miguel Galluzzi e il motore viene rivisto da cima a fondo.
Vengono cambiati pistone, avviamento elettrico (con kick a richiesta),
carburatore (Keihin FCR 41MX), frizione (FCC), accensione (Kokusan).
La ciclistica è OK: forcella rovesciata Marzocchi Shiver da 45 mm,
mono Sachs, freni Brembo pinza piccola, cerchi Excel. Il serbatoio tiene
12 litri.
Il rubinetto non ha la riserva.
La moto paga inoltre
il fatto di derivare dalla versione Motard.
Inoltre la sella è troppo
alta da terra per noi italiani. In più è anche troppo stretta:
una
dual sport non può essere scomoda come un mezzo da gara! Il prezzo è
competitivo,
7.500 euro.
KTM SXC625
Alla fine degli Anni '80 KTM abbandona i motori Rotax per
un 4T tutto
suo, chiamato LC4. Intorno a lui, oltre alle versioni racing
nasceranno
anche le dual sport, le Adventure e le Rally (
vincitrici, fino ad
oggi, di 5 Dakar, aiutate dalla mancanza di avversari).
Ora la ex-moto di Farioli
si è leggermente stradalizzata, con avviamento
elettrico e contralbero antivibrazioni. Peccato solo che il serbatoio
sia rimasto da 9 litri.
Motore monoalbero 4 valvole da 625 cc, raffreddato ad acqua, carburatore
Keihin FCR 41 MX e cambio a 5 rapporti. Ora sta uscendo
la nuova
generazione di LC4 (o SC4, la sigla è ancora avvolta nel mistero),
con telaio a traliccio, ma non sappiamo di una versione SXC. Se ciò accadrà,
sarà non prima di giugno 2007 nella migliore delle ipotesi.
La KTM LC4 SXC625 costa 8.160 euro.