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BMW K 1600 GT: test

Direttamente dal Sudafrica, il nostro Federico Aliverti ci racconta le prime impressioni in sella alla nuova turistica 6 cilindri di BMW. Ecco come va, il test completo su Motociclismo di marzo

Bmw k 1600 gt: test

Nella foto, Federico Aliverti in Sudafrica con la BMW K 1600 GT durante il test

 

Sei cilindri in linea e 1.649 cc, tutto in 555 millimetri di larghezza. La BMW K 1600 GT (e la più accessoriata e turistica GTL) può contare su 160 CV a 7.750 giri/min e su una coppia di 175 Nm a 5.250 giri. Numeri importanti anche sulla bilancia: la GT pesa 319 kg mentre la GTL fa registrare ben 348 kg.

 

Il motore della K 1600 può essere gestito da tre diverse mappature (Road, Rain, Dynamic) che offrono altrettante modalità di guida e un diverso  intervento del sistema di controllo dinamico della trazione. Naturalmente, la frenata è assistita da un ABS in versione semi integrale di serie.

 

COME VA

La K 1600 GT è molto simile alla K 1300 GT nella ciclistica e nell’estetica, ma è il motore a segnare una svolta epocale: si tratta della unità più dolce ed elastica che abbiamo mai provato su una moto. E poi che sound... Sembra di accendere una M3 (clicca per ascoltarlo)! Trovargli un difetto è impossibile, o quasi: non vibra neppure a 8000 giri, promette buoni consumi, la frizione è morbidissima, ma il cambio è migliorabile negli innesti. Della parte ciclistica stupisce la maneggevolezza, anche se la 1300 ne aveva un filo di più, ma è davvero straordinaria, rispetto alla mole della moto, la velocità di discesa in piega, roba che a tratti ti prende quasi in contropiede. Il resto lo fa tutto l'elettronica: sospensioni ESA II, controllo di trazione, ABS e mappe regolabili sono talmente efficienti che è come inserire... il pilota automatico!

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