
La
prima
Enduro 125 viene presentata nel
1971.
Il
motore,
seppur rivisto internamente e nei coperchi dei carter rimarrà invariato
fino alla
seconda metà degli anni Settanta. Il nuovo
modello viene
venduto in due versioni, l’
economica ES dotata di cerchi
in acciaio,
mozzo posteriore non scomponibile e sospensioni standard e la
più
professionale
Sei Giorni che monta mozzi conici, cerchi Akront e sospensioni più
raffinate. Lo
scarico è realizzato dalla
Sito, che nel
1977
ne metterà in commercio uno praticamente identico, destinato come
ricambio
non originale alle KTM.

I
motori Beta non sono mai stati dei mostri di
potenza. In
compenso si sono sempre dimostrati
affidabili (se si escludono i
primissimi alberi motore che potevano rompersi),
maneggevole e adatta
ai neofiti, anche per il
prezzo abbordabile. Era disponibile in
due colorazioni: rosso e blu. A fianco, una foto ufficiale
dell’epoca
che mostra un modello con un diverso archetto posteriore a sostegno del
parafango.
Generose, economiche, robuste. Le caratteristiche
che solitamente troviamo sulle Beta di quegli anni, sono presenti anche
sui
modelli da Regolarità della Casa toscana che, come molte altre
aziende nazionali, raccoglie i migliori risultati all’inizio degli
anni
Settanta nel Cross. Nel
1971 viene presentata la prima moto
da
Regolarità di 125 cc. Poco dopo vede la luce la
GS, un
modello più professionale che si distingue per i mozzi dei
freni
conici,
i
cerchi in lega Akront, l’accensione elettronica e le sospensioni
con maggiore escursione. Alla GS manca però ancora qualcosa, a partire
dal
cambio che è a sole 5 marce.

A
metà del
1974 nuovo miglioramento con
telaio e forcellone,
ora a sezione rettangolare e non più tonda, di nuova concezione. Il
motore,
realizzato sempre in casa, diventa
più trattabile, grazie
all’inedito
cambio a
6 marce. È più potente, con un carburatore da 32
mm al
posto del precedente da 29 ed al
nuovo cilindro dotato di quattro
travasi. Prima dell’avvento della
versione RC, che
conserverà poco
o niente del precedente modello, entra in produzione una
versione “di
transizione”, simile alla precedente (che nel frattempo aveva
guadagnato
i coperchi carter con un disegno più squadrato) ma dotato di
espansione
della Sito, in sostituzione dello scarico a sogliola. Anche in questo
caso due le versioni: l’economica
ES e la professionale
SG
(Sei Giorni - con ammortizzatori a gas, cerchi Akront, comandi Tommaselli).
In pratica questa 125 è l’ultima che “sfrutta” il
basamento motore piccolo,
quello della prima serie per intenderci.
Caratteristiche tecniche
Riferite alla versione del 1977
Motore: monocilindrico due tempi, testa
e cilindro in lega leggera, canna in ghisa, distribuzione a quattro travasi,
alesaggio e corsa 54x54mm, cilindrata 123,6 cc, compressione 13:1.
Potenza max: non dichiarata.
Alimentazione: Dell’Orto PHB32 AS. miscela
al 5%, capacità serbatoio 9 litri.
Accensione: elettronica Dansi.
Frizione: a dischi multipli in bagno d’olio.
Cambio: in blocco sei rapporti, con innesti
frontali.
Telaio: doppia culla continua in tubi d’acciaio.
Sospensioni: anteriore forcella Marzocchi
ø 35 mm; posteriore forcellone oscillante con due ammortizzatori
Marzocchi
a gas.
Freni: a tamburo. Anteriore ø 140 mm; posteriore
ø 136 mm.
Ruote: a raggi con cerchi in lega leggera
Akront. Anteriore ø 21”; posteriore ø 18”
Pneumatici: anteriore 3.00-21; posteriore
3.75-18.
Dimensioni (in mm) e peso:
lunghezza 2.060,
interasse 1.380,
larghezza manubrio 900,
altezza massima 1.140.
Peso a secco 90 kg.
Prezzo: 1.070.000 lire.