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Via libera al telepedaggio unico europeo

Gli obiettivi sono quelli di allineare i sistemi di riscossione dei pedaggi autostradali tra i Paesi dell’Unione europea, snellire la burocrazia e risolvere il problema dei mancati pagamenti
1/7 In Corea: auto in autostrada sì, moto no (anche se il cartello indica certamente i motocicli di piccola cilindrata)
A Strasburgo l'Eurocamera ha approvato, con 536 si, 53 no e 17 astenuti, la direttiva sul telepedaggio unico UE. Queste norme puntano all'allineamento dei sistemi di riscossione dei pedaggi autostradali tra i Paesi dell’Unione europea, allo snellimento della burocrazia e a risolvere il problema dei mancati pagamenti.

Dopo che la nuova direttiva sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale gli stati membri dell'unione europea avranno 30 mesi per applicarla. Durante questo lasso di tempo bisognerà cercare di unificare le diverse tecnologie accreditate oggi disponibili ( tecnologia microonde, satellitare, comunicazioni mobili…), per permettere così a tutti di pagare il pedaggio autostradale in tutta Europa tramite un solo dispositivo.

Questo il commento del relatore del testo, l'eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini, rilasciato all'agenzia ANSA: "Il telepedaggio europeo rappresenta una svolta: taglia la burocrazia semplificando la vita di chi usa le autostrade, fa risparmiare centinaia di milioni di euro a cittadini e imprese, e consente un giro di vite contro i 'furbetti' di altri Paesi Ue che non pagano le tariffe. Grazie al telepedaggio unico Ue, primo e unico dossier del nuovo pacchetto mobilità approvato, minori costi stimati saranno circa 370 milioni di euro l'anno. Basta col populismo dei dilettanti: non è bloccando i cantieri e ostacolando le opere pubbliche che contribuiremo alla crescita di cui l'Europa ha assoluto, ma scommettendo su infrastrutture sempre più efficienti. La direttiva che armonizza il sistema di telepedaggio in Europa rende obbligatoria per gli Stati la convivenza delle diverse tecnologie accreditate disponibili, pena l'impossibilità di imporre il pedaggi. Così facendo è anche possibile recuperare i mancati pagamenti dei viaggiatori e trasportatori provenienti da altri Paesi membri, problema oggi grave e irrisolvibile".
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