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08 November 2016

Burnout e impennate con la nuova Aprilia Dorsoduro 900 (il video)

Aprilia Dorsoduro 900 2017: info, foto, video e scheda tecnica. La nuova motard stradale i Noale di presenta con un bicilindrico di maggior cilindrata (896 cc), omologato Euro 4 (ovviamente aumentano i CV), una nuova gestione elettronica e una ciclistica rivista

LORENZO SAVADORI SI DIVERTE IN SELLA

nuova motardona

Per Aprilia, la Dorsoduro rappresenta l’unione tra il mondo delle moto sportive e quello del supermotard, è una moto che porta con sé il carico di 54 titoli mondiali complessivi, di cui 7 nel campionato mondiale Supermoto. Ora, a Eicma 2016, la Casa di Noale presenta la nuova Dorsoduro 900 (qui le foto), che mantiene le linee e alcuna scelte tecniche del modello precedente, come il telaio misto traliccio in acciaio/piastre in alluminio, ma è equipaggiata con un nuova versione del V2 di 90°, con cubatura di 896 cc, in grado di erogare una potenza massima di 95,2 CV con un picco di coppia di 90 Nm. Sulla nuova Dorsoduro 900 troviamo poi una nuova forcella e una nuova centralina elettronica, con un aggiornato acceleratore full Ride-by-wire multimappa, traction control e l’ABS.

RINNOVATO IL V2

Prendendo come base il motore bicilindrico a V di 90° di 750 cc, Aprilia ha sviluppato una nuova unità di 896 cc. Il V2 è stato perciò rivisto in numerosi dettagli: la nuova cilindrata è ottenuta aumentando la corsa da 56,4 mm a 67,4 mm e lasciando invariato l’alesaggio (92 mm). In questo modo la potenza massima arriva a toccare i 95,2 CV a 8.750 giri/min, e la coppia massima passa dagli 82 Nm a 4.500 giri/min del V2 di 750 cc ai 90 Nm a 6.500 giri/min del nuovo V2. Da notare che, malgrado il picco massimo di coppia del nuovo V2 di 900 cc sia raggiunto a un regime di rotazione maggiore, in realtà la curva di coppia sia dichiarata più piatta e sempre superiore al precedente 750 cc. Inoltre il propulsore beneficia ora di un nuovo circuito di lubrificazione studiato per limitare le perdite di potenza da sbattimento e il consumo di lubrificante. L’impianto di scarico, dotato di doppia sonda Lambda, contribuisce a far rientrare il propulsore all’interno dei limiti stabiliti dalla normativa antinquinamento Euro 4. Aprilia Dorsoduro 900 è disponibile anche in versione depotenziata a 35 kW, per i motociclisti con la patente A2.

NUOVA GESTIONE ELETTRONICA

La gestione elettronica del motore è affidata ora alla nuova centralina Marelli 7SM, che dialoga con il nuovo sistema di acceleratore elettronico full Ride-by-wire, più leggero di 550 grammi rispetto al precedente Ride-by-wire che equipaggiava Dorsoduro 750. La gestione elettronica offre inoltre la possibilità di modificare la mappatura del motore: la modalità Sport offre una risposta al gas immediata e più aggressiva; quella Touring offre una risposta più morbida, mentre la mappatura Rain è ideale in caso di fondo stradale a scarsa aderenza. Dorsoduro 900 introduce un nuovo controllo di trazione di Aprilia, regolabile nell’intervento su tre livelli ed escludibile, che interviene sull’accensione e sulle farfalle dell’iniezione. L’Aprilia Traction Control è abbinato ad un sistema ABS a due canali Continental escludibile.
Troviamo poi una nuova strumentazione digitale TFT a colori, con schermo da 4,3 pollici in grado di adattare sfondo e colore dei caratteri a seconda delle condizioni di luce rilevate dal sensore crepuscolare. Tra gli optional è presente anche il kit di installazione della AMP, la piattaforma multimediale di Aprilia che collega lo smartphone al veicolo.

CICLISTICA RIVISTA

La parte superiore del telaio è a traliccio stretto di tubi in acciaio (ora verniciato in rosso, come il telaietto reggisella) e associata a piastre in alluminio laterali attraverso bulloni ad alta resistenza. Come sul modello precedente l'ammortizzatore posteriore, un’unità regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione, trova posto in posizione laterale inclinata. Tale soluzione rende disponibile spazio per i collettori di scarico senza incidere sulla lunghezza della moto e senza andare a stressare termicamente l’ammortizzatore. Il forcellone  è in alluminio.
Debutta sulla Dorsoduro 900 una nuova forcella Kayaba (abbinata a piastre di sterzo in alluminio forgiato) più leggera di 450 grammi, regolabile nell’idraulica in estensione e nel precarico molla. Troviamo poi una nuova coppia di cerchi a tre razze sdoppiate, oltre 2 kg più leggeri, sui quali sono montati pneumatici nelle misure 120/70 ZR 17 ant. e 180/55 ZR 17 post.
L’impianto frenante conta all’avantreno pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini e una coppia di dischi flottanti in acciaio da 320 mm. Il disco posteriore da 240 mm è azionato da una pinza a singolo pistoncino. Sia l’impianto anteriore, sia quello posteriore, utilizzano tubazioni in treccia metallica di derivazione aeronautica.

DESIGN FEDELE AL MODELLO PRECEDENTE

La nuova Dorsoduro 900 rispecchia nel design il modello precedente, con le sovrastrutture ridotte al minimo. Sono invece gli elementi tecnici a giocare un ruolo fondamentale, diventando essi stessi parte fondamentale del design. Ad esempio i paramani e il portanumero, che sottolineano la vicinanza con il mondo delle competizioni. Per agevolare gli spostamenti del pilota durante la guida, i tecnici Aprilia hanno progettato una sella lunga e piatta, di estrazione sportiva. Come sul modello precedente, il codino è uno degli aspetti estetici più rappresentativi: snello e filante, accoglie anche i due terminali di scarico.

LINEA di ACCESSORI ORIGINALI APRILIA

Anche per Dorsoduro 900 è disponibile una ampia gamma di accessori dedicati allo sport e al turismo. Tra i primi troviamo parti in carbonio, componenti in alluminio ricavati dal pieno, come cover serbatoio olio freno e frizione, leve freno e frizione, specchi e i tamponi paratelaio e forcella. Tra quelli dedicati al turismo la sella comfort, le borse laterali e la borsa da sella. 

La nuova Aprilia Dorsoduro 900 sarà disponibile a partire da maggio 2017; il suo prezzo non è ancora stato reso noto. 

SCHEDA TECNICA APRILIA DORSODURO 900

Tipo motore Aprilia V90 Bicilindrico a V longitudinale di 90°, 4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero in testa comandato da sistema misto ingranaggi/catena, quattro valvole per cilindro, Sistema Ride-by-wire
Carburante Benzina Senza Piombo
Alesaggio e corsa 92 x 67,4 mm
Cilindrata totale 896,1 cc
Rapp. di compressione 11 : 1
Potenza max all'albero 95,2 CV a 8.750 giri/min
Coppia max all'albero 90.0 Nm a 6.500 giri/min
Alimentazione Sistema integrato di gestione del motore. Iniezione con gestione dell’apertura farfalle Ride-by-wire 3 maps (Sport, Touring, Rain)
Accensione Elettronica digitale, integrata con l'iniezione
Avviamento Elettrico
Scarico Sistema 2 in 1 realizzato interamente in acciaio inox con catalizzatore a tre vie e doppia sonda Lambda
Generatore 450 W a 6.000 giri
Lubrificazione A carter umido
Cambio a 6 rapporti, rapporto di trasmissione:
1° 14/36 (2,57) 2° 17/32 (1,88) 3° 20/30 (1,5) 4° 22/28 (1,27) 5° 23/26 (1,13) 6° 24/25 (1,04)
Frizione Dischi multipli in bagno d’olio con comando idraulico
Trasmissione primaria Ad ingranaggi a denti diritti, rapporto di trasmissione: 38/71 (1,87)
Trasmissione secondaria A catena
Telaio Scomponibile traliccio in acciaio collegato con bulloni ad alta resistenza a piastre laterali in alluminio. Telaietto posteriore smontabile
Sospensione anteriore Forcella upside-down, steli Æ 41 mm. Regolabile nel freno idraulico in estensione e precarico molla. Escursione ruota 160 mm.
Sospensione posteriore Forcellone in lega di alluminio
Ammortizzatore idraulico regolabile in estensione e precarico molla
Escursione ruota 160 mm.
Freni Ant.: Doppio disco flottante in acciaio inox Æ 320 mm. Pinze radiali a quattro pistoncini.
Tubo freno in treccia metallica
  Post.: Disco in acciaio inox Æ 240 mm. Pinza a singolo pistoncino. Tubo freno in treccia metallica.
Sistema ABS Continental a due canali
Cerchi In lega d’alluminio
Ant.: 3,50 X 17" Post.: 6,00 X 17"
Pneumatici Radiali tubeless;
ant.: 120/70 ZR 17
post.: 180/55 ZR 17
Serbatoio 12 lt (autonomia > 200 km)
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