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Parte il Long Test della Suzuki V-Strom 1000 XT

Prova di durata e affidabilità con la Suzuki V-Strom 1000 XT: dopo i Long Test con Tracer 900, Africa Twin e R 1200 RT tocca alla enduro stradale di Hamamatsu. Mentre Alfredo Rota punta ai 50.000 km, ecco le modalità della prova, i partner e le prime foto
1/28 Motociclismo Long Test: Suzuki V-Strom 1000 XT.

Iwata, Tokyo, Monaco: ora tocca a Hamamatsu

Iniziata con la Yamaha Tracer 900 e proseguita con la Honda Africa Twin, la serie dei nostri Long Test di 50.000 km ha visto poi come protagonista la BMW R 1200 RT. Ma il nostro “culo di pietra”, Alfredo Rota (oro e bronzo olimpico nella spada rispettivamente a Sidney 2000 e Pechino) si sta superando e, senza tregua, ha gia iniziato il Long Test n° 4, quello con la Suzuki V-Strom 1000 XT.
In realtà, questa moto la conoscete bene anche voi, è quella che ha anche partecipato alla 20.000 Pieghe 2017 e a un bel viaggio in una Liguria un po’ insolita. Ma ora è Rota che la sta “spremendo” per bene su tutti i tragitti, dalla città alla montagna, dall’autostrada al… supermercato (vedi gallery).
Suzuki V-Strom 1000 XT

Il protocollo delle prove

Ma il Long Test non è fatto solo dai km di Alfredo. Come abbiamo spiegato in occasione di ogni prova di durata è importante la verifica che periodicamente facciamo delle prestazioni e dello stato generale della moto. I passaggi "obbligati" del Long Test sono prassi ben consolidata e prevedono i tagliandi ufficiali della Casa (per questa Suzuki ogni 12.000 km) più degli step intermedi (a 6.000 km) dove la V-Strom passa per il nostro centro prove.
Alfredo Rota (oro Olimpico di spada a Sydney 2000) è come sempre il nostro Long Tester. Qui è al lago di Livigno con la Suzuki V-Strom 1000 XT

Verifiche al centro prove

Il centro prove di Motociclismo rileverà le prestazioni della V-Strom ogni 6.000 km
La V-Strom verrà provata al banco dinamometrico, prima e dopo i tagliandi principali e secondari, per verificare se la potenza del motore sarà in calo o in aumento. Contestualmente, i nostri tecnici controlleranno l'usura degli pneumatici (il test inizia con le Michelin Pilot Road 4 Trail), quella di pastiglie e dischi freno, il consumo di carburante (monitoreremo come varierà l'autonomia secondo i percorsi e i mutamenti di temperatura e condizioni d'uso) e lubrificante (che verrà analizzato come sempre dal laboratorio specializzato Mecoil), il livello del liquido di raffreddamento, la tensione della catena di trasmissione.

Finiture e varie

Durante la prova si controlla la funzionalità delle valigie, la loro tenuta all'acqua, la stabilità nel tempo...
Valuteremo poi la precisione degli accoppiamenti delle plastiche, la qualità della vernice, la resistenza all'ossidazione di bulloneria e scarico. Le borse fanno parte degli accessori originali e hanno una capienza di 21 litri la sinistra e di 18 la destra (prezzo 912,41 euro). Abbiamo aggiunto il top case posteriore (549,83 euro) da 35 litri. Ne valuteremo la tenuta all'acqua e il rigore del montaggio.

Michelin per tutti gli usi

La prova inizia con gomme Michelin Pilot Road 4 Trail
Anche per questa "maratona", Michelin è nostro partner nella scelta degli pneumatici. Abbiamo iniziato il test con il Pilot Road 4 Trail, particolarmente adatto all'asfalto poiché riprende nel profilo e nel disegno del battistrada il Pilot Road 4 GT, la gomma che abbiamo utilizzato nel Long Test della BMW R 1200 RT. La forma arrotondata del battistrada ben si sposa con la ricerca del miglior angolo di inclinazione, mentre il disegno a lamelle sul pneumatico anteriore, e gli abbondanti canali di scarico dell'acqua, che ritroviamo in quello posteriore, migliorano il feeling sul bagnato oltre a ridurre gli spazi di frenata.

Arai QV-PRO: ecco la doppia visiera

L’Arai QV-PRO, casco scelto anche per il quarto LongTest, deriva dallo sportivo RX-7V, il top di gamma del Costruttore giapponese. La calotta esterna in materiale composito è la medesima, ma presenta differenti canalizzazioni dell'aria e condotti. Tra le dotazioni, la visiera VAS (Variable Axis System, con un’area più resistente e liscia nella zona delle tempie) e visiera parasole PSS (Pro Shade System), posizionata all'esterno del casco.
La Suzuki V-Strom 1000 XT del Long Test a Lecco (foto di Alfredo Rota)

Alpinestars Viper + Tech-Air: airbag sempre

Per la massima protezione continuiamo ad utilizzare l'airbag di Alpinestars. Abbiamo abbinato il gilet Tech-Air alla giacca Viper (nella foto) studiata per i climi caldi. La struttura esterna in tessuto rinforzato in PU è studiata per ospitare una massa dal volume più ampio in caso di attivazione dell’airbag. Il gilet Tech-Air è dotato di sensori integrati nella cerniera superiore: l’airbag così si “arma” automaticamente alla chiusura. La logica del sistema di azionamento rileva l'impatto o la caduta tra i 30 e i 60 millisecondi e attiva l'airbag, che si gonfia completamente in circa 25 millisecondi.

Sempre connessi, con Cellularline

Cellularline Interphone Tour
Sul casco del nostro Rota è montato l'Interphone Tour di CellularLine. Si distingue per l’elevata autonomia (23 ore di conversazione, il doppio della concorrenza), l’ottima qualità audio e la facilità d'uso. Può comunicare con un massimo di 4 utenti che viaggiano con voi ed è molto efficace nel collegarsi rapidamente ai dispositivi Bluetooth, come i cellulari o il navigatore. Presente una radio FM con RDS e la possibilità di memorizzare 8 stazioni o in automatico quelle dal segnale più "forte".
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