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Comparativa cruiser in Puglia: anche le cruiser derapano!

Con Honda F6C, Suzuki Intruder, Victory Judge, Guzzi California 1400 (ma di fatto un po’ con tutte le moto della prova) in uscita di curva basta dare gas ed ecco i virgoloni neri (c'è il video)! Non proprio una guida da cruiser, ma si può fare. La classifica è quasi pronta, intanto oggi c’è il Gargano

Comparativa cruiser in puglia: anche le cruiser derapano!

Puglia, Day 4: Daunia, una regione i cui rilevi rappresentano l’estrema propaggine sud-orientale degli Appennini. Sulle creste filari di pale eoliche senza soluzione di continuità (qui la gallery), sui fianchi e nelle vallate strade zeppe di curve e tornanti. E su questo asfalto, a tratti non proprio perfetto, si sono riaccesi i pruriti sportivi dei nostri tester. Soprattutto si è risvegliato l’indomito spirito pistaiolo del nostro co-direttore Federico Aliverti, che ha firmato diverse curve con lunghe virgole nere…

 

 

La maxicruiser preferita per questi funambolici drift è stata la Honda F6C, forte del suo incredibile sei cilindri boxer, potente e dall’erogazione quasi elettrica, progressiva, elasticissima e capace di allunghi sconosciuti alle altre. Anche la Suzuki, nelle mani di Federico, ha lasciato un po’ di pneumatico sull’asfalto. Ma al di là delle esibizioni di forza, la Suzuki Intruder 1800 ha mostrato, su queste strade, il limite di una maneggevolezza solo discreta, inficiata in gran parte da una gomma posteriore extralarge e da un interasse da TIR. Qualche derapata, il nostro stuntman di redazione, l’ha fatta anche con l’aggressiva Victory Judge, che convince per la posizione in sella molto attiva e per il motore grintoso. L’americana però, tra le curve odierne ha messo in evidenza anche un impianto frenante anteriore un po’ debole -rapportato alle prestazioni- e una certa rigidità -di sospensioni e di sella- che sui fondi sconnessi si fa sentire non poco. Zero comfort, qualche traverso e grinta da vendere anche per la rivelazione di questa prova, la Headbanger Hollister, che ha convinto per il motore, bello pieno e vigoroso (ah, l’imperfezione della carburazione di ieri è stata risolta chiudendo di ¼ di giro la vite dell’aria…), una buona maneggevolezza e la frenata potente. Un limite in curva è la scarsa luce a terra, soprattutto a sinistra, dove il cavalletto gratta e si impunta, rischiando di sollevare le ruote da terra.

 

AMATA ELETTRONICA

Perdite di aderenza controllate invece con la frizzante Moto Guzzi California 1400 Custom, che tiene a bada la scalpitante cavalleria con un efficiente controllo di trazione (impostabile su tre livelli) e con tre mappe (Pioggia, Turismo e Veloce) per adattare l’erogazione ad ogni condizione di guida. Pronta ai richiami del gas, maneggevole tra le curve e ottimamente frenata (l’ABS di serie funziona bene), la California Custom è stata spesso contesa tra i tester, in questa giornata.

L’Harley-Davidson , nel misto, si è riscattata, sfoggiando una elevata maneggevolezza e un motore pieno e fluido. Anche la frenata è buona, anche se l’ABS ha intervalli d’intervento un po’ lunghi.

 

PROMOSSE DALLE CURVE

Le tre cruiser pure – Indian, Kawasaki e Victory- che sulla carta non sono fatte per strade tortuose, hanno invece stupito, tutte sostenute da ciclistiche efficaci e da una guida gustosa. La Chief culla il pilota, danzando gentile ed elegante tra le curve come una ballerina di tango. La Kawasaki impressiona per facilità ed equilibrio, e sembra persino più piccola di una maxicruiser, nel misto; tra le tre, è quella che gratta per prima le pedane. La Thunderbird Commander dal canto suo, oltre che per il già citato comfort, svetta per un motore ricco di coppia e con una schiena generosa sin dai bassi regimi.

 

GARGANO: ARRIVIAMO!

Nel giorno 5 cercheremo refrigerio nella Foresta Umbra, prima di percorrere le strade dello “sperone”, sulle coste del Gargano, da Peschici a Manfredonia (qui l’itinerario completo). Intanto, la classifica si è quasi del tutto delineata…

 

PER APPROFONDIRE

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