Statistiche web

Comparativa cruiser: ecco come abbiamo scelto le 9 protagoniste

A metà del tour della Puglia, cominciamo a tirare alcune somme e i giudizi di tester e lettori sulle moto in prova si stanno meglio delineando. Spieghiamo il criterio con cui abbiamo selezionato le moto, chiarendo il perché di certe esclusioni

Comparativa cruiser: ecco come abbiamo scelto le 9 protagoniste

Nella terza giornata della nostra prova comparativa dei modelli custom-cruiser, il percorso, dopo una breve sosta a Taranto, si è dipanato nelle assolate campagne della regione delle Murge, in direzione nord. Quindi, dopo un inizio di giornata nel traffico, abbiamo viaggiato spediti su scorrevoli strade extraurbane e persino su veloci superstrade. I giudizi positivi relativi ad alcuni modelli nati sulla tortuosa litoranea salentina (cliccate qui)  si sono, se non ribaltati, quantomeno modificati. La Headbanger, ad esempio, tanto amata da alcuni dei partecipanti per il suo carattere viscerale, ha sofferto un po’ negli stop&go urbani così come negli spari oltre i 100 km/h. Un po’ anche per via di una carburazione da correggere: la moto bresciana infatti è l’unica del gruppo alimentata a carburatore e non a iniezione. Mezzo giro alla vite dell’aria dovrebbe aver aggiustato tutto, ma aspettiamo i prossimi km per dirvelo con certezza. Quello che risulta ovvio è che, tra tutte, la Hollister è senza dubbio una outsider. Emoziona, scalda il cuore quanto l’interno coscia, fa vibrare le corde dell’anima (e pure tutto il resto del corpo), ma pensare di fare tutto il periplo della Puglia in sella ad una moto così scomoda e con così poca autonomia…

 

CHI NON C’È E PERCHÉ

Ci sembra giusto, a questo punto, spiegare a chi ci domanda come siano state selezionate le protagoniste della nostra prova, le motivazioni della nostra scelta. Senza entrare in dissertazioni meramente filosofiche sulle infinite categorie del mondo custom/cruiser (che comprende bobber, chopper, bagger, tourer, digger…) abbiamo esteso l’invito a partecipare a questa comparativa a tutte le Case che avessero una custom maxi (tra i 1.400 e i 2.000 cc), senza borse né parabrezza, buone per una gita lungomare come quella che stiamo compiendo noi, evitando le autostrade (dove, senza un riparo aerodinamico, è faticoso mantenere medie di 130 km/h). Ovviamente è impossibile avere, in un panorama vasto come quello delle custom/cruiser, un gruppo di nove moto perfettamente vicine per stile, prestazioni e prezzo. Ma abbiamo cercato di ridurre il più possibile la forbice per avere moto assimilabili nella medesima categoria. Quindi, tanto per cominciare, fuori dai giochi le muscle-bike come Ducati Diavel, Triumph Roket III e Yamaha VMax, di cui tra l’altro abbiamo già parlato altre volte e che fanno categoria a sé.

 

LE PRESCELTE

Harley-Davidson, che ha in listino oltre 30 modelli tutti custom/cruiser, ne avrebbe almeno 5 con caratteristiche tali da renderli adatti alla nostra prova: Fat Boy (un’icona), Fat Bob (più sportiva), Softail Slim (classica), Breakout (dragster) e -appunto- Low Rider, la novità più fresca. Con le altre è stato più facile: Honda, pur in maniera personale, con un motore che è quello della regina delle maxi-tourer, interpreta al meglio la categoria cruiser con la F6C. Indian, con tre modelli sviluppati su una medesima base di motore e ciclistica, sfoggia la elegante Chief Classic. Kawasaki ha nella sigla VN una tradizione ormai consolidata e si presenta con la sua cilindrata maggiore, 1.700 cc. Moto Guzzi, tra la Touring e la Custom, mette in campo la meno vistosa delle California, pur agghindata -per la nostra prova- con un piccolo screen, silenziatori satinati Lafranconi e dettagli in alluminio ricavati dal pieno, tutti componenti che hanno valenza meramente estetica. Suzuki veste il suo bicilindrico più grosso con un abito da bruciasemafori. Triumph -tralasciata la Rocket II per i motivi spiegati in precedenza- scende in campo con la più recente versione della serie Thunderbird. E Victory con una novità così attesa, la Judge, da avere il privilegio di provare la prima in Italia. E Headbanger? La rinnovata Hollister, con il bel motore S&S 1.450 cc che sostituisce il precedente, scorbutico RevTech, non sarà la moto migliore per fare lunghi viaggi, è vero, ma continua a piacere ai tester della nostra comparativa. Chissà come se la caverà tra le tortuose strade della Daunia…

 

PER APPROFONDIRE

© RIPRODUZIONE RISERVATA