La New Jack offre una nuova chance alla Katana, interpretandola come quello che sarebbe potuta essere; e che potrebbe diventare in futuro, qualora la Suzuki decidesse di procedere ad un’operazione revival come hanno fatto altre Case, dalle giapponesi alle europee (bisogna forse stare qui a ricordare le varie Ducati Scrambler, Triumph Bonneville e Yamaha XJR1300?). Prima di scoprire le caratteristiche della special americana, guardate le foto e il video, davvero evocativo, anche perché vede la special girare su una pista teatro delle mitiche gare superbike degli anni Ottanta, con tanto di immagini d’epoca.
LO SPIRITO È RIMASTO, MA MIGLIORATO
Costruita all’interno del quartier generale Icon a Portland (USA), la New Jack è aggiornata con componenti contemporanei per renderla attuale. Una bella mandria di CV (e coppia!) è fornita dal motore 1200 di una Suzuki Bandit, trapiantato senza rigetto e con tanto di scarico artigianale e una bella batteria di 4 carburatori Mikuni con cornetti liberi. Il telaio è stato irrobustito per accogliere il massiccio quattro cilindri in linea. La ciclistica vede anche l’adozione di un moderno forcellone in alluminio con capriata di rinforzo e due ammortizzatori Nitron NTR Race Pro, nascosti come se fossero un mono e provvisti di leveraggi; davanti una forcella a steli rovesciati completamente regolabile fa diventare immediatamente più muscoloso l’avantreno. I comandi sono dei grintosi Driven racing. Cerchi da 17” e pneumatici moderni (Conti RaceAttack in mescola) sostituiscono le esili ruote di serie (l’anteriore era da 19”…). E, ovviamente, dischi freno EBC di grande diametro e profilo a margherita, abbinati a pinze a quattro pistoncini Nissin e tubazioni Goodridge, garantiscono spazi d’arresto finalmente adeguati alle prestazioni della moto. Infine il lavoro sul look, con dettagli quali le luci a led (ma al posto del faro principale c’è un radiatore), gli evocativi numeri di gara (82, come l’anno della prima presentazione della moto), i tappi del carburante in stile endurance, la linea minimalista ma fedele al look di un tempo, il codino ridotto all’osso con la sella a “cannelloni”… Insomma: ci piace!