Pronte a lasciare la redazione di Motociclismo ci sono una GS e una Multi pressoché full optional. Quello che vale la pena anticipare qui è che hanno una dotazione e un prezzo vicini ma non sovrapponibili, con punti di forza e lacune per ciascuna. Dispongono entrambe di avviamento keyless, varie mappature di erogazione, controllo di trazione e dell’impennata, cambio elettronico bidirezionale, ABS regolabile, cruise control adattivo, blind spot detection, aiuto per le partenze in salita, prese di corrente a 12 V e USB, sospensioni semiattive, sensori di pressione delle gomme, fanaleria full LED con faro anteriore cornering, faretti supplementari a LED, parabrezza regolabile, paramani, manopole riscaldabili, vano portaoggetti, selle riscaldabili, portapacchi, supporti per valigie e cavalletto centrale. La tedesca somma a tutto questo la segnalazione delle frenate d’emergenza attraverso il lampeggio degli stop, la chiamata automatica o manuale in caso di incidente, la regolazione elettrica dell’altezza del parabrezza, il supporto nelle frenate d’emergenza su base radar, la chiusura centralizzata delle serrature quando sono presenti valigie e bauletto e la regolazione automatica dell’altezza della moto – sulla Multi esiste ma è on demand.
Mentre dotazioni esclusive dell’italiana sono i blocchetti al manubrio retroilluminati, la navigazione cartografica sulla strumentazione (sulla GS è turn by turn) e la sella regolabile in altezza su due posizioni. Il modello Grand Tour, in prova, ha di serie anche le borse laterali. Noi non le abbiamo utilizzate perché il confronto fosse a parità di condizione, dal momento che le valigie influiscono negativamente sulla resa dinamica e sui consumi. A livello meccanico, i punti di contatto tra le due sono rappresentati dai cerchi di misura 19” l’anteriore e 17” il posteriore, dalla misura delle gomme (120/70 – 170/60) e dall’utilizzo dei propulsori come elementi portanti della ciclistica. Per il resto, sono piuttosto differenti. La GS ha un motore bicilindrico boxer di 1.300 cc che eroga all’albero 153,0 CV e – udite udite – 156,7 Nm (dati rilevati). Tra le peculiarità di questo propulsore vanno segnalate la fasatura e l’alzata variabile delle valvole lato aspirazione e la trasmissione finale ad albero. Le sospensioni sono una nuova versione dei classici sistemi BMW, Telelever davanti e Paralever dietro, e garantiscono 190 mm di corsa per la ruota anteriore e 200 mm per quella posteriore. Con questo allestimento super completo, ha un peso (rilevato a vuoto) di 247,9 kg. La Multistrada ha un motore V4 di 1.158 cc capace all’albero di 169,5 (!) CV e 126,2 Nm. Interessanti nel suo caso la sequenza delle combustioni vicine due a due e la soluzione dell’albero motore controrotante che migliora la maneggevolezza e riduce il beccheggio in accelerazione e decelerazione. Le sospensioni sono classiche e permettono 170 mm di corsa per la ruota anteriore e 180 mm per quella posteriore. Il suo peso rilevato a vuoto, così allestita (e senza valigie) è di 239,4 kg.