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di Marco Marini
21 October 2023

Prova BMW R 1300 GS 2024: come va, pregi e difetti

Abbiamo provato in anteprima la nuova BMW R 1300 GS. Design inedito, così come Il bicilindrico boxer, più compatto e potente rispetto al precedente. Rivista anche la ciclistica, con l’obiettivo di renderla più agile e precisa. Ecco le nostre prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della BMW R 1300 GS 2024

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BMW ha svelato nelle scorse settimane a Berlino la nuova R 1300 GS 2024, che cambia radicalmente rispetto al passato: 12 kg in meno, 9 CV in più e tecnologie mai viste per sicurezza e sospensioni. Come detto la moto è ora più leggera di 12 kg, siamo quindi a quota 237 kg in o.d.m., ma anche ben più compatta. Già a colpo d’occhio si notano forme del tutto diverse, con un frontale rivisto caratterizzato dal gruppo ottico anteriore a LED compatto con firma a “X” e becco ridotto e la parte posteriore decisamente più sfuggente e pulita grazie al nuovo telaietto in alluminio pressofuso, al posto del caratteristico traliccio in tubi d’acciaio. Ora c’è una struttura modernissima, sfruttata come portavaligie, supporto per il topcase, portapacchi, sensori radar e varie configurazioni di selle. Anche il sistema di scarico in acciaio inox è più compatto, soprattutto il terminale, e una nuova evidente figura spetta al boxer, anch’esso completamente riprogettato. La R 1300 GS è quindi più sportiva, cattiva e, almeno nel modello base, meno protettiva; tuttavia oltre alle quattro versioni di questo primo passo epocale (arriverà poi l’Adventure) non manca di certo una ricchissima serie di accessori, per renderla più aggressiva ancora o grande viaggiatrice.

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La nuova R 1300 GS è offerta infatti in quattro varianti: base, Triple Black, GS Trophy e Option 719 Tramuntana. La versione base, bianca, è la più essenziale, caratterizzata da un plexi e da un portapacchi di dimensioni minime; la Triple Black è quella più grintosa, tutta nera con alcuni accessori, tra cui un plexi alto regolabile elettricamente; la Trophy è predisposta al fuoristrada, con sella più alta (a 870 mm) e ruote a raggi; la GS Option 719 Tramuntana è l’esclusiva, con livrea verde metallizzata, ruote a raggi e una nutrita serie di componenti speciali.

In estrema sintesi, il boxer è stato completamente rifatto. Frutto di un progetto orientato a renderlo più compatto, è più leggero e ha più coppia. La nuova cilindrata, 1.300 cc precisi, è stata ottenuta portando l’alesaggio a 106,5 mm e accorciando la corsa a 73 mm; la potenza massima dichiarata è di 145 CV a 7.750 giri/min e la coppia di 149 Nm a 6.500 giri/min. Le soluzioni impiegate restano le stesse del boxer precedente, quindi ritroviamo il raffreddamento misto aria/liquido, il doppio albero a camme in testa con il sistema BMW ShiftCam, con fasatura e corsa variabile delle valvole di aspirazione. Cambiano tutti i profili delle camme, quindi anche la fasatura dello scarico, e crescono le valvole: quelle di aspirazione passano da 40 mm a 44 mm e quelle di scarico da 34 mm a 35,6 mm. Il rapporto di compressione passa da 12,5:1 a 13,3:1 e tutto, come di regola, è controllato dal sensore antidetonazione. Un nuovo dettaglio: i cilindri hanno la catena di distribuzione disposta in modo diverso, sul lato destro è davanti al cilindro, mentre sul sinistro è dietro.

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BMW R 1300 GS 2024

Un’ulteriore importante novità è il cambio, ora posizionato sotto al motore, soluzione che permette di ridurre le dimensioni del carter e il peso di 3,9 kg su questa parte e di 6,5 kg sull’intero propulsore. Inoltre il baricentro è più basso, a favore della guida. Non cambia il tipo di frizione, a bagno d’olio con dieci dischi e sistema antisaltellamento; in uscita c’è uno smorzatore di vibrazioni. Per migliorare la precisione degli innesti e fornire un feeling più diretto, il cambio ha un sensore che comunica con lo Shift Assistant Pro (opzionale).

Cambia anche la finale: l’albero ha giunti cardanici di maggiori dimensioni, un angolo di deflessione ridotto e termina con un nuovo mozzo che facilita lo smontaggio e il montaggio della ruota.

I riding mode di serie passano da tre a quattro: agli Eco, Rain e Road si aggiunge ora l’Enduro. L’opzione Riding Modes Pro (a richiesta) comprende, tra le altre cose, tre ulteriori modalità di guida: Dynamic, Dynamic Pro, Enduro Pro. Le versioni “Pro” permettono l’adattamento personale dei controlli. Come di regola la Eco riduce al massimo il consumo, sfruttando per questo il BMW ShiftCam; ha una risposta all’acceleratore più dolce e la coppia è limitata. Se è necessario avere maggior spunto, occorre passare a un’altra modalità, azione facilitata dall’immediata risposta del pulsante Mode posto a portata di pollice vicino all’acceleratore. Tale pulsante è programmabile: tramite il menù di configurazione è possibile associare da 2 a 4 mode, in modo da averli subito a portata di mano. Per esempio si possono associare la Dynamic e la Dynamic Pro per la strada e la Enduro e la Enduro Pro per il fuoristrada. Oppure, per rendere le cose più semplici, registrare solo due modalità, per esempio Strada ed Eco.

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BMW R 1300 GS 2024 nella versione Option 719 Tramuntana 

Resta il Telelever

La struttura centrale del nuovo telaio è d’acciaio, con maggior rigidità, e come anticipato cambia completamente il telaietto, ora in alluminio pressofuso: ha un peso ridotto e ha permesso di disegnare la parte posteriore più corta e snella, oltre a offrire un collegamento con la parte centrale più rigido, a vantaggio della precisione della guida.

Cambiano anche le sospensioni, riviste in funzione del nuovo motore più compatto; si abbassa il baricentro e si concentrano le masse. I sistemi restano quelli noti, Telelever compreso. Certo, è cambiato - e molto - tanto da essere denominato Telelever EVO: ha un sistema elastico che disaccoppia il manubrio dalla piastra superiore della forcella con l’obiettivo di migliorare il comfort: è collegato a una piastra in acciaio separata (elemento flessibile), che trasmette le sole forze dello sterzo a vantaggio quindi della precisione della guida. In più nel giunto sferico sul telaio c’è un ulteriore cuscinetto a rulli per garantire una maggior precisione di sterzata. Un ulteriore consolidamento dell’anteriore è dovuto dal perno ruota maggiorato di 5 mm. Modifiche anche al posteriore: l’Evo Paralever, tutto nuovo, presenta un collegamento più rigido con la sospensione. L’escursione è di 190 mm all’anteriore e 200 al posteriore. Optional c’è un assetto sportivo, indicato soprattutto per l’uso off-road, con escursioni maggiorate di 20 mm davanti e dietro.

Per tutte le caratteristiche tecniche vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione, ora è arrivato il momento di raccontarvi come va la moto! L'abbiamo provata su strada e in fuoristrada: nella pagina seguente trovatele nostre impressioni di guida.

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BMW R 1300 GS 2024 nella versione GS Trophy 

Prima impressione: piccola, compatta, bassa. Si tocca bene terra, più di quello che dicono gli 850 mm di altezza sella, perché è stretta tra le gambe. Ergonomia valida che si ritrova anche guidando, sia su strada sia in piedi fuoristrada. Manubrio largo e piuttosto distante dalla sella, pedane giustamente distanziate dal piano seduta nella loro posizione più bassa (si possono regolare su due posizioni) e plastiche strette e ben sagomate nella zona di contatto con le ginocchia: tutto è molto ben studiato. Il motore ha un carattere diverso rispetto a quello del 1250 che ben conosciamo, complice il rapporto alesaggio/corsa più superquadro, scelto per avere più prestazioni generali. Ora il boxer sprigiona una schiena impressionante ai medi e soprattutto un allungo poderoso. I sui 145 CV dichiarati ci sono tutti e vengono espressi con una sportività mai vista su un boxer. Diciamola così: è la prima volta che bisogna dare del lei a una GS se si vogliono tirare a limitatore due o tre marce. Dai 4.500 giri/min la spinta diventa corposa, piena, e pensi che quello che ti offre da lì ai 6.500 sia tutto e di più di quello che vorresti da questo motore. Poi esplode e dai 6.500 agli 8.000/8.500 sprigiona cattiveria e sportività, con una forte tendenza all’impennata anche in seconda e terza marcia, per poi affievolirsi solo in prossimità del limitatore a quota 9.000 giri/min. E ai bassi che sono da sempre la ciliegina sulla torta di questo bicilindrico? Sono rimasti estremamente dolci e regolari, tanto che è possibile riprendere con fluidità dai 2.000 giri/min e addirittura con una maggior dolcezza rispetto al 1250. Manca un po’ quella botta al primo tocco di gas, che era gustosa nel misto stretto, nel curva controcurva serrato su asfalto, così come nel fuoristrada. Dove è cresciuta è anche sul piano della precisione di guida: sembra ricavata dal pieno tanto è rigida e precisa negli ingressi curva, nessuna flessione, ottimo appoggio sull’avantreno (anche grazie ai Metzeler Tourance Next 2) e gestione elettronica ottima. Guidando a passo svelto anche con i Karoo 4, il traction lavora continuamente, ma con una fluidità invidiabile, tanto che sembra solo di avere meno spinta del previsto e la spia impazzita sulla bella strumentazione TFT da 6,5” è l’unica cosa che ci fa capire quanto realmente stia lavorando il controllo di trazione. Sul veloce questa 1300 GS è una lama, precisa e con sospensioni molto a punto: in Road la taratura idraulica è giustamente morbida e si può guidare, anche svelti, ma con grande comfort, mentre passando a Dinamic, lo step è davvero importante e diventa davvero rigida, tanto che viene da utilizzarlo quasi solo dove l’asfalto è perfetto e privo di buche. Frizione modulabile, anche se stacca all’ultimo, e cambio molto preciso negli innesti oltre che con una corsa del pedale piacevolmente corta. Piccola nota meno positiva è che gli innesti si sentono, non è il classico burro, e il blipper in scalata c’è, ma l’innesto del rapporto inferiore potrebbe essere ancora più dolce.

Il radar anteriore funziona ottimamente, la distanza dal veicolo che precede può essere regolato comodamente su tre step, ma anche quello più ravvicinato mantiene parecchia distanza dal veicolo che precede. La gestione della frenata e accelerazione dell’Adaptive cruise control è perfetta, soprattutto nelle accelerazioni davvero dolci in ogni situazione. Il radar posteriore e la sua funzione di blind spot mirror prevedono due spie gialle triangolari integrate negli specchietti, davvero bella come soluzione! Ottimo il suo funzionamento, che a bassa velocità fa accendere le spie quando il veicolo che segue è molto vicino, mentre al crescere della velocità, la spia si accende quando la moto o la macchina dietro sono a diversi metri da noi. Davvero a punto come sistema.

Parlando di comfort, nulla da recriminare sul piano delle vibrazioni, davvero contenute (si avvertono dai 5.000 giri/min ma sono davvero modeste e mai fastidiose), mentre la protezione aerodinamica cambia molto tra una configurazione e l’altra: il piccolo plexi della Trophy (regolabile su due posizioni manualmente) offre una protezione modesta dall’aria e certamente non è il massimo in ottica lunghi viaggi. Grande protezione invece dal plexiglas con regolazione elettrica dotato anche di deflettori laterali, mentre la sella l’avremmo preferita con una spugna più rigida e ancora più piatta nella forma, perché manca un po’ la possibilità di spostarsi longitudinalmente perché alla lunga tende a scavarsi sotto il peso del corpo.

La GS è sempre stata la maxi più facile da gestire a bassa velocità o nelle manovre. Quella dall'approccio più semplice, grazie al baricentro basso. In questo, la nuova R 1300 GS fa uno step ulteriore, perché le sue dimensioni più compatte e baricentro ancora più basso, a cui si somma la possibilità di ridurre ulteriormente l'altezza sella, la rendono alla portata di tutti, nonostante sia diventata ancora più sportiva e performante.

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BMW R 1300 GS 2024

  • Motore bicilindrico boxer 1.300 cc
  • Alesaggio x corsa 106,5 mm x 73 mm
  • Potenza massima 145 CV a 7.750 giri/min
  • Coppia massima 149 Nm a 6.500 giri/min
  • Distribuzione Bialbero, 4 valvole, ShiftCam
  • Rapporto di compressione 13,3:1
  • Alimentazione Corpi farfallati 52 mm, 4 mappe
  • Cambio, frizione Sei marce, frizione idraulica
  • Telaio Acciaio, motore portante, telaietto in pressofusione d’alluminio
  • Sospensione anteriore/escursione EVO Telelever/190 mm
  • Sospensione posteriore EVO Paralever/200 mm
  • Avancorsa 112 mm
  • Interasse 1.580 mm
  • Inclinazione del cannotto 26,2°
  • Freno anteriore 2 dischi da 310 mm Ø, pinza radiale 4 pistoncini
  • Freno posteriore 285 mm Ø, pinza a 2 pistoncini
  • ABS BMW Motorrad ABS Pro cornering
  • Ruote anteriore - posteriore 3.00x19” - 4.50x17” in alluminio
  • Pneumatici anteriore - posteriore 120/70 R 19 - 170/60 R 17
  • Lunghezza 2.212 mm
  • Larghezza 1.000 mm
  • Altezza sella 850 mm
  • Peso (o.d.m.) 237 kg
  • Serbatoio 19 litri
  • Consumo (WMTC) 4,8 litri/100 km
  • Accelerazione 0-100 3,4”
  • Velocità massima > 200 km/h
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BMW R 1300 GS Triple Black 2024

La nuova R 1300 GS è offerta in quattro varianti: base, Triple Black, GS Trophy e Option 719 Tramuntana. La versione base, bianca, è la più essenziale, caratterizzata da un plexi e da un portapacchi di dimensioni minime; la Triple Black è quella più grintosa, tutta nera con alcuni accessori, tra cui un plexi alto regolabile elettricamente; la Trophy è predisposta al fuoristrada, con sella più alta (a 870 mm) e ruote a raggi; la GS Option 719 Tramuntana è l’esclusiva, con livrea verde metallizzata, ruote a raggi e una nutrita serie di componenti speciali.

In versione “base” la nuova BMW R 1300 GS 2024 sarà in vendita a 20.850 euro c.i.m., vale a dire 500 euro in più rispetto alla precedente R 1250 GS. Per le versioni GS Trophy e Triple Black servono 850 euro in più, per la versione Otpion 719 Tramuntana 2.800 euro in più.

Vi ricordiamo che i prezzi presenti in questo articolo sono da considerarsi con la formula "chiavi in mano", comprensivi di "messa in strada" e, come da tradizione BMW, del primo tagliando.

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