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La naked Triumph più sportiva e divertente di sempre

Prova Triumph Street Triple 2017: pregi e difetti della nuova media naked tricilindrica di Hinckley. Abbiamo guidato in Spagna la versione RS, su strada nei dintorni di Barcellona e in pista sul circuito di Catalunya, il Montmelò. Ecco come vanno il motore di 765 cc e la raffinata ciclistica

INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Non è passato molto dalla presentazione statica della nuova Triumph Street Triple, infatti ne parliamo diffusamente su Motociclismo di febbraio, in edicola in questi giorni. Ma facciamo un piccolo riassunto: la nuova versione della celebre naked tricilindrica si presenta con un tricilindrico in linea passato a 765 cc dai 675 della versione precedente, con potenza che va da 113 a 123 CV a seconda dellle versioni: oltre alla versione S “base”, ci sono la sportiva R e la pistaiola RS (cliccate qui per tutti i dettagli, in fondo all'articolo le date di commercializzazione e i prezzi).
La ciclistica presenta alcune migliorie e un forcellone inedito, mentre il look è fedele a quello delle progenitrici, ma aggiornato per renderlo più moderno e aggressivo. In ordine sparso, citiamo l'elettronica avanzata; i fari con luci diurne a LED (il gruppo ottico anteriore è una via di mezzo tra "tondo" e "a mandorla"); il peso inferiore di 2 kg rispetto al modello precedente (166 kg a secco); la strumentazione digitale TFT…
 
Ora non resta che dirvi come va: siamo in Spagna, dove abbiamo guidato la nuova Street Triple in versione RS sulle strade nei dintorni di Barcellona e sul circuito di Catalunya (qui la gallery con le foto del test).

Su strada ottimo feeling, anche col bagnato

La mattina del test ci siamo svegliati avvolti da nuvole di pioggia, asfalto fradicio e temperatura di circa 7 °C, che per Barcellona sono pochi anche d’inverno. Primo approccio guidando molto cauti perché la strada è una continua insidia. Eppure ci accorgiamo di non aver alcun patema, alcuna perdita di aderenza, complice l’ottimo funzionamento di Traction Control e ABS, ma soprattutto della mappatura Rain che, pur restando a piena potenza, rende la risposta del motore davvero morbida. E poi ci hanno stupito positivamente i Pirelli Diablo Supercorsa SP di serie, che hanno sempre trasmesso grip e ottimo feeling anche sul bagnato. Poi esce il sole, la strada si asciuga e passiamo ai più divertenti riding mode Road e Sport. La differenza maggiore tra questi riding mode è nella risposta del comando del gas ride by wire, in entrambi i casi più pronta che in Rain. E poi cambia il setup di TC e ABS, che diventa meno conservativo via via che ci spostiamo verso i setup più sportivi. 

spinta notevole e sound coinvolgente

Questa nuova Street ha un motore da favola, con molta più coppia di prima, fluidità di erogazione esemplare ma anche molto carattere. Dai 2.000 giri accetta la piena apertura, dai 4.000 cresce la spinta e si arriva in fretta ai 7000 giri. Qui inizia il range più bello per il misto guidato: tra i 7.000 e i 9.000 giri la spinta è notevole e il sound allo scarico coinvolgente. Peccato qualche vibrazione di troppo su sella, pedane e manubrio a 8.000 giri (in sesta a 130 km/h siamo a 6.500 giri). A regime costante può risultare fastidiosa, ma quando si guida tra le curve quasi non ce ne accorgiamo. Salendo di giri non spariscono ma aumentano di frequenza e non danno più fastidio. Il cambio ha innesti precisi e fluidi e anche il quickshift (solo a salire) funziona molto bene anche se ha bisogno di tutta la corsa del pedale e mal digerisce due cambiate in rapida successione.
 
La ciclistica in generale ricorda molto quella della Street che conosciamo, estremamente agile e divertente, ma stabile sul veloce. Qui siamo a uno step successivo per la qualità delle sospensioni, ma resta l’estrema rapidità nei cambi di direzione, una facilità di guida disarmante, che sia un giro di pista al Montmélo o una strada di montagna sporca. E il bello è che ti diverte sempre. Forcella Showa e mono Öhlins promossi a pieni voti, con scorrevolezza e comportamento equilibrato sia nello stretto sia sul veloce. Sullo sconnesso la risposta del mono è un po’ secca, ma la moto comunque non si scompone. La forcella regge bene anche alle notevoli sollecitazioni dell’impianto frenante Brembo, modulabile e potente. Ma dicevamo dellla pista…

Allungo sorprendente in pista

Portare naked sul circuito del Montmélo è un esame durissimo per tutta la moto, ma la Street l’ha superato a pieni voti. Il motore spinge forte fino ai 12.500 del limitatore. Quando sei a 11.000 giri ti riterresti già soddisfatto dal nuovo 765, eppure ci sono altri 1.500 giri di cattiveria: al termine del rettilineo siamo a 233 km/h indicati. Le curve da seconda puoi farle in terza, tanto è consistente la spinta dai 7.000 giri in su.
La Street Triple RS è di sicuro la naked più sportiva e divertente mai fatta a Hinckley. 

LIVREE, DISPONIBILITÀ E PREZZI

Ecco le livree disponibili e i prezzi delle nuove Triumph Street Triple 2017:
 
  • Street Triple S: Diablo Red o Phantom Black (metallizzato), disponibile da aprile a 9.150 euro c.i.m.*
  • Street Triple R: Jet Black (lucido), Matt Aluminium Silver o Crystal White, disponibile da maggio a 10.450 euro c.i.m.*
  • Street Triple RS: Matt Silver Ice o Phantom Black (metallizzato), disponibile da marzo a 11.850 euro c.i.m.*
 
La versione S per i possessori di patente A2 e la R “Low Ride” arriveranno a giugno e agosto, rispettivamente a 8.750 e 10.450 euro c.i.m
  
* Il prezzo si intende con la formula "chiavi in mano" (c.i.m.), in cui il prezzo finale si ottiene aggiungendo al prezzo di listino "franco concessionario" le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica in 250 euro.
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