Risale al 2008 l'introduzione del
monocilindrico EFI di 500 cc equipaggiato con iniezione elettronica ed omologazione Euro 3, e successivamente la ruota anteriore dotata di freno a disco (dietro rimane un anacronistico tamburo, che non consente l'uso di un impianto ABS). Il monocilindrico verticale è raffreddato ad aria a corsa lunga, con distribuzione ad aste e bilancieri e due valvole. La trasmissione primaria è a catena. Alle spalle del cilindro è montato il motorino di avviamento con relativa ruota libera. Unica concessione alla modernità è appunto l'alimentazione a iniezione elettronica, con corpo farfallato da 32 mm. Il nostro test si dedica alla Classic che, per estetica e colorazioni, interpreta al meglio la filosofia del Marchio. Tanto ferro, abbiamo detto, e in effetti i quasi 190 kg di peso dichiarati lo confermano: lo stile è classicamente vintage, con la sella triangolare monoposto sostenuta da molle generose, la palpebra sopra il faro anteriore e il grosso monocilindrico, perfettamente verticale, che si rende protagonista nell'insieme. Aggiungiamo subito che la Classic è personalizzabile con diversi accessori, tra cui ricordiamo la sella/strapuntino per il passeggero completa di portapacchi, borse laterali di cuoio, orologio e indicatore della temperatura dell'aria da fissare al manubrio, termometro dell'olio e terminale di scarico a bottiglia rialzato. Le finiture sono... vintage anch'esse: inutile ricercare raffinatezze, sicuramente si può fare di meglio nel nascondere qualche morsetto troppo in vista o alleggerire qualche particolare, come ad esempio il voluminoso porta targa che integra gruppo ottico e indicatori di direzione; anche la coppia di ammortizzatori - regolabili nel precarico della molla - sarebbero più in armonia con lo stile della moto senza serbatoi separati.