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22 September 2016

Rusty Quattroemmezzo: la “scrambler flat track” by Anvil

Special Honda CB 450 Twin: Anvil Motociclette ci presenta la Rusty Quattroemmezzo, una moto dallo stile retrò (“scrambler flat track”), che vuole rendere omaggio ad un modello storico, reinterpretandolo per un uso destinato alla giungla urbana. Info e foto 
 

UNA NUOVA SPECIAL FIRMATA ANVIL

Anvil Motociclette non ha bisogno di presentazioni: in passato infatti sulle nostre pagine vi abbiamo già parlato dei ragazzi dell’Officina dell’incudine, sia per le moto special che per la loro linea di abbigliamento. Tra le loro creazioni vi ricordiamo ad esempio la ANVIL /// Mille /// BOOTLEG (si scrive proprio così), la Madunassa, la Ard, la Ferox Settemmezzo (che in parte si chiama come la prima Anvil realizzata, la Settemmezzo Selvatica) e la Arsenica Mille… Ma cliccate qui per vedere tutte le loro “opere”, compresa la special su base Moto Guzzi V7 ispirata a Quentin Tarantino realizzata per il programma televisivo “Lord of the Bikes”.
Oggi vi parliamo della loro ultima creazione, la “Rusty Quattroemmezzo”, una special su base Honda CB 450 Twin, con un look da scrambler e ispirata alla gare di flat track americane.

Sfogliate le immagini di questa special presenti nella gallery, dove vedete anche la Rusty in azione a Monza, in occasione di The Reunion, e a Ottobiano, in una delle sette piste offroad del complesso pavese! Poi andiamo a conoscerla meglio. 

ISPIRATA AGLI ANNI ‘70

Come detto, la “Rusty Quattroemmezzo” è realizzata sulla base di una vecchia Honda CB 450 Twin, più precisamente un modello del 1969. I ragazzi di Anvil hanno scelto questa moto come base per la loro creazione in quanto quel bicilindrico Honda “ha delle caratteristiche molto interessanti, infatti all’epoca era impiegato nella scena agonistica, specialmente su strada. Questa moto era stata progettata per contrastare il mercato di quegli anni, che fino a quel momento era in mano alle moto inglesi di cilindrata ben più grande”. Con la "Rusty Quattroemmezzo” Anvil ha voluto così rendere omaggio a questo modello storico, andando a esasperare la sua funzionalità e il suo look, rendendola una moto pensata per la giungla urbana come per un uso fuoristradistico.
Per prima cosa i ragazzi di Anvil hanno accorciato il telaio (questa operazione è uno dei loro “marchi di fabbrica”), chiudendo poi la parte posteriore con una curva a “U”. Il motore è stato rifatto completamente e il carter destro è stato modificato per lasciare spazio ad una pompa dell’olio, che aiuta agli alti regimi. I carburatori originali Keihin sono stati sostituiti da due Dell’Orto con pompa di ripresa da 34 mm e la vecchia scatola filtro rimossa per lasciar spazio a due filtri H&N che, oltre a far respirare meglio il motore, contribuiscono a donare alla moto un look più sportivo. Sulla “Rusty Quattroemmezzo” troviamo poi cerchi a raggi con gomme tassellate, una nuova corona da 60 denti, pensata per dare più brio nell’utilizzo sullo sterrato, e nuovi scarichi a tubo a scarico diretto, che sostituiscono le marmitte originali. Gli ammortizzatori invece sono stati progettati direttamente da Bitubo per questa specifica moto. 

LOOK SPORTIVO-RETRò

Passando alla parte estetica, Anvil dichiara che l’ispirazione per questa moto arriva dalle “rivali dell’epoca della Honda CB 450 Twin, le vecchie Bsa (Birmingham Small Arms Company) e Triumph che spesso venivano utilizzate nel deserto californiano prendendo il nome di desert sled”. La tabella portanumero anteriore riprende quella della moto del mitico Steeve Mc Queen, mentre il manubrio è tipico delle moto da flat track e monta un vecchio gas rapido Tommaselli Daytona, che contribuisce a donare alla moto un look retrò. Dalla Bsa Victon 450 arriva invece l’ispirazione per la sella e per il parafango anteriore posto sotto al telaio. Il serbatoio invece arriva da un vecchio prototipo da regolarità degli anni ’70, pensate che quando l’anno trovato era in condizioni pessime, completamente arrugginito, tanto che “sul momento nemmeno noi credevamo che potesse diventare il serbatoio della Rusty, ma una volta pulito dalla ruggine e provato sopra al motore siamo rimasti stregati, sembrava fatto apposta per questa moto…e da li abbiamo anche trovato il suo nome”: Rusty, che in inglese vuol dire appunto arrugginito!
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