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SC Project compra Paton e la rilancia: in gara al TT 2017

Lo storico marchio Paton poco prima di Eicma è stato acquistato dall'azienda lombarda SC-Project, costruttrice di impianti di scarico e fornitrice di molti team del Motomondiale e del WSBK. La Casa di Stefano Lavazza e Marco De Rossi rilancerà Paton con una piccola produzione di moto di serie e puntando alla vittoria al TT 2017. Al Salone, il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, ha visitato lo stand SC-Project, apprezzando la nuova avventura

Paton: la storia continua

“La Paton è mito, storia e orgoglio di Milano e della Lombardia. Vederla spiccare all’Eicma, nella più grande fiera mondiale dedicata al mondo delle due ruote, è una grande emozione”.

È quanto ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti in visita allo stand  SC-Project a Eicma 2016. Ma cosa c'entra Paton con la Casa di Cassinetta di Lugagnano (MI) produttrice di impianti da scarico di moto da competizione (con Zarco, SC-Project è due volte campione del Mondo Moto2)? Presto detto: l'azienda di Stefano Lavazza e Marco De Rossi ha acquistato lo storico Marchio milanese, fondato nel 1958 dal "Pep", ovvero Peppino Pattoni, e Lino Tonti. Il rilancio del Marchio Paton avverrà insieme a Roberto Pattoni (figlio di Peppino), con l’intenzione di “riportare il marchio milanese agli altissimi livelli del passato, cercando la vittoria al Tourist Trophy 2017 dell’Isola di Man con il pilota bergamasco Stefano Bonetti”.

con Bonetti per vincere al Tourist Trophy 2017

La Paton viene fondata del 1958 a Milano da due ex dipendenti del reparto corse della Mondial, Giuseppe Pattoni e Lino Tonti, che trasformano da monoalbero a bialbero alcune Mondial 125 e iniziano a partecipare a diverse gare sportive e al campionato italiano e mondiale di moto ottenendo vittorie e successi. Nell’albo d’oro della factory lombarda ci sono importanti risultati al TT, una vittoria nel campionato italiano velocità del 1967, vari podi nel Mondiale, piazzamenti importanti nell’Europeo. Così come sono altisonanti i nomi dei piloti che nel corso degli anni hanno corso coi suoi colori: Gallina, Bergamonti, Hailwood, Stevens, Nelson, Ferrari, Lucchi, Papa, Biliotti, Scatola. Tutto questo con un'apprezzata bicilindrica 4T. Nel 1999 muore Peppino Pattoni, ma l’attività viene portata avanti dal figlio Roberto. La passione però non basta: Paton è stata però costretta ad abbandonare il mondo delle competizioni nel 2000, in piena "era 2T", per l'impossibilità di sostenere - da piccola Casa artigianale - i costi proibitivi richiesti per fare una 500 4 cilindri competitiva ad alti livelli coi colossi giapponesi, dai quali comunque era stimata. Ma la Casa ha continuato a produrre repliche delle proprie bicilindriche da corsa. Il 2014 è stato per la Factory di Settimo Milanese un anno molto importante: ha fatto il suo ritorno alle competizioni (TT 2014, sesta classificata nella categoria Lightweight) ed è stata presentata la S1 motorizzata Kawasaki in versione definitiva.
L'ultima spedizione Paton sull'Isola di Man risale al TT 2016, dove Stefano Bonetti ha portato la S1 in gara nella Lightweight arrivando 5°: è stato il miglior risultato di un pilota italiano al TT dai tempi di Agostini! comprensibile, quindi, che l'avventura al TT 2017 conti ancora su di lui.

“Storie come quelle della Paton – spiega il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia - vanno raccontate perché rappresentano l’anima della Lombardia e racchiudono competenza, lavoro, sacrificio, cuore e passione. Regione Lombardia deve saper valorizzare i marchi come Paton che hanno reso grande Milano e la Lombardia e sostenere quelle aziende come la SC-Project che esportano il ‘Made in Lombardy’ nel mondo”.
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