La Paton viene fondata del 1958 a Milano da due ex dipendenti del reparto corse della Mondial, Giuseppe Pattoni e Lino Tonti, che trasformano da monoalbero a bialbero alcune Mondial 125 e iniziano a partecipare a diverse gare sportive e al campionato italiano e mondiale di moto ottenendo vittorie e successi. Nell’albo d’oro della factory lombarda ci sono importanti risultati al TT, una vittoria nel campionato italiano velocità del 1967, vari podi nel Mondiale, piazzamenti importanti nell’Europeo. Così come sono altisonanti i nomi dei piloti che nel corso degli anni hanno corso coi suoi colori: Gallina, Bergamonti, Hailwood, Stevens, Nelson, Ferrari, Lucchi, Papa, Biliotti, Scatola. Tutto questo con un'apprezzata bicilindrica 4T. Nel 1999 muore Peppino Pattoni, ma l’attività viene portata avanti dal figlio Roberto. La passione però non basta: Paton è stata però costretta ad abbandonare il mondo delle competizioni nel 2000, in piena "era 2T", per l'impossibilità di sostenere - da piccola Casa artigianale - i costi proibitivi richiesti per fare una 500 4 cilindri competitiva ad alti livelli coi colossi giapponesi, dai quali comunque era stimata. Ma la Casa ha continuato a produrre repliche delle proprie bicilindriche da corsa. Il 2014 è stato per la Factory di Settimo Milanese un anno molto importante:
ha fatto il suo ritorno alle competizioni (
TT 2014, sesta classificata nella categoria Lightweight) ed è stata presentata la
S1 motorizzata Kawasaki in versione definitiva.
L'ultima spedizione Paton sull'Isola di Man risale al TT 2016, dove
Stefano Bonetti ha portato la S1 in gara nella Lightweight arrivando 5°: è stato il miglior risultato di un pilota italiano al TT dai tempi di Agostini! comprensibile, quindi, che l'avventura al TT 2017 conti ancora su di lui.
“Storie come quelle della Paton – spiega il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia
- vanno raccontate perché rappresentano l’anima della Lombardia e racchiudono competenza, lavoro, sacrificio, cuore e passione. Regione Lombardia deve saper valorizzare i marchi come Paton che hanno reso grande Milano e la Lombardia e sostenere quelle aziende come la SC-Project che esportano il ‘Made in Lombardy’ nel mondo”.