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AK 550 e TMax: “Ispirazione, non clonazione”

Il nuovo maxiscooter Kymco AK 550 per molti è troppo simile allo Yamaha TMax. Il presidente e amministratore delegato Kymco Motor Italia, Stefano Gianotti, nella nostra intervista spiega perché non è così. Anzi…
Atmosfera vagamente felliniana per il Kymco AK 550

Arriva il nuovo maxi Kymco e si scatena la discussione...

Stefano Gianotti (presidente e amministratore delegato Kymco Motor Italia) durante l'intervista con Motociclismo
Il Kymco AK 550 è il nuovo maxiscooter con cui la Casa taiwanese punta dritto a contrastare lo strapotere dello Yamaha TMax, da 16 anni leader incontrastato della categoria, per prestazioni, guida quasi motociclistica e successo sul mercato. La prova dell’AK 550 è uno degli articoli clou di Motociclismo di luglio, ma fin dalla presentazione (Salone di Colonia, ottobre 2016), il maxi Kymco macina un gran numero di click qui sul nostro sito. Inevitabilmente nasce anche la voglia di fare confronti, spesso anche solo visivi o sulla base della semplice scheda tecnica. È avvenuto puntualmente sui social, dove il Kymco è stato da molti tacciato di essere una specie di clone del maxi di Iwata. Ma è davvero così?
Nell’intervista che segue, Stefano Gianotti (presidente e amministratore delegato Kymco Motor Italia) ribatte con sicurezza e solide argomentazioni a questo luogo comune. Poi ne approfitta per parlare flop del MyRoad 700, della filosofia progettuale e stilistica del nuovo maxi taiwanese, del futuro - anche elettrico - di Kymco...

"Ispirarsi a un segmento di successo mantenendo la propria identità è lecito"

1/22 Kymco AK 550 è il maxi scooter dal DNA italiano con cui la Casa taiwanese rientra nel segmento degli over 500 cc
Subito la domanda più scomoda: avete copiato il TMax?
Tanti anni fa ero a una Fiera e di fianco a me c’era Ivano Beggio (patron di Aprilia, ndr). Quando vide il People s’incazzò perché riprendeva le linee dello Scarabeo e, rivolto a me, esclamò: 'Questi cinesi ci copiano in tutto!' Gli risposi così: 'Da un cinese cosa vuole aspettarsi!'. In realtà l’idea era stata nostra... (ride, ndr) Questo per dire che ispirarsi a un segmento di successo mantenendo comunque la propria identità non solo è lecito, ma se si lavora bene dà pure dei bei risultati.

Il MyRoad 700i è stato un mezzo flop, l’AK 550 si presenta invece come un prodotto vincente: cos’ha cambiato Kymco nell’approccio al segmento maxiscooter?
Il MyRoad ha pagato a caro prezzo fin dalla partenza un’estetica datata. Il motivo è che è stato disegnato molti anni prima di quando è uscito. Con l’AK 550 abbiamo fatto esattamente l’opposto: ci siamo concentrati per 7-8 anni sul nuovo motore di 550 cc e solo una volta che tutta la base tecnica era pronta abbiamo disegnato l’estetica. Ecco perché in questo caso siamo più moderni di design.

"I nostri designer meglio di un italiano che aveva scopiazzato il TMax"

A proposito: chi l’ha disegnato?
Era troppo facile puntare dritto al TMax, rischiavamo di fare un clone. Alcuni anni fa un designer italiano aveva fatto qualcosa per Kymco, ma il risultato era una scopiazzatura troppo evidente dello scooter Yamaha. Successivamente abbiamo affidato lo stile a più designer del nostro centro interno: siamo felicissimi del risultato.

Al punto che prevedete di venderne addirittura 1.000 in poche settimane?
Ne abbiamo previsti 1.400 per quest’anno. Un migliaio adesso, gli altri 400 da settembre in poi. Sì, siamo molto ottimisti, anche se non ho insistito per avere il mezzo in Italia in tempi rapidissimi: ho preferito che i primi AK 550 venissero commercializzati da altri mercati per assicurarmi che non ci fossero problemi tecnici o fastidiosi richiami.
Ambientazione urbana per il nuovo maxi Kymco

"L'elettrico? In Italia è presto, ma noi siamo prontissimi!"

Il nuovo Kymco AAK 550 durante il test di Motociclismo
Certo che fare un veicolo top di gamma che sfida i più grandi Marchi del mondo (Honda, Yamaha, ecc) è molto rischioso, non crede?
Forse lei non conosce bene Kymco. Abbiamo assunto 450 ingegneri e acquistato costosissimi macchinari proprio dal Giappone per lavorare l’alluminio. Abbiamo anche consulenti automobilistici di grande spessore per il motore. In Kymco ci ascoltano, ci seguono, imparano. Dal reciproco confronto è nata una collaborazione che ci restituisce il grande successo commerciale che è sotto gli occhi di tutti (Kymco è la terza Casa dopo Piaggio e Honda per immatricolazioni scooter in Italia, ndr).

Lei ha già dimostrato di poter indirizzare le mosse della Casa madre e loro hanno tutto l’interesse a seguire i suoi consigli: se c'è una persona che può dirci come sarà il Kymco del futuro, quella è lei.
Nelle città europee del nord Europa, la Tesla vende molto più di Audi o BMW o Mercedes. Questo significa che l’elettrico è da tenere fortemente in considerazione anche per gli scooter. In Italia non ci sono ancora le condizioni, ma noi siamo prontissimi. Abbiamo già testato vari modelli in gran segreto e abbiamo il know-how necessario. Le dico solo che per esempio alcune parti della BMW i3 le facciamo noi.
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