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Provato il Kymco AK 550: pronto a sfidare il TMax

Prova Kymco AK 550 2017: pregi e difetti del nuovo maxi scooter bicilindrico taiwanese che punta tutto su prestazioni e contenuti tecnologici per andare all'attacco del TMax. Ma il motore è abbastanza potente? Il comfort soddisfa? La guida è piacevole e divertente? Abbiamo guidato il Kymco AK 550, ecco come va
1/22 Kymco AK 550 è il maxi scooter dal DNA italiano con cui la Casa taiwanese rientra nel segmento degli over 500 cc

Kymco ritorna maxi

Ad Intermot 2016 Kymco ha presentato il nuovo AK 550, lo scooter da 550 cc: motore bicilindrico DOHC 8V da 53,4 CV montato centrale nel telaio in alluminio, trasmissione finale a cinghia, forcellone indipendente in alluminio con monoammortizzatore che lavora in posizione orizzontale, forcella a steli rovesciati e impianto frenante Brembo con doppio disco a margherita e pinze radiali. Troviamo poi una dotazione di serie di tutto rispetto: fari full LED, strumentazione a tre quadranti LCD che permette di interfacciarsi con il proprio smartphone, parabrezza e schienalino della sella del guidatore regolabili, manopole riscaldabili e avviamento Keyless.
Ma dei dettagli del nuovo maxi scooter taiwanese vi abbiamo già parlato lo scorso autunno in occasione della sua presentazione a Colonia: cliccate qui per rileggere l’articolo, qui per vederlo in azione nel video ufficiale delle Casa e qui per la mega gallery con le foto e i dettagli dell'AK 550.

Un’ultima cosa, il prezzo: il nuovo Kymco AK 550 è già in vendita ad un prezzo di 10.040 euro c.i.m.*, in tre colorazioni: argento, grigio o nero. Per i primi esemplari la Casa propone però uno speciale prezzo lancio di 9.440 euro.

Come vedete vi abbiamo già detto praticamente tutto, quindi ora non ci resta che dirvi come va: qui sotto trovate le nostre impressioni di guida dopo la prima presa di contatto con il nuovo Kymco AK 550; cliccate qui per le foto della prova. Per il test completo e tutti gli approfondimenti vi rimandiamo a Motociclismo di luglio, in edicola tra pochi giorni.

*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.
Il nuovo Kymco AK 550 può contare su di un motore bicilindrico di 550 cc da 53,4 CV montato centrale nel telaio in alluminio

Tanto spazio in sella

Appena saliti in sella il nuovo AK 550 notiamo l’ottima qualità delle finiture (migliorabili sono gli sportellini dei vani nel retroscudo) e della componentistica; in più il nuovo maxi scooter di Kymco si dimostra decisamente accogliente: le leve sono ergonomiche nella forma e regolabili nella distanza, i comandi al manubrio si raggiungono agevolmente e sono abbastanza intuitivi da azionare e, grazie allo svaso nella pedana, i piedi toccano facilmente terra. La sella è ben imbottita e abbastanza lunga da offrire un buon margine “di manovra” per trovare la posizione più comoda. Il manubrio è un po’ “chiuso”, basso e distante dal busto del pilota; questo si traduce in una posizione di guida abbastanza sportiva, con la schiena leggermente incurvata in avanti. Ampio lo spazio per le gambe e anche i più alti (lo scrivente è quasi 190 cm) hanno la possibilità di distenderle in avanti appoggiando i piedi nella parte inferiore del retroscudo per sgranchirsi un po’, lo spazio non manca.
Di motore il nuovo Kymco AK 550, in mappa “full power”, ne ha tanto: forse non è un “bruciasemafori”, ma quando dopo i primi metri la cinghia dentata trasferisce tutta la coppia a disposizione sembra di essere lanciati in avanti con una fionda

Che motore!

Appena ci mettiamo in movimento rimaniamo stupiti in positivo dal ridotto raggio di sterzo (molto comodo per svicolare tra le auto in coda) e dall’attacco morbido della trasmissione alla prima apertura del gas. Di motore, in “full power”, ce n’è tanto: forse l’AK 550 non è un “bruciasemafori” ma, quando dopo i primi metri la cinghia dentata trasferisce tutta la coppia a disposizione, sembra di essere lanciati in avanti con una fionda. Buona la scorrevolezza delle sospensioni su buche e asperità dell’asfalto, soprattutto all’anteriore, dove la forcella svolge egregiamente il proprio lavoro. Anche durante la marcia il comfort in sella è ottimo: l’AK 500 è molto protettivo sia per le gambe sia per la testa del pilota, anche se il plexiglass (regolabile su due posizioni) è un po’ macchinoso da spostare.

Tra le curve l’AK 550 ha una precisione invidiabile, un’eccellente stabilità di marcia e si fa apprezzare per la sua elevata luce a terra; ma il suo peso e l’interasse lungo restituiscono una velocità nei cambi di direzione discreta. Nei tratti misti l’aderenza è ottima, grazie anche agli penumatici Metzeler Feelfree di primo equipaggiamento. La frenata è molto modulabile e l’ABS è poco invasivo.

Difetti? Difficile trovarne, possiamo parlare solamente di piccole sbavature: il design del cruscotto è un po’ “pasticciato” e gli strumenti sono montanti molto inclinati, questo ne rende difficile la consultazione, soprattutto quando ci picchia il sole. E poi, dobbiamo purtroppo segnalare l’assenza del controllo di trazione.

Quindi, il nuovo Kymco AK 550 è all’altezza del suo diretto rivale Yamaha TMax? Per scoprirlo, appuntamento su Motociclismo di luglio, dove pubblichiamo anche l'esclusiva intervista con Stefano Gianotti, presidente e amministratore delegato Kymco Motor Italia (si confronta l'AK 550 col TMax, si parla del flop del MyRoad 700, della filosofia progettuale e stilistica del nuovo maxi taiwanese, del futuro - anche elettrico - di Kymco...).
Il nuovo Kymco AK550 ci ha stupiti anche per il suo ridotto raggio di sterzo e l’attacco morbido della trasmissione alla prima apertura del gas.

Abbigliamento

Per questa prova abbiamo utilizzato:
Il comfort in sella è ottimo, l’AK 500 è molto protettivo sia per le gambe sia per il busto, anche se il plexiglass (regolabile su due posizioni) è un po’ macchinoso da spostare
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