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MotoGP 2016, Qatar: Iannone al top in FP2, poi Marquez e redding

Seconda sessionje di libere a Losail con Ducati sugli scudi, Iannone e Redding autori del 1° e del 3° miglior tempo, ma altre tre D16 in Top 10. secondo Marquez, a un soffio da Andrea. Viñales si conferma veloce, Dovi e Pedrosa recuperano. Rossi meglio di Jorge, ma entrambi soffrono 

Losail, DAY 2

La MotoGP continua la propria marcia di avvicinamento al primo evento clou della stagione 2016. Il GP del Qatar si corre domenica in notturna (qui gli orari TV) e i piloti, dopo i test di inizio marzo, hanno già cominciato a fare sul serio. Le FP1 hanno parlato di una Yamaha già a posto (Lorenzo 1°, seguito da Rossi) e di… qualche Ducati pimpante (Iannone 3°, Barbera 4°), davanti ad un Maverick Viñales che si conferma veloce dopo gli exploit dei test). Per le Honda c’è invece ancora da lavorare. Cliccate qui per i risultati delle FP1 e per le foto delle libere, ricordandovi di prendere appunti utili per FantaMOTOCICLISMO, gioco che permette al miglior “pronosticatore” di diventare tester di Motociclismo per un giorno
 
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Ducati subito davanti

Il primo pilota a far segnare un tempo sulla pista meglio gommata è Aleix Espargaro (1:57.354), ma subito arrivano tutti gli altri, con Marquez che è il primo ad avvicinarsi a “quota 55” (1’56”091), seguito da Iannone a 61 millesimi.
A 36 minuti dalla fine, il muro del 55 è abbattuto, ci pensa Marquez, seguito dal compagno di squadra, Pedrosa. Ma dura poco: arriva Iannone e stampa un 1’55”388 (quindi meglio del best lap di Lorenzo di ieri). In “55” anche Lorenzo, mentre Pedrosa, Dovizioso, Viñales, Rossi, Redding, Crutchlow e Aleix Espargaro completano la top 10 provvisoria con distacchi che vanno da 695 millesimi a 1,298 secondi.
A mezz’ora dalla fine c’è una piccola fase di… riposo. Ne approfittiamo per dire che le Honda hanno le alette aerodinamiche, come le Ducati e la Yamaha di Lorenzo.

Metà sessione

Si conferma Redding come uomo da Top 10, mentre faticano un po’ di più di ieri le Ducati Avintia di Baz (anche se passa 10° scavalcando Aleix) e Barbera, 13° davanti a Petrucci. La sorpresa negativa di inizio sessione è Bradley Smith, relegato in 20esima posizione a 3.011 secondi di ritardo da Iannone. Ma mancano ancora 24 minuti. Il primo scossone lo dà il Dovi, issandosi al 3° posto grazie ad un giro in 1’55”824, subito superato dall’1’55”764 di Pedrosa e dall’1’55”746 di Viñales. Petrucci passa al 10° posto, portandosi dietro Barbera e Crutchlow e facendo arretrare Baz al 13° posto. Rossi era ai box, ma a 20 minuti dalla fine riprende la pista.

Iannone non si batte

A un quarto d’ora dalla fine c’è movimento: Redding passa al 7° posto e per soli 48 millesimi non stampa pure lui il suo “55”. Petrucci è 9° e segue Rossi, che rischia di cadere (tiene su la moto col gomito e il ginocchio dopo aver perso l’anteriore alla curva 9) e non riesce ad abbassare il proprio crono (come del resto non si abbassano quelli dei primi). Crutchlow invece cade: giù alla curva 15, ma nessun danno per lui. Intanto Aleix Espargaro è 10° a 8 minuti dalla fine. Ne passano un paio e cade Baz rovinosamente. I piloti si producono nell’assalto finale, con un paio di giri buoni fattibili negli ultimi 5 minuti. Guizzo di Redding: 5° a 392 millesimi da Iannone: Ducati alla grande in FP2, ancor meglio quando passa al 3° gradino del podio virtuale a 234 millesimi dal pilota n° 29. Anche Barbera è in Top 10 (7°), ma intanto Marquez martella un paio di giri da paura e si porta a soli 13 millesimi dalla testa! Saranno le alette aerodinamiche più piccole sulla sua RC213V?
Le FP2 finiscono con una zampata di Rossi (magari con un aiutino da Viñales...), che recupera una posizione grazie all’ultimo giro in 1’55”883, tempo che non migliora il risultato delle FP1 (in fondo alla pagina la classifica combinata). In Top 10 troviamo:  Iannone 1’55”388; Marquez (+0,013), Redding (+0,123), Viñales (+0,256), Dovizioso (+0,333), Pedrosa (+0,376), Rossi (+0,495),  Barbera (+0,531), Lorenzo (+0,546), Petrucci (+0,870).

Cambio di scenario?

Un bel rimescolamento, insomma, con Lorenzo e Rossi in sofferenza (dei piloti di testa sono gli unici a non aver migliorato il tempo delle FP1, ma hanno più che altro lavorato sulle gomme, lasciandola ricerca del tempo a effetto alle FP3); Marquez e Pedrosa che si riprendono; Dovizioso che abbassa il proprio tempo di parecchio; Viñales e Barbera che non sono più una sorpresa, mentre lo sono i piloti del team Pramac, con Redding strepitoso e Petrucci ormai recuperato. Fuori dalla Top 10 qualche pilota che invece ci saremmo aspettati di trovare più in alto: Aleix e Pol Espargaro 11° e 12° seguiti da Crutchlow, Hernandez, Baz e da un Bradley Smith davvero sotto tono. Ancora scarse soddisfazioni per le Aprilia di Bautista (18°) e Bradl (20°).

E intanto il record della pista di Lorenzo (1'53"927, fatto registrare nel 2008) ha resistito un'altra sessione...

Passo e velocità

Analizzando un po’ il passo, notiamo che Iannone ha fatto solo un altro giro in “55” (1’55”768), mentre Marquez ne ha fatti 4 a due alla volta. Redding ne ha fatti tre, di cui due nel finale con il best lap all’ultimo giro. Il suzukista Viñales ne ha fatto addirittura 5, con tre giri di fila in “55” a fine sessione. Un solo giro sotto il “56” per Dovizioso, Pedrosa, Rossi e Lorenzo, mentre Barber5a ne ha fatto segnare 2.
Chiudiamo con un dato da far rizzare i capelli: Iannone ha fatto registrare una velocità massima di 348 km/h! Ma anche Dovizioso (345,2) e Barbera (341) hanno superato la soglia psicologica dei “treequaranta”, mentre i più lenti sono stati Bautista e Aleix Espargaro, con 330,6 km/h.

Dopo i verdetti delle FP1 e delle FP2, non ci resta che vedere come andranno le FP3 e chi accederà direttamente alla Q2 (qui gli orari TV), in attesa del piatto forte della gara, domenica nel tardo pomeriggio.

MotoGP 2016, Qatar - classifica FP2

MotoGP 2016, Qatar - classifica combinata FP1/FP2

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