di Beppe Cucco - 10 July 2021

TMax ibrido, il brevetto lo anticipa

Lo scooter ibrido di Yamaha è equipaggiato con un motore a benzina e uno elettrico. Il propulsore “tradizionale” serve esclusivamente a fornire energia per il pacco batterie

Yamaha è forse una della case produttrici che più crede nei sistemi di trasmissione ibrida come metodo per colmare il divario tra alimentazione a benzina e la propulsione completamente elettrica. Dopo aver sondato il terreno per la prima volta agli inizi degli anni 2000, e poi esser tornata sull’argomento all’inizio di quest’anno con il trike ibrido (lo vedete nelle gallery), ora l’Azienda sembra sia di nuovo lavoro su un nuovo veicolo -questa volta a due ruote- a doppia alimentazione. Vero che l'idea di una due ruote ibrida esiste da tanto tempo, quanto l'auto a propulsione ibrida. Ma la diffusione della tecnologia nel settore delle due ruote è molto, molto, più lenta, per via degli ingombri necessari per il loro funzionamento. Se lasciamo da parte gli esperimenti “casalinghi”, infatti, in passato solo Piaggio aveva lanciato sul mercato una versione dell’MP3 ibrida (ma poi ritirata poco dopo) e attualmente sembra che anche Honda, BMW e Kawasaki stiano lavorando in questa direzione.

I nuovi brevetti di Yamaha ci mostrano un sistema ibrido che utilizza il motore a combustione solo ed esclusivamente come un range extender per il motore elettrico. In pratica, il motore a combustione non ha alcun collegamento diretto con il suolo, il suo unico compito è generare elettricità che verrà reimmessa nelle batterie. Il vantaggio di questo tipo di sistema è che il motore a benzina deve funzionare solo entro un determinato intervallo di giri. Per questo motivo le emissioni rilasciate possono essere regolate con precisione, riducendo notevolmente il volume di gas nocivi prodotti e aumentando l'efficienza del motore.

Attualmente non ci sono specifiche tecniche riguardo a questo nuovo scooter ibrido di Yamaha, e come vedete dai disegni è ancora ben lontano da una sua possibile messa in produzione. Quel che è certo è che la Casa di Iwata sta lavorando, anche, in questa direzione.

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