I freddi numeri: ad agosto le immatricolazioni si sono fermate a 11.101 unità, pari al -16,7% rispetto all’agosto 2011. Gli scooter soffrono meno (8.273 veicoli, -12,9%), mentre le moto cadono in picchiata (2.828 pezzi, -26%). Ma sono i ciclomotori a fare il tonfo più pesante: 3.424 cinquantini venduti, pari al -34,5%.
Da gennaio ad agosto l’immatricolato registra 208.302 veicoli (-20,5%: 121.408 scooter, 49.128 moto, 37.766 “cinquantini”).
SCOOTER DROGATI
Tra gli scooter, i sorrisi si ritrovano solo in due segmenti: i 125 cc (la commessa Piaggio di Poste Italiane vale 15.000 Liberty, cosa che porta il segmento ad un +9,1 “drogato”) e gli “oltre 500 cc”, trainati dal mattatore TMAX a rialzi misurabili con percentuali a 4 cifre! Già questo fa capire che la situazione è anomala. Infatti dietro il maxi Yamaha c’è il buio: il TMAX fa 8.533 pezzi, poi l’Honda Integra, con 2.249 pezzi. Il terzo “supermaxi” in classifica è l’Aprilia SRV850, con 490 pezzi. Per il resto solo lacrime: dal -18,4% dei 150-200 cc al catastrofico -45,4 dei 250 cc.
MOTO BOCCHEGGIANTI
Tra le moto non ci sono modelli trainanti, infatti il calo è generalizzato tra tutti i segmenti e tutte le cilindrate. Nemmeno i soliti best seller vendono più, e tutte le categorie sono in affanno. A perdere di più sono le 600 cc (-51,4%), mentre le 125 cc si fermano “solo” a -26,6%. Vediamo nel dettaglio come si divide il mercati
Cilindrate
125 cc: 3.697 unità, -26,6%
250 cc: 1.327 unità, -28,3%
300-500 cc: 3.179 unità, -17,9%
600 cc, 2.780 unità, -51,4%
650 e 750 cc: 10.973 unità, -18,2%
800 e 1000 cc: 12.286 unità, -33,3%
oltre 1000 cc: 14.576 unità, -30,8%
Segmenti
Naked: 14.719 unità, -36,6%
Enduro stradali: 14.713 unità, -21%
Custom: 5.151 pezzi, -35,5%
Moto da turismo: 4.760 unità, -22,6%
Sportive: 4.717 unità, -30,5%
Supermotard: 3.936 unità, -29,3%
“La fiducia delle famiglie è in calo costante e le politiche fiscali, che aumentano le spese di gestione oltre alle impennate schizofreniche e ingiustificate del costo dei carburanti (qui i nostri consigli per risparmiare), accentuano la spirale recessiva” - afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA – “Le decisioni in termini di riduzione della pressione fiscale, disponibilità di credito a condizioni favorevoli, facilitazioni per l’impiego dei giovani, non sono più differibili. Tutta la filiera del settore è in una situazione critica e senza un’inversione di tendenza non sarà possibile salvaguardare i livelli occupazionali. Siamo a disposizione delle istituzioni per intraprendere tutte le attività che possano restituire alle 2 ruote il ruolo da protagonista nella mobilità sostenibile”.
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