Jerez de la Frontera (SPAGNA) - Si sono conclusi i test privati delle MotoGP e delle CRT sul tracciato spagnolo, con un Randy De Puniet sempre più in forma sulla Aprila ART. Il francese ha girato in 1:40.3, tre decimi più lento del tempo fatto registrare da Hecotr Barberá, sulla Ducati Desmosedici GP12 del team satellite Pramac Racing. Si riduce, quindi, il distacco fra le migliori CRT e le MotoGP. Già nel secondo giorno di test a Jerez, De Puniet aveva mostrato un passo soddisfacente, ma nella fase conclusiva delle prove ha dimostrato che c’è ancora margine per migliorare il progetto dei Claiming Rule Team. Ora si avvicina, a meno di un secondo, il record del circuito in gara, ottenuto da Dani Pedrosa nel 2012, con un crono di 1:39.731, mentre è ancora lontano il record della pista fatto da Jorge Lorenzo, che ha girato in 1:38.189, nel 2008.
Aleix Espargaró è risultato staccato di otto decimi dal compagno di squadra francese, però rispetto al giorno precedente è migliorato di un secondo e mezzo. Lo spagnolo ha fatto sapere che deve ancora lavorare sulla messa a punto della moto con la gomma in mescola dura, quindi, verosimilmente sull’assetto da gara.
Hector Barberá è riuscito a girare in 1’40.0 con la nuova Ducati Desmosedici GP12 che i tecnici hanno risistemato al volo, dopo che Karel Abraham l’aveva distrutta nella caduta di ieri con tanto di fiamme).
James Ellison ha concluso il primo shakedown, il collaudo, della Paul Bird Motorsport. Il pilota inglese non ha mai portato la moto a limite, ma si è concentrato principalmente sulla ricerca della fiducia nel prototipo. Il suo giro più veloce è stato di 1'42.526, neanche tanto male. Poi l’inglese ha fatto sapere che la sua squadra sta aspettando nuovi componenti per la messa a punto della moto, perciò ci sarà spazio per un ulteriore miglioramento.
In tre gironi, Mattia Pasini, con la ART del team Speed Master, è migliorato di sette decimi in tre giorni di prove.
Ha fatto un grande lavoro Danilo Petrucci, che in questi test provava il prototipo Ioda per la prima volta ed è riuscito a fare notevoli progressi, abbattendo il suo crono di un secondo e sette decimi, dal primo al terzo giorno di prove. Petrucci, nella mattina, è caduto, ma è rimasto illeso, è risalito in sella e ha concluso il lavoro che la squadra aveva programmato per la messa a punto dell’elettronica.
Ecco i tempi del terzo giorno di test a Jerez:
MotoGP
- Héctor Barberá, Ducati 1’40.0
MotoGP (CRT)
1. Randy De Puniet, ART 1'40.3 (66 giri)
2. Aleix Espargaró, ART 1’41.1 (60 giri)
3. Mattia Pasini, ART 1'41.29 (47 giri)
4. Danilo Petrucci, IODA 1'41.6 (62 giri)
5. James Ellison, ART 1'42.526 (53 giri)
Tempi delle CRT, nel secondo girono di test a Jerez:
1. Randy De Puniet ART 1.40.9 (50 giri)
2. Mattia Pasini ART 1’42.0 (53 giri)
3. Aleix Espargaró ART 1’42.6 (45 giri)
4. Danilo Petrucci IODA 1'43.3 (36 giri)
5.James Ellison ART 1.44.4 (36 giri)
Tempi delle CRT, nel primo girono di test a Jerez:
1. Randy De Puniet, ART 1’41.6 (57 giri)
2. Aleix Espargaró, ART 1’42.6 (47 giri)
3. Mattia Pasini, ART 1’43.3 (43 giri)
4. Danilo Petrucci, IODA 1'43.3 (43 giri)
Questi erano i tempi forniti dalle squadre, al termine dei test di novembre 2011
Colin Edwards (NGM Forward Racing) 1'42''6 (40 giri)
Iván Silva (BQR-FTR Kawasaki) 1'44''3
Yonni Hernández (BQR-FTR Kawasaki) 1'44''4
Carlos Checa (Ducati Test Team) non dichiarato
Franco Battaini (Ducati Test Team) non dichiarato
Randy De Puniet (Aspar Team) non dichiarato
