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Metzeler Roadtec 02, il test all'Isola di Man sulle strade del TT

Abbiamo provato i nuovi pneumatici Metzeler Roadtec 02, il cui battistrada adegua la geometria degli incavi in relazione allo stile di guida, variando così la superficie di contatto e di conseguenza il comportamento della copertura. Ecco le nostre impressioni di guida dopo averli testati sulle strade del Tourist Trophy all'Isola di Man

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Metzeler presenta il nuovo pneumatico Roadtec 02, che introduce una nuova tecnologia che consente di “avere in un solo pneumatico il comportamento di due diversi”. Questo avviene grazie al disegno del battistrada, che adegua la geometria degli incavi in relazione allo stile di guida che si sta adottando, variando così la superficie di contatto con il manto stradale e di conseguenza il comportamento della copertura. Nello specifico, quando si guida con un ritmo sportivo, il battistrada riceve maggiori sollecitazioni sia in curva, con una maggior pressione sulle spalle, sia al centro, quando ad esempio si frena o si accelera. Questi sforzi agiscono sulla superficie dello pneumatico e permettono a parte degli intagli di "chiudersi" creando così un maggior rapporto pieni/vuoti con annessi vantaggi in termini di aderenza.

Quando invece si "veleggia" ad andature turistiche con un minor stress apportato sulla superficie della copertura, gli incavi restano nella loro posizione originale, il cui scopo è quello di drenare al meglio l'acqua in caso di guida sotto la pioggia o in condizioni di manto stradale semi-umido.

Questa sorta di fase elastico-lineare degli intagli permette al nuovo Roadtec 02 di avere due differenti comportamenti, adattandosi alle necessità del pilota e delle condizioni di guida che deve affrontare.

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Gli pneumatici anteriori e posteriori sono progettati con il medesimo disegno battistrada per garantire lo stesso comportamento adattivo su entrambi gli assi. Inoltre, il disegno battistrada del nuovo pneumatico Roadtec 02, rispetto al suo predecessore Roadtec 01 SE, aumenta il rapporto pieni/vuoti, incrementando l’impronta a terra e rendendolo più uniforme al variare dell’angolo di piega. Inoltre, una minore presenza di intagli comporta un numero minore di interruzioni sulla fascia battistrada, a vantaggio del comfort acustico. Nonostante questo, le performance di feeling e aderenza sul bagnato sono state, a detta dei tecnici, incrementate.

Roatec 02 sfrutta poi nuova generazione di mescole su base 100% silica, sia per l’anteriore sia per il posteriore, pensata per ottimizzare il grip chimico su strade bagnate. Il posteriore è bimescola.

I nuovi pneumatici Metzeler Roadtec 02 sono disponibili nelle seguenti misure:

ANTERIORI

  • 120/70 ZR17 M/C (58W) TL
  • 120/70 ZR19 M/C 60W TL
  • 110/80 R 19 M/C 59V TL

POSTERIORI

  • 150/70 R 17 M/C 69V TL
  • 160/60 ZR 17 M/C (69W) TL
  • 170/60 ZR 17 M/C 72W TL
  • 180/55 ZR 17 M/C (73W) TL
  • 190/50 ZR 17 M/C (73W) TL
  • 190/55 ZR 17 M/C (75W) TL
  • 190/55 ZR 17 M/C (75W) TL (O)
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Dopo un primo assaggio sul percorso della Targa Florio e fra i cordoli del tracciato di Pergusa, siamo volati di Trinacria in Trinacria per completare il test dei nuovi Metzeler Roadtec 02 in un contesto d’eccezione; l’Isola di Man. Un terreno di prova perfetto, che ci ha dato l’opportunità di testare questi penumatici sotto differenti aspetti e con una molteplicità di situazioni che normalmente è difficile trovare in una sola giornata di test. Da condizioni pressoché asciutte a tratti semi-umidi fino alla pioggia, da curve veloci ad altre più lente, con asfalti dal grip pazzesco ad altri con meno aderenza e sconnessioni. Per ottenere un riscontro ancora più ampio, il parco moto a disposizione ci ha poi permesso di utilizzare crossover sportive come la BMW S1000XR o la KTM 890 SMT, stradali dai più turistici orizzonti come la BMW R1250RS, la F900XR, e la Hnda NT1100 fino alla Kawasaki Ninja H2SX, alla Ducati Supersport 950, a naked entry level come la Honda Hornet o la Suzuki GSX-8S.

La prima impressione è quella di una gomma capace di offrire tanta stabilità all’anteriore, che infonde molta fiducia sin dai primi metri e un ottimo bilanciamento e omogeneità nella risposta fra anteriore e posteriore. La discesa in piega avviene in modo graduale, è rapida ma mai nervosa e non si ha la sensazione di “cadere” all’interno della curva, ma di essere accompagnati dolcemente pur raggiungendo un buon angolo di piega. La carcassa è piuttosto rigida, specie al posteriore, dove la mescola più dura viene estesa in maniera uniforme fra la fascia centrale e le spalle, così da avere il corretto sostegno anche a moto inclinata, mentre quella più morbida viene aggiunta al di sopra.

Il tratto del Mountain chiuso al traffico ci ha permesso di mettere "alla frusta" i nuovi Roadtec 02, i quali hanno dimostrato maneggevolezza e precisione nei rapidi cambi di direzione, con un ottimo appoggio ai vari angoli di piega. Ottima l'aderenza anche sotto le botte di coppia del boxer di Monaco e del quattro in linea di Akashi.

Dove questi ci hanno impressionato maggiormente e in modo positivo è sul bagnato, con un grip davvero elevato, specie all’anteriore dove spesso il feeling trasmesso in condizioni umide si riduce parecchio. In questo caso il comportamento delle Roadtec 02 è molto sincero e prevedibile, guidando non si ha quella sensazione di “galleggiamento” che limita la fiducia e impedisce di capire fino a che punto ci si può spingere.

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