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20 January 2013

MotoGP e SBK: il futuro secondo Ezpeleta

Il CEO di Dorna a Wrooom 2013 chiarisce molti punti sull'avvenire dei due campionati, puntualizzando in particolare sulla riduzione dei costi. Importanti novità in arrivo per le CRT

Ezpeleta e la SBK

Con l'unione di Dorna e Infront sotto l'egida di Bridgepoint, i mondi Superbike e MotoGP sono ora un tutt’uno. Questo fatto ha generato più di una perplessità e ha fatto storcere il naso a molti. Carmelo Ezpeleta, patron di Dorna, era presente come ogni anno al Wrooom, il tradizionale meeting di presentazione della Ducati e della Ferrari, e ha voluto dissolvere parte di questi dubbi circa il futuro dei due campionati.

SBK E SS PIÙ ECONOMICHE, STK ADDIO
Che siano tempi economicamente difficili anche per il nostro sport ormai lo si era capito e la crisi continua a limare i budget. In quest'ottica, Ezpeleta ha fissato parecchi paletti intorno ai campionati riservati alle derivate di serie. Per quanto riguarda la Superbike, la Dorna si è incontrata a Ginevra lo scorso dicembre con le Case che partecipano al Campionato. Il risultato è che ogni casa dovrà fornire moto che non costino più di 250.000 euro a stagione (cadute escluse). Ogni costruttore dovrà rendersi disponibile a fornire almeno 6 moto alle squadre che ne faranno richiesta. “Non vorrei – dice Ezpeleta - mettere limiti di centraline, né di cilindri o di motori. Non credo sia giusto vincolare le scelte: se una Casa ha bisogno di quaranta motori a stagione, è libero di produrli, ma la fornitura dovrà stare dentro i 250 mila euro di limite di costo”. Per le Supersport il tetto massimo sarà di 100.000 euro. Triste la fine della Superstock, destinata a scomparire nel 2014, mentre le categorie superiori (SBK e SS) tenderanno sempre più ad assomigliare alle rispettive corrispondenti stock. Ai team questa cosa non piace, e alla fine sembra che si giungerà ad una soluzione con motore ed elettronica di serie ma ciclistica libera. Si vagheggia poi di una fantomatica classe 500 bicilindrica. Chiaramente, visto lo stato attuale delle proposte delle Case, sarebbe un monomarca Honda… 

Ezpeleta e la MotoGP

MOTOGP REVOLUTION
Molte le novità per quanto riguarda la MotoGP. Già conoscete le novità della prossima stagione: nuove qualifiche e nuovo Gran Premio in Texas. Solo nel 2014 arriverà la centralina unica obbligatoria (inizialmente si era parlato del 2013). L'obiettivo prefissato per quanto riguarda le spese è ovviamente quello di contenere i costi puntando ad un campionato più equilibrato. Il numero di moto in pista verrà ridotto a 22 (quest'anno saranno 24). Un occhio di riguardo al calendario: “Ridurre le gare del Motomondiale sarebbe controproducente – spiega Ezpeleta – perché ogni GP significa soldi per le squadre, a differenza di quanto accade in SBK. Io preferirei non averne comunque più di 18, al massimo 19 se ci fossero esigenze particolari”. Viene comunque esclusa ogni possibilità di unire i due campionati.

LE MOTOGP LOW COST
Ezpeleta spiega poi che per colmare il divario esistente tra MotoGP e CRT verrà creata una via di mezzo tra le due categorie. Sembra sia stato raggiunto un accordo con la Honda per l'acquisto di un intero prototipo “di serie” e con Yamaha per la fornitura di motori: “I team potranno scegliere se usare una CRT come adesso, oppure preferire una moto Honda o i motori Yamaha – spiega il boss della Dorna – la moto intera dovrà costare un milione di euro, escluse le cadute, mentre i propulsori necessari per tutta la stagione 800 mila euro. Honda potrà fornire fino a 5 moto, Yamaha motori per 4 moto”. Ezpeleta scende poi nel dettaglio: “In ogni caso, se useranno la centralina Magneti Marelli con il software fornito dall'organizzazione potranno contare su 24 litri di carburante, contro i 20 fissati per le moto ufficiali”. Quindi chi dovesse farsi l’elettronica in casa dovrà rinunciare a 4 litri di benzina.

LE “VECCHIE” CRT
Ezpeleta vuole poi tornare sulle CRT: Credo che l'avvio delle CRT nel 2012 sia stato un successo. Anche se in condizioni di pioggia, c'è stata una CRT davanti a tutti a Valencia per vari giri. La stagione in arrivo sarà molto importante e le CRT non sono così lontane. Non so quanta sarebbe la differenza se alcuni top riders utilizzassero queste moto. Con le nuove gomme e la centralina unica ci saranno dei miglioramenti dal 2014 per i team non ufficiali”. Noi speriamo in un futuro roseo per questa categoria anche se qualche dubbio è lecito, specialmente dopo un esordio molto meno brillante di quanto lasci intendere Ezpeleta. Inoltre, con l’arrivo delle MotoGP “low cost” Honda e la fornitura dei motori Yamaha, la scelta di correre con una CRT sarebbe davvero poco razionale e decisamente di ripiego.

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