A Eicma 2013 abbiamo visto in anteprima la nuova famiglia di piccole sportive KTM, le RC 125, 200 e 390 (qui in azione in un video ufficiale). Si tratta di belle motine carenate che sfruttano la base tecnica della famiglia Duke (la stessa da cui nasceranno le future piccole motard) e che si presentano come intriganti entry level per chi non vuole rinunciare al fascino di una moto che ricorda quelle che si battono sulle piste del Motomondiale e della SBK. È proprio sull’emozione delle corse che KTM punta per caratterizzare un po’ tutta la propria gamma (“ready to race”, no?), quindi alla regola non poteva sfuggire l’ultima novità stradale proveniente da Mattighofen. Le piccole RC, infatti, sono usate in un trofeo monomarca. Si tratta della ADAC Junior Cup powered by KTM, dove vengono usate le RC390 in 8 gare che si corrono in Germania (più una tappa ad Assen). Cliccate qui per il calendario e le info, ma armatevi di pazienza e traduttore, il sito è in tedesco… Intanto possiamo dirvi che partecipare costa 9.000 euro, cifra che comprende la moto kittata (scarico Akrapovic, carenatura, mono e forcella WP regolabili, pedane, leve regolabili), nonché l'iscrizione alle gare e un kit di abbigliamento e accessori.
ANTEPRIMA IN UMBRIA
La prima data prevista dal programma del trofeo è una sorta di “incontro preparatorio” e di apprendistato con la moto, per il quale è stata scelta da ADC la pista di Magione. Bene, noi c’eravamo e abbiamo provato la moto (qui le foto). Ecco le impressioni di guida del nostro Fabio Meloni, in attesa di guidare la versione stradale, che arriva a settembre.
IL SORRISO NEL CASCO
L'avrò detto mille volte, ma a costo di risultare noioso lo dirò mille e una: con pochi CV ci si diverte un mondo. Che bella motina questa Kappa 390! Ci sali, e in due curve stai già tirando come un matto, col sorriso che ti esce dal casco. Complice anche il circuito di Magione, forse, che con le sue curve tortuose e i brevi rettilinei si sposa bene con la piccola sportiva austriaca, che pesa 10 kg meno della nuda da cui deriva, nonostante la carenatura. Fatto sta che i 38 CV del motore ti convincono da subito con una risposta pronta ma ovviamente gestibilissima, e la ciclistica si fa apprezzare altrettanto in fretta.
Nei tratti tortuosi fila rapida in curva puntando la corda, gira stretta attorno al cordolo ed è anche stabile nell'affrontare i due curvoni veloci del circuito umbro, i due "destra" dopo il rettilineo principale. Bene quindi anche freni e sospensioni, i primi gentili nella risposta ma sufficientemente potenti quando c'è da frenare davvero e le seconde tendenzialmente morbide (col setting attuale) ma non per questo poco efficaci nel contrastare i trasferimenti di carico.
Per quanto ci riguarda vorremmo solo che il limitatore fosse spostato un migliaio di giri più in alto (il motore "mura" in fretta) e, perché no, gomme in mescola: così il divertimento sarebbe da Oscar. Ma c'è poco da fare su questi due punti: la potenza e la gommatura stradale (Metzeler M7) sono imposti dal regolamento del trofeo.
SCHEDA TECNICA RC390 Cup
Motore: monocilindrico 4T
Cilindrata: 373,2 cc
Potenza versione Cup: circa 38 CV
Alimentazione: iniezione Bosch EFI (corpo farfallato da 46 mm)
Distribuzione: 4 valvole bialbero
Lubrificazione: carter umido
Raffreddamento: a liquido
Frizione: dischi multipli in bagno d’olio
Controllo motore: Bosch EMS
Telaio: traliccio in tubi d’acciaio verniciato al polvere
Sospensione anteriore: WP-USD Ø 43 mm
Sospensione posteriore: monoammortizzatore WP
Freno anteriore: disco da 300 mm Ø con pinza radiale a 4 pistoncini
Freno posteriore: disco da 230 mm Ø con pinza a pistoncino singolo
Ruote: cerchi in alluminio ant. 3,00 x 17"; post. 4,00 x 17"
Gomme: ant. 110/70 ZR 17; post. 150/60 ZR 17
Scarico: Akrapovic in titanio con catalizzatore
Inclinazione cannotto di sterzo: 66,5°
Interasse: 1.340 +/-15 mm
Altezza sella: 850 mm
Capacità serbatoio: 9,5 litri
Peso: circa 130 kg
