Per definire il layout della ciclistica delle Ninja ZX-4R e ZX-4RR i tecnici Kawasaki hanno preso spunto dal know-how maturato nel Mondiale SBK. I valori chiave (posizione del centro di gravità, del pivot, degli alberi del motore, inclinazione del cannotto di sterzo, eccetera) sono ispirati a quelli della ZX-10RR di Rea e Lowes. Il telaio è in tubi di acciaio e sfrutta il motore come elemento stressato. I target di resistenza e flessibilità sono stati raggiunti utilizzando tubi di diametri e spessori differenti. Il telaietto reggisella, anche lui in tubi di acciaio, è in un pezzo unico con la sezione principale.
In acciaio anche il forcellone, un doppio braccio con disegno asimmetrico. Il “mono” è azionato attraverso un leveraggio progressivo chiamato da Kawasaki Horizontal Back-link, studiato per far sì che l’ammortizzatore lavori al di sopra del forcellone, in posizione quasi orizzontale, il più lontano possibile da motore e scarico – i quali, emanando molto calore, comprometterebbero la regolarità del suo funzionamento. La forcella è una Showa SFF-BP con steli di diametro 37 mm. Garantisce alla ruota 120 mm di escursione e sulle versioni ZX-4R SE e ZX-4RR dispone della regolazione del precarico. Il “mono” è regolabile nel precarico. La corsa permessa alla ruota posteriore è 112 mm.
La ZX-4RR è equipaggiata con uno Showa BFRC-lite completamente regolabile, più generoso riguardo la corsa permessa alla ruota: 124 mm. L’impianto frenante sfrutta, davanti, dischi di 290 mm con pinze monoblocco ad attacco radiale a quattro pistoncini (quelli posizionati in alto hanno diametro 32 mm, quelli in basso 30 mm). Dietro c’è un disco di 220 mm con pinza Nissin flottante a un pistoncino (di diametro 38 mm). I cerchi sono in alluminio, a cinque razze, di 17” di diametro. Montano gomme di misura 120/70 - 160/60. Come primo equipaggiamento ci sono Dunlop GPR300. Inclinazione del cannotto di sterzo, avancorsa e interasse valgono, rispettivamente, 23,5°, 97 mm e 1.380 mm. Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 189 kg.
