Caro Roberto, hai ragione, l’elettronica sta facendo passi da gigante. Già oggi le moto top di gamma dispongono di cruise control adattativo e in alcuni casi di frenata assistita (non autonoma). Riteniamo però che per la peculiare dinamica delle moto, e per l’approccio ad essa che abbiamo noi motociclisti, l’ipotesi di una guida autonoma sia remotissima.

Diverso il discorso per quanto riguarda le manovre a bassissima velocità, che le Case stanno già sperimentando da qualche anno: Honda ha sviluppato il Riding Assist 2.0, che consente di non mettere i piedi a terra durante le soste e aiuta nelle manovre a velocità ridotta. Stesse funzionalità dell’AMSAS (Advanced Motorcycle Stability Assist System) presentato da Yamaha, mentre BMW, nell’ambito del programma Connected Ride, ha mostrato una GS in grado di viaggiare da sola (ma il percorso va impostato in precedenza tramite computer).

Al di là di queste funzionalità che prima o poi potrebbero arrivare sulle moto di normale produzione, il prossimo fondamentale step della sicurezza sarà la comunicazione tra veicoli: la moto ci avvertirà che dietro un tornante c’è un camion in arrivo o che da una strada laterale sta sopraggiungendo un’auto a velocità sostenuta, come nell’illustrazione in apertura.