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Ducati 899 Panigale: la legge giapponese la vuole brutta!

Dopo la MV Agusta F3 e la 1199 Panigale, anche la “Panigalina” verrà commercializzata in Giappone con uno lungo scarico antiestetico per rispettare le normative contro l’inquinamento acustico

Ducati 899 panigale: la legge giapponese la vuole brutta!

Poco più di un mese prima di Eicma 2013, Ducati ha presentato la sua nuova creatura dall’anima sportiva: la 899 Panigale (cliccate qui per gustarvi il video on board girato a Imola dal nostro Federico Aliverti nel corso del test in anteprima). La nuova supersportiva da 898 cc, già disponibile in Italia da fine ottobre (qui i dettagli tecnici), è ora approdata in Giappone, anche se con qualche spiacevole ritocco estetico.

 

NON C’È DUE SENZA TRE

Ancora una volta, le norme giapponesi contro l’inquinamento acustico si fanno sentire: come per la 1199 Panigale, anche la voce della 899 è stata “zittita” da un ingombrante e inguardabile silenziatore in fibra di carbonio che sporge oltre la ruota posteriore (cliccate qui la gallery). Naturalmente gli scarichi corsaioli “sottopancia” della nostra Panigale sono stati chiusi per far spazio ad un imponente terminale che ha il compito di diminuire il numero di decibel prodotti dal propulsore bicilindrico. Ma c’è di più: per rispettare alla lettera le normative imposte dal Paese del Sol Levante, è stato aggiunto anche un voluminoso coprifrizione in plastica nera. Un drastico e obbligato cambiamento estetico, che fa perdere gran parte del fascino alla supersportiva italiana. Inoltre, queste modifiche hanno comportato un aumento del peso e la riduzione della potenza (come per la 1199 Panigale, limitata a 135 CV). In realtà la vera soluzione sarebbe che Ducati industrializzasse una versione delle proprie sportive omologata solo per il Giappone , ma i numeri di vendita non ripagherebbero l'investimento. Quindi si aggira il problema col tubone, ma lo sanno anche loro che queste modifiche sono uno scempio, infatti i concessionari hanno già pronto il kit per far tornare la 899 allo splendore originale. Basta proporlo ai clienti un minuto dopo avergli consegnato la moto: vogliamo proprio vedere chi rifiuta!

 

DUCATI, GIAPPONE E NON SOLO

Sembra proprio che ai giapponesi non vada a genio il sound delle italiane: oltre alle due Panigale, anche la splendida MV Agusta F3 ha subito lo stesso trattamento. Il silenziatore con le tre canne d’organo è stato fatto sparire per far spazio ad un improbabile terminale nero (cliccate qui per guardare il risultato).

Ma non solo in Giappone le due ruote tricolori hanno avuto un trattamento… particolare: in Australia, per superare l’omologazione, le storiche Ducati 916 e 748 sono state a suo tempo private del doppio faro anteriore per far spazio ad un singolo e antiestetico proiettore di forma rettangolare posto al centro del cupolino (qui le foto).

In passato però anche noi italiani siamo stati colpevoli di lesa maestà: nel 1986, la GSX-R 750 usciva di fabbrica con il doppio faro tondo in stile endurance. Peccato non fosse conforme alle norme italiane. Così, solamente nel nostro Paese, i fari tondi sono stati rimpiazzati da uno singolo rettangolare, guardate le immagini...

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