Mai come quest’anno la MXGP (ex MX1) presenta una entry list di tanto spessore.Partiamo dalle certezze, ossia dal pilota da battere: l’8 volte Campione del Mondo, il nostro Tony Cairoli (KTM De Carli), che ha scelto ancora la KTM 350 SX-F per lottare nella classe regina contro le 450 cc, più prestanti in termini di coppia. Dalle numerosissime foto postate sui social da parte del Campione italiano, è facile dedurre che Tony si sia allenato parecchio durante l’inverno. Ma la vera forza di Cairoli risiede nella testa: sa che un Mondiale non si vince alla prima gara, come sa che una gara non si vince alla prima curva. Sa leggere la situazione in ogni istante della gara, in ogni periodo della stagione. Una dote naturale che aggiunge quel pizzico di intelligenza ad un pilota già completo di suo, con uno stile di guida divino sulla sabbia, ma “prudente” sui terreni secchi (cosa che non piace a Casey Stoner, che ha dichiarato che Cairoli ha vinto solo perché gli avversari erano deboli, aggiungendo che Villopoto è superiore). E sarà proprio su quest’ultimo tipo di terreno che vedremo il lavoro invernale di Cairoli. È sui terreni duri che il siciliano della KTM deve cambiare passo ed essere altrettanto competitivo come lo è sui terreni morbidi e sabbiosi. Viceversa, il 5 volte Campione dell’AMA Supercross Ryan Villopoto (Monster Energy Kawasaki KRT), che ha deciso di correre per un anno nel Mondiale Motocross prima di abbandonare la carriera da pilota professionista. Villo ha ancora “molto” da imparare sui terreni sabbiosi (Lommel e Valkenswaard, per esempio), mentre sarà a suo agio già dal primo GP dell’anno in Qatar dato che, come si può vedere dall’on-board di Coldenhoff qui sopra, il tracciato è molto veloce e non particolarmente molle, caratteristiche che rispecchiano in pieno i circuiti americani outdoor. La sfida Cairoli-Villopoto è un evento che gli appassionati di off-road hanno sempre sognato: ora diventa realtà: vengono i brividi solo a pensarci.
CI SONO ANCHE GLI ALTRI. E CHE ALTRI!
Ma attenzione a non focalizzare l’attenzione troppo solamente su questi due top rider: la Honda HRC ha Gautier Paulin, Suzuki ha Clement Desalle, Yamaha ha Jeremy Van Horebeek e Husqvarna IceOne ha Max Nagl, che sommati a Tony Cairoli per KTM e Ryan Villopoto per Kawasaki, fanno un top rider per ogni marca (sempre presente Davide Guarneri con la TM MX 450 Fi). Il francese della Honda ha mostrato un ottimo passo in MX1 al primo round degli Internazionali d’Italia Motocross, per poi prendersele di santa ragione nella manche della Elite. Gautier sembra aver trovato il giusto feeling con la Honda ufficiale e il tracciato di Losail, come dimostra la vittoria nel 2014, è di suo gradimento. Chissà che non voglia ripetere la vittoria. Riflettori puntati anche sul vincitore dello Starcross 2015 Clement Desalle, che rinnova il contratto con la sua fida RM-Z 450 e, salvo infortuni, rilancia la sfida a Cairoli proposta nel 2014 prima dell’infortunio. Il pilota belga non ha brillato lo scorso anno su questo circuito, proprio come il vice Campione MXGP 2014 Jeremy Van Horebeek (Yamaha Factory). Il pilota di Rinaldi è alla ricerca di quel pizzico di fortuna e velocità in più necessaria a vincere qualche gara e poi è ufficialmente il primo problema per Cairoli. Non particolarmente a suo agio nella sabbia, Losail potrebbe essere una buona occasione per dimostrare a tutti chi è Jeremy Van Horebeek. Ultimo ma non per minor importanza, Max Nagl (Husqvarna IceOne): il tedesco ha dato vita ad un’entusiasmante gara nel secondo round degli Internazionali d’Italia Motocross a Castiglione del Lago (PG), dimostrandosi capace di partir bene e saper condurre una gara d’alto livello con un passo da Mondiale. Ricordiamo inoltre che proprio Nagl, nel GP del Qatar 2014, ha chiuso al secondo posto dietro a Paulin. Loro sono i favoriti. Ma ci sono troppe variabili, alla fine un pronostico non è per nulla facile. Sono tutti top rider, sono tutti professionisti e tutti hanno un solo obiettivo: vincere (il Mondiale, ma possibilmente già la prima gara). Tanti i nomi interessanti che potrebbero entrare nella top ten (tra cui il nostro David Philippaerts del Team Yamaha DP19): ecco la entry list completa della MXGP.