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Il mistero di Villopoto

In esclusiva le foto del primo allenamento del campione americano arrivato in Sardegna per completare la preparazione invernale, alimentando storie al limite dell’assurdo. Che proviamo a chiarire in vista dell’inizio del Mondiale.

Il mistero di villopoto

Sapevamo che l’arrivo di Villopoto nel Mondiale MXGP avrebbe portato un interesse particolare, ma non ci saremmo mai immaginati di arrivare a desiderarlo a tal punto da far nascere indiscrezioni che potremmo paragonare agli avvistamenti degli UFO. Così proviamo a fare chiarezza.

 

L’INIZIO DELLA TELENOVELA

Il mito si è alimentato già durante la scorsa estate, quando il mondo del fuoristrada si è diviso tra chi era certo del suo arrivo e chi lo riteneva solo una mossa di marketing. Poi, dopo l’ufficializzazione durante lo scorso Salone di Colonia, si è passati a come e dove avrebbe svolto la preparazione invernale e anche in questo caso si sono sprecate parole. In realtà Ryan ha trascorso un breve periodo in Europa prima di Natale per iniziare il lavoro con il suo nuovo Team KRT e con il compagno Tyla Rattray, scelto direttamente da lui per aiutarlo a muoversi nel modo giusto in questa sua esperienza nel Vecchio Continente. Poi è tornato in America dove ha iniziato a far sul serio.

Sui vari social si sono susseguiti una serie di video (come quello che mostra Villo fare numeri a Glenn Helen, in California) che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. La maggior parte sono stati girati in piste molto lisce, che Villopoto affrontava a velocità supersonica. “Se si allena lì è un pirla; quando dovrà affrontare le piste ultra bucate del Mondiale sarà in difficoltà” diceva qualcuno. “Guarda che lo fa apposta, ti fa vedere solo quello che vuole lui” dicevano altri. E giù chiacchiere.

Parallelamente si alimentava il toto gare. Farà tutti gli Internazionali, anzi no solo una gara; macché, neanche una. Ma verrà in Sardegna ad allenarsi. E giù tastiere sudate.

 

L’ESPERIENZA IN SARDEGNA

Non è facile capire quanto Villopoto stia marciando su questa cosa e quanto siano gli appassionati a creare un’aspettativa eccessiva. Sta di fatto che Ryan è arrivato in Sardegna per davvero, ma non nel mese di gennaio come hanno fatto tutti gli altri, bensì nel weekend del 31 gennaio-1 febbraio, cioè proprio in concomitanza con la prima prova degli Internazionali di Riola Sardo. A quel punto è stata l’apoteosi. Nel paddock sono iniziate a circolare voci della sua presenza, addirittura in incognito. C’è stato chi ha giurato di averlo visto nascosto tra il pubblico in borghese, per dare un’occhiata da vicino ai suoi prossimi rivali. La verità non la sappiamo. Chi scrive c’era e non l’ha visto. Ma si è parlato quasi più della sua anonima presenza che dei tanti contenuti sportivi della manifestazione, che racconteremo a partire dal numero di marzo di FUORI. Poi, martedì 3 febbraio è stato avvistato finalmente sulla pista di Alghero, dove un nostro astuto e pronto fotografo lo ha immortalato (ecco tutte le foto in esclusiva per Motociclismo scattate da Gianluca Porcu, che ringraziamo). E grazie agli amici di Whiprider.com (visitate anche il loro canale Youtube) c'è pure un video: guardatelo qui sotto.

 

 

Una riflessione più realistica sulla sfida cairoli-villopoto

La confusione è tanta e vogliamo provare a chiarire la cosa, facendo una riflessione del tutto personale, ma che riteniamo realistica. Visto che si sta parlando della sfida del secolo messa in piedi da diverse realtà del settore, non ci sarebbe da stupirsi se il confronto Villopoto-Cairoli fosse volutamente rimandato al primo GP della stagione. Anticiparlo, “regalandolo” su un piatto d’argento a un altro torneo come gli Internazionali, non lo vediamo vantaggioso nei confronti di chi questa sfida l’ha messa in piedi. Quindi è verosimile aspettarsi che i due s’incontreranno solo in Qatar. 

Le mosse di Villopoto, del resto, vanno in questa direzione. La scelta di arrivare in Sardegna nel periodo in cui tutti gli altri se ne stavano andando per partecipare alla seconda prova di Castiglione del Lago (qui il calendario completo degli Internazionali 2015), è solo l’ultimo esempio. Così facendo. Ryan si tiene lontano da ogni tipo di distrazione o di confronto (anche a distanza) alimentando in maniera esponenziale l’attesa verso il 28 febbraio.

 

POTREBBE CAPITARE CHE…

Ma c’è una speranza. Concreta. Il vincolo di Villopoto potrebbe essere limitato a una sfida diretta con Cairoli e non in generale. Anche perché Ryan non corre una gara dall’ultima prova del Supercross 2014 di Las Vegas, addirittura lo scorso maggio. E non ci sarebbe nulla di male a voler fare un paio di partenze prima dell’inizio del Mondiale. Escluse le gare degli Internazionali, restano la classica di Valance e lo Starcross. Ma a Mantova pare che non ci sarà, quindi si parla solo della sfida in terra francese, dove non è prevista la partecipazione di Cairoli. E qui viene il bello. L’anno scorso la gara fu annullata per maltempo all’ultimo momento, “costringendo” molti piloti (tra cui il Team Kawasaki) a virare verso Montevarchi, sede dell’ultima prova degli Internazionali. Ecco: forse l’unica possibilità di vedere Villopoto contro Cairoli ad Ottobiano è che si ripeta questa occasione. Noi speriamo. Altrimenti aspetteremo solo qualche giorno in più. 

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